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Visualizzazione dei post da maggio, 2025

ABBIGLIAMENTO ESTIVO (€)

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Arriva il caldo, le giornate si allungano e, insieme ai fiori, spuntano anche i primi stoici che, con la prospettiva dell'Estate in arrivo e la ricerca di una forma rapida, vanno a correre sotto al sole in tuta di plastica. Chiariamo, allora, subito una cosa ma proviamo a farlo in maniera matematica e indiscutibile. Immaginiamo che stiate correndo con un abbigliamento leggero (o cmq adeguato al meteo) a 140bpm (battiti al minuto), con un dispendio approssimativo di 1000 kcal/ora e supponiamo che vi cominciate a coprire per sudare sempre di più. Il ritmo cardiaco reagirà incrementando sia per alimentare una tanto maggiore quanto inutile sudorazione sia per portare il sangue caldo ai capillari superficiali, in modo da dissipare calore e rinfrescare i muscoli e gli organi interni. Raggiungerete prima o poi un grado di copertura per il quale i vostri battiti arriveranno a 200bpm, il vostro senso di fatica sarà massimo (oltre c'è la morte) e, anche supponendo che possiate m...

SOTTERRANEI ...un viaggio nel mistero (@)

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Se da un lato la Reggia di Caserta presenta un mondo insospettato fra i suoi tetti e sottotetti , dall’altro essa presenta certo un mondo altrettanto sorprendente nella sua parte più nascosta, quella delle sue fondamenta, nelle quali si sviluppano i suoi misteriosi sotterranei. Un mondo che, se oggi è per lo più abbandonato, un tempo doveva essere invece ben vivo, dato che la Corte dei Borbone comprendeva, oltre ai Reali e alla Nobiltà, anche guardie, esercito, servitù, giardinieri, cuochi, artigiani, stallieri e tanti altri per un complessivo di migliaia di persone che, di base, non operavano negli Appartamenti Reali ma in tutto il resto del Palazzo , inclusi i sotterranei , dove certo trovavano spazio anche i depositi necessari per alimentare tutte le attività di Corte. Ma i sotterranei del Palazzo sono stati molto frequentati anche in tempi più recenti ed, in particolare, durante la 2^ Guerra Mondiale , quando le Forze Alleate si insediarono nel Palaz...

RONDINE (€)

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E con la Primavera arriva lei, la Rondine! Correndo accanto alle vasche del Parco, è uno spettacolo vederle lanciarsi in volo radente sul pelo dell'acqua alla caccia di insetti. In effetti, la rondine è un insettivoro specializzato nella caccia aerea grazie ad un corpo leggero e snello dotato di ali lunghe e appuntite ed una coda profondamente biforcuta. Inconfondibile per il suo colore scuro tendente al nero con riflessi di un blu profondo sul dorso e bianco sul ventre (ma esistono vari tipi di Rondine che possono essere semplicemente chiare o striate sul ventre e magari tendenti al marrone sul dorso, come nel caso delle rondini di montagna), è dotata anche di una vista acutissima, tanto che in volo seleziona accuratamente le sue prede! Per quanto strano, la Rondine è un passeriforme, anche se le sue caratteristiche ne fanno un piccolo "caccia a reazione" con un'efficienza di volo più che doppia rispetto agli altri appartenenti a questa famig...

DENTE DI LEONE o Tarassaco (€)

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...o Cicoria Asinina o Soffione o tanti altri nomi. Quello scientifico "Taraxacum Officinale" (dal Persiano antico Talkh Chakok = "erba amara") lascia intendere tutte le sue molteplici virtù, note fin dall'antichità. In effetti, il Tarassaco è tanto comune (tantissimo nel nostro Parco) quanto prezioso e le sue proprietà lo rendono utilizzatissimo sia in Medicina, sia in Cucina e persino in Apicoltura. Dal Tarassaco si ricava infatti un ottimo miele monofloreale a cristallizzazione veloce. In Medicina è usato come epatico, biliare, antireumatico spasmolitico, anaflogistico, diuretico, antidiscratico, lassativo. Ma è anche ricchissimo di vitamina C e A, contenuto per il quale sono studiati anche suoi possibili effetti antitumorali. In Cucina, invece, foglie e petali sono usati per preparare ottime insalate (tradizionale in Piemonte a Pasquetta con le uova sode), mentre i boccioli possono essere preparati sott'olio o sott'aceto al ...

Il TRAFORO di GARZANO (€)

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I Ponti della Valle sono certo l'opera più mirabile dell'intero Acquedotto Carolino ma, giunti al completamento di quell'opera, le fatiche di Vanvitelli erano solo agli inizi. I Ponti della Valle conducevano infatti giusto di fronte al Monte Garzano , la cui durissima consistenza rocciosa lasciò per lungo tempo l'Architetto indeciso fra procedere con un traforo o aggirare l'ostacolo con un allungamento del percorso di almeno 7 miglia. Ma i lavori per la realizzazione dell'Acquedotto erano già lunghissimi ed il tempo per Vanvitelli era tiranno, cosicché egli si risolse per dare il via ad uno scavo lungo più di mezzo miglio per il quale furono impiegate 2 squadre contemporanee alle 2 estremità del monte. [...] ho ritrovato che le Compagnie di Minatori hanno fatto palmi 150 e la Compagnia delli Muratori e contadini palmi 321. In tutto palmi 471. Vi è una emulazione grandissima fra l'uno e gli altri, ma questo giova molto all'avanza...

Aria... - 12.5.2018 (€)

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Una leggera boccata d'aria in attesa del lungo domenicale... 😊 Ansa del Ruscelletto - Bosco Vecchio Criptoportico - Giardino Inglese E adesso si riparte... 😊   SCOPRI altro RUNNING !  

L'Inaugurazione della Cascata (%)

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Fu una giornata molto particolare quella del 17 Maggio 1762, giorno dell'inaugurazione della Cascata del Parco della Reggia di Caserta , culmine realizzativo dei quasi 10 anni di duri lavori che avevano portato al completamento del tracciato dell' Acquedotto Carolino (il cui completamento effettivo sarebbe però arrivato poi a ben 15 anni), dedicato alla "sua" Regina Maria Carolina . Come ci riporta  de Beauregard nel 1911, " Il 17 maggio del 1762, [...] si vissero a Caserta momenti di emozione. [...] All'ora indicata, tutta la corte si portò ai piedi della Cascata ancora asciutta [...] un enorme getto zampillò dall'acquedotto, sgorgando con un boato dai fianchi della collina e si riversò spumeggiante nei bacini. Esplose allora l'entusiasmo e si levarono le acclamazioni " Ma furono anche momenti densi di tensione quelli che precedettero la grande esultazione per quella che è comunemente ricordata come " la mostra dell'acqua ...

GABBIANO (€)

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Da poco più di una decina d'anni una coppia di Gabbiani ha preso a frequentare in maniera stabile il nostro Parco ed ora svariati di questi affascinanti visitatori fanno la spola fra il mare ed il nostro entroterra, sostandovi sempre più frequentemente. Ne esistono svariate specie (anche ibridate fra loro) di svariate dimensioni, che vanno dalla piccola Gabbianella, lunga "appena" 30 cm, al grande Larus Marinus (o Mugnaiaccio), il quale può raggiungere 75 cm di lunghezza per 2 kg di peso con un apertura alare di 170 cm! La specie della nostra Reggia sembra essere quella del Gabbiano Reale, che raggiunge cmq una lunghezza di quasi mezzo metro. Il Gabbiano è di fatto un predatore molto opportunista e aggressivo. Nel nostro Parco trova sicuramente abbondante pesce, ma il cibo facile lo attrae (tant'è che spesso popola anche discariche) facendolo diventare un pericolo per uova e piccoli di altri uccelli. In natura è diffuso un po' ovunque, fino ai ...

Le MERAVIGLOSE CAMELIE (€)

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  Cominciano a fiorire. Durante la corsa, non si può non incontrarle ...nel Bosco Vecchio, nella Castelluccia, nel Giardino Inglese. Per chi non lo sapesse, nonostante nel fermento di importazione delle Camelie l'Inghilterra sia arrivata prima, i Borbone sono stati i primi a farla attecchire con successo e nel Giardino Inglese si trova ancora (spero sia lei) la pianta Madre di tutte le Camelie europee, segnalata da una targa del Garden Club di Caserta. Inoltre, sempre per chi non lo sapesse, la camelia japonica, inizialmente nota come "rosa inodore" (solo poche specie sono profumate), è anche la "pianta del thè", che si ricava dalle foglie essicate di una sua varietà. SCOPRI altra FLORA !

RUNNING presso LABIRINTO - 16.04.2018 (€)

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Uno sguardo a 360° sui prati più a valle del Giardino Inglese. 1 ora circa di corsa per raggiungere la Cascata di Diana (1° picco del grafico) e discendere il Giardino Inglese fino a questo magnifico punto immerso nella natura.   SCOPRI altro RUNNING !  

CAPPELLA DEGLI SCHIAVI (&)

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Potrà esservi capitato, durante il vostro running nel Bosco Vecchio, di costeggiare le mura di questo edificio, chiedendovi di cosa mai si trattasse. Dovete sapere che, per affrontare l'imponente lavoro di realizzazione della Reggia di Caserta e del suo Parco, oltre ad un numero elvatissimo di operai specializzati, fu necessario l'utilizzo anche di un buon numero di schiavi, generalmente Pirati Musulmani catturati lungo le coste della Turchia. Per rendere meglio controllabile il loro operato, a questi schiavi veniva offerta la possibilità di convertirsi al Cristianesimo in cambio di diverse agevolazioni. Una di queste era la possibilità di alloggiare all'interno di un edificio appositamente costruito, nominato appunto "Cappella degli Schiavi Battezzati" e situato nel Bosco Vecchio fra la Castelluccia e la Peschiera Grande. Questo edificio è stato in seguito utilizzato anche come alloggio per i Liparoti, marinai di Lipari ingaggiati per la manute...

PROGETTO IMPONENTE (€) )

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Una bellissima vista a volo d'uccello, prodotta dalla stessa mano di Vanvitelli, che probabilmente molti di voi già conosceranno e che mostra quanto ricco ed esteso fosse il progetto della Reggia ...purtroppo non del tutto compiuto. Per comprendere, in effetti, la complessità di tale opera, bisogna pensare che costruzioni così imponenti, come quelle che la Reggia di Caserta si prefiggeva di emulare e persino la stessa Reggia di Versailles, erano il risultato di innumerevoli lavori successivi di abbellimento e ampliamento, mentre Vanvitelli progettò il suo Complesso in un'unica soluzione, avviandone i lavori di costruzione contemporaneamente al centro, per la realizzazione del Palazzo Reale, e a 38 km di distanza, per la realizzazione dell'Acquedotto Carolino che avrebbe cambiato per sempre la natura di quei luoghi, trasformandoli in un paesaggio da favola ...perfetto per il Running! 😁

GHIRO e MOSCARDINO (&)

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Il Ghiro ed il suo "fratellino minore" Moscardino (o Nocciolino ) sono diffusi un po' in tutta Europa e sono altri due abitanti del nostro magnifico Parco, anche se tutt'altro che facili da avvistare, date le loro abitudini prevalentemente notturne (l'unico che ho visto io era passato a miglior vita, forse caduto dagli alberi sfuggendo a qualche predatore). Ma, se li avvistate, sono facilmente riconoscibili per il loro colore, grigio per il G hiro e bruno-rossiccio per il Moscardino , entrambi con ventre chiaro, per i grandi occhioni, le orecchie pronunciate ma non grandissime e, soprattutto, la lunga e folta coda. Pur non essendo degli equilibristi come gli scoiattoli, da buoni arrampicatori, vivono prevalentemente sugli alberi dove nidificano in rifugi tondeggianti di foglie e muschio e dove si nutrono di frutta, bacche, noci e ghiande, integrando la loro dieta con qualche insetto. CURIOSITA' Così come dice il detto, il Ghiro è un ...