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Visualizzazione dei post da agosto, 2024

FERRAGOSTO 2018 ...& biking & walking... (#)

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FERRAGOSTO ...una giornata  d alle  origini  importanti,  per chi è rimasto a Caserta stupenda per pedalare e passeggiare nel Parco, godendo della rilassante frescura. Una giornata per ammirare piante e fiori... Fiordaliso Micro bouquet? Cicoria Selvatica Ginestrino   Mentuccia selvatica Anice verde ...per osservare la Natura... Bombo vs Trifoglio Campestre  (video) Bombo vs Ginestrino  (video) Carpe "squalo"!  (video) ...e per aprire portali verso Mondi sconosciuti! 😉 Portale sottomarino nelle "Lenticchie d'Acqua"  (video)   SCOPRI altro RUNNING !  

La FATICA (€)

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Anche se la Fatica, alla fine, si riduce sempre ad una percezione mentale, si può distinguere fra una Fatica Mentale vera e propria, legata allo stato psicologico e alla volontà del soggetto, ed una Fatica Fisica, legata invece all'utilizzo della struttura muscolare. Esistono poi svariati tipi di Fatica Fisica, le cui cause vanno dalla sopportazione del dolore (derivante da microtraumi causati da sforzi non commisurati all'allenamento) al calo di glicogeno, all'aumento di lattato, alla carenza di liquidi. Il risultato, comunque, alla fine è sempre quello ...un pesantissimo senso di spossatezza! Purtroppo non esiste allenamento valido senza Fatica e bisogna quindi imparare a metterla in conto. Ma la Fatica può essere un avversario molto più pericoloso del previsto. Può compromettere, infatti, la volontà di compiere a fondo il movimento, portando a limitare il sostegno e la spinta muscolare per gravare quindi maggiormente su ossatura, cartilagini e legamenti. Alter

PARROCCHETTO DAL COLLARE (€)

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Originario dell'India, ha stabilito svariate colonie un po' in tutta Italia. Da tempo una di queste colonie si è stabilita anche nel Parco della Reggia, dove si riesce ad incrociare soprattutto fra Giardino Inglese e Pineta. Anche in questo caso, la sua permanenza è favorita sia dall'abbondanza di cibo, sia dai grandi alberi che offrono abbondanti cavità naturali o abbandonate da Picchi, in cui il Parrocchetto nidifica. Tende a stare spesso in gruppetti, formando piccole squadriglie che sfrecciano in cielo, esibendo le loro lughe code. Un'avvistamento assolutamente avvincente durante il Running nel Parco!  😊 SCOPRI altra FAUNA !

SAMBUCO (%)

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(contribution by Pio Forlani on 6.5.2019) Si tratta di un genere di pianta che conta circa 12 specie presenti in forma di arbusti o piccoli alberelli e caratterizzate da rami con midollo molto grosso e leggero, adornate da piccoli fiorellini bianchi disposti a ombrello che danno origine a bacche nero-violacee ( S. nigra ) o rosse ( S. racemosa ). Nel Parco della nostra Reggia, si trova abbondante nei dintorni della Peschiera Grande , ma in effetti si tratta di una pianta molto diffusa (e, spesso, sottovalutata) nel territorio Casertano, come ci racconta il nostro amico Pio Forlani. "Troviamo il Sambuco, questa antichissima pianta europea dalle proprietà curative, lungo molte delle vie e delle cupe che attraversano i Colli Tifatini e, solo perché a me più familiari, i prati del Mezzano. Nessuna meraviglia, quindi, al cospetto del sambuco spontaneo del Feudo di San Martino che ci delizia ogni anno con la sua fioritura di piccolissime stelle che compongono macchie bianc

Fontana di VENERE e ADONE (€)

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Procedendo verso la maestosità della Cascata, cresce la vivacità delle Fontane, che per quella di Venere e Adone si manifesta in una scena di spruzzi d’acqua sgorgante e di Ninfe, Amorini, cani da caccia e colombi che orbitano tutti intorno ai due amanti, oggetto dell’imminente tragedia. Un magnifico gruppo scultoreo in marmo di carrara, opera di Gaetano Salomone, in cui Venere, guidata dal suo intuito, cerca di dissuadere Adone dalla sua battuta di caccia, mentre questi, ignaro, si avvia al suo destino. Poco avanti Marte, trasformatosi secondo la leggenda in cinghiale e mosso dalla sua gelosia per Venere, ordisce la funesta trama contro i due amanti. Un mito in cui la morte di Adone al culmine della sua bellezza richiama il ciclo della Natura , che esplode in Primavera per sfiorire rapidamente in Autunno. Come ci tramanda Ovidio, dal sangue di Adone si originerà il bellissimo fiore rosso dell’ Anemone , mentre secondo il poeta latino Ausonio e lo scrittore del Regno di

Fuori percorso... - 14.08.2019 (%)

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  Ci sono giorni in cui, poi, davvero vale la pena sospendere un attimo la corsa e deviare dal percorso abituale, per allungare anche solo di qualche metro verso angoli che, da lontano, non è possibile apprezzare abbastanza. Come la Fontana Dei Delfini che, vi assicuro, da vicino è un altra cosa! Potete guardarla dalla strada o dall'alto (già meglio), ma ammirarla dalla passeggiata posta subito sotto i Delfini (purtroppo nella grotta non si può entrare), con l'acqua che si frange sui suoi scogli artificiali, è in grado di regalare una sensazione di vitalità e freschezza come poche altre. Fontana dei Delfini Non a caso, Re Ferdinando se ne innamorò letteralmente... BUON RUNNING!   SCOPRI altro RUNNING !  

PARCO nella NEVE (#)

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27 Febbraio 2018 ...una piacevole nevicata ha imbiancato la nostra Reggia! 😊 Parco nella Neve  (video)   SCOPRI altro RUNNING !  

La PINETA (#)

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  La Pineta, subito sulla destra appena entrati nel Giardino (vedi Ubicazione), è l'unica area della parte iniziale del Parco nella quale sia stata realizzata almeno una delle Fontane originariamente previste da Vanvitelli, con l'aggiunta persino di altre 2 fontanine di dimensioni minori. L'introduzione del Pino Marittimo in questa zona è probabilmente dovuta ad un adattamento del figlio Carlo Vanvitelli, succeduto al padre Luigi nel completamento dell'Opera. Si tratta di un area con un'atmosfera molto particolare e caratterizzata da un microclima che, particolarmente in Estate, risulta estremamente gradevole ...ancor più per chi pratica il running! I grandi Pini Marittimi, alti fino a 30 metri,formano infatti una specie di "ombrello" che protegge l'intera area dai raggi solari, rimanendo però abbastanza sollevati dalla vegetazione di contorno da consentire l'evacuazione dell'aria calda verso l'alto (peraltro già agevo

BARBAGIANNI ...il fantasma dell'aria (%)

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   Il Barbagianni è diffuso in tutti i continenti ad eccezione dell’Antartide e non c’è quindi da stupirsi nel vederlo dalle nostre parti o all’interno del nostro Parco, anche se, essendo le sue abitudini tipicamente notturne, non siamo abituati alla sua presenza. La sua classificazione con il nome scientifico di Tyto Alba , è relativamente recente (1761) e ha evidenziato la sua appartenenza ad una famiglia diversa da quella dei Gufi , ovvero alla nuova famiglia dei Titonidi . Prima di allora questa distinzione non esisteva e il Barbagianni veniva semplicemente indicato come Gufo Bianco per il suo chiarissimo piumaggio frontale e inferiore, definizione che è stata in un certo qual modo ripresa dalla sua classificazione scientifica, che ha derivato il suo nome dalla combinazione del Greco   τυτώ ( Gufo ) e dal Latino Alba ( bianco ). Il nome Barbagianni sembrerebbe invece derivare dal Latino Barba (peluria) e Gena (gote), con riferimento alle piccole piume sparse into

ACETOSELLA GIALLA (%)

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Ci sono piante e fiori che non sono semplici punti di colore nel mare verde. L' Acetosella Gialla , o  Oxalis Pes-Caprae , è una di queste e, probabilmente, per molti di voi essa si accompagna a tanti ricordi di infanzia, quando, giocando nei prati, capitava di incontrarla e ciucciarne un po' per rifrescare almeno la bocca nelle calde giornate estive. Il nome Acetosella è in effetti tutt'altro che causale, dato che esso deriva proprio dal suo sapore un po' acidulo o asprognolo , legato ad una forte presenza di Vitamina C, il quale consente una piacevole azione rinfrescante. Il significato di Gialla è altresì evidente, ma l' Acetosella Gialla è solo una di tante varietà di Acetosella appartenenti alla Famiglia delle Oxilidaceae. La sua cugina Oxalis Acetosella , o Acetosella dei Boschi , è usata in Erboristeria in forma di decotti depuranti, diuretici, decongestionanti e febbrifughi, oppure masticata per la disinfezione del cavo orale. Ma è util

FONTANA di CERERE (€)

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Proseguendo nella corsa in salita, l'occhio del Runner è rapito dal dolce incanto di questa composizione, incorniciata dal verde del Parco e dai Colli Tifatini retrostanti. Realizzata da Gaetano Salomone e intitolata a Cerere, la Fontana rappresenta appunto la Dea della Fertilità dei campi in una scena festosa di ninfe Nereidi, amorini, tritoni e delfini stilizzati. Ai due lati di Cerere, recante in mano il medaglione della Trinacria (simbolo della Sicilia, riferito ai 3 promontori dei suoi vertici), siedono le raffigurazioni divine dei due Fiumi siciliani Anapo (ex Alfeo) e Arethusa, quest'ultimo derivato dalla trasformazione della ninfa Diana per sfuggire all'amore di Alfeo, trasformatosi in fiume a sua volta. La Fontana, che un tempo vedeva il capo di Cerere adornato di spighe di grano e le Nereidi con in mano spighe di bronzo, era anche nota come era anche nota come "zampilliera" per un gioco di spruzzi ai suoi lati che potevano essere azionati ad un

ARIA CONDIZIONATA (#)

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Bisogna considerare che all'epoca dei Borbone non esistevano ancora i condizionatori e l'utilizzo di abiti non proprio leggeri rendeva le zone fresche una meta particolarmente ambita nella calura estiva. A tale scopo Vanvitelli ha attrezzato le sue Fontane dei Delfini e di Eolo con gallerie che, correndo dietro l'acqua scrosciante, vengono da questa rinfrescate (nella fontana di Eolo, in particolare, lo specchio d'acqua della vasca si spinge dentro la galleria stessa, contribuendo ad aumentarne il refrigerio). La stessa conformazione della Cascata di Diana contribuisce a rinfrescare l'aria contenuta fra i suoi argini verdi e a farla scivolare verso il bordo della vasca sottostante, aiutata anche dall'azione di trascinamento dell'acqua stessa. Nel Giardino Inglese, infine, l'incavo che si scorge nella roccia dietro la Cascatella lascerebbe presupporre che la struttura artificiale del Giardino stesso abbia consentito la realizzazione