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Visualizzazione dei post con l'etichetta REGGIA CASERTA PARCO

FONTANA MARGHERITA (€)

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Per quanto modesta, è lei che dà "inizio alle danze", aprendo la lunga sequenza di Fontane che sale verso la grande Cascata del Parco. Si tratta di una vasca bassa circolare con un piccolo zampillo centrale ed una caratteristica decorazione che richiama l'intreccio di un cesto, da cui anche il nome di Fontana del Canestro  (in effetti, in origine, questo canestro in muratura ospitava composizioni floreali e fù poi trasformato in fontana nel 1871).  Un'area semplice ma ben nota ai Runner, che la identificano come la prima "impennata" di pendenza nell'arrampicata verso la cascata! 😊 A dispetto della sua semplicità, tuttavia, deliziose aiuole fiorite poste al suo contorno, ricche di rose e profumi, conferiscono a questa amena piazzetta una particolare bellezza.   Al suo estremo Sud, quasi a chiudere la "via di Terra" centrale del grande Parterre e a segnare l'inizio della lunga "via d'Acqua", una piccola Meridi...

PONTI DELLA VALLE (€)

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I Ponti Della Valle, almeno dal punto di vista visivo, sono certo l'opera di maggior pregio dell'Acquedotto Carolino. Un'opera maestosa voluta proprio allo scopo di celebrare l'Acquedotto stesso, per lo più nascosto nel sottosuolo ma sotto i costanti riflettori dell'Europa intera per tutti i suoi 16 anni di realizzazione. Il superamento della Valle di Maddaloni, dal Monte di Longano a quello di Garzano, si presentava dunque come un'occasione imperdibile per realizzare qualcosa di magnificente. E appunto magnificente fù ciò che Vanvitelli realizzò: un ponte di tufo (internamente una miscela di tufo e "sasso vivo" per conferirgli maggior resistenza) in perfetto stile Romano, con tre ordini di archi sovrapposti, per una lunghezza di 526 metri ed un altezza di circa 56 metri, ma solo " in piccolo tratto però " (quello centrale), come avrà a specificare lo stesso Architetto. " [L'acqua] averà da passare una valle vicino Mat...

SERRA BORBONICA (&)

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Realizzata in stile neoclassico e intervallata da colonne doriche con ampie vetrate su facciata e tetto sorrette da una struttura in ferro, è situata in un incantevole angolo del Giardino Inglese, realizzato a partire dal 1785. Contiene due magnifici esemplari di alb eri dal tronco spinoso con stupendi fiori e frutti filamentosi. Credo si tratti della Ceiba Speciosa (anche se non sono riuscito a trovare una qualche indicazione scritta a conferma), originariamente nota come Chorisia Speciosa e introdotta dal Brasile per la prima volta verso la fine del XIX secolo all'Orto Botanico di Palermo. Meravigliosa pianta ornamentale e funzionale, dotata di un legno tenero da usare al posto del sughero o per botti leggere, con frutti commestibili allo stadio di seme (da cui si ricava anche un olio vegetale) e utili per imbottiture allo stadio maturo. Per quanto  queste piante siano  successive all'epoca Borbonica, l'esistenza di questa maestosa Serra e delle altre...

La Casa del GIARDINIERE (#) )

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Si trova, immersa nel Giardino Inglese , una elegante palazzina in stile inglese, affacciata su di un delizioso cortile ricco di aiuole e piante, con una ampia fontana ovale ed una piccola grotta per il divertimento dei più piccini. Si tratta della casa realizzata da Carlo Vanvitelli  (figlio di Luigi) per il Giardiniere Reale John Andrew Graefer , la cui dimensione ed eleganza rendono una chiara idea dell'importanza del ruolo assegnato a questa figura. Anzitutto, bisogna ricordare che l'intero Parco, al tempo dei Reali, era assolutamente curatissimo per il soggiorno dei Sovrani e dei loro ospiti e che gli strumenti a disposizione a quell'epoca non erano certo quelli di oggi. Quindi la responsabilità di un tale incarico comportava il controllo di un piccolo "esercito" di manovali costantemente attivi per la manutenzione del verde. Ma, ancor più, bisogna considerare che il Giardino Inglese era molto più che un semplice "giardino". Parliamo...

FONTANE IRREALIZZATE (&)

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È incredibile vedere quante altre fontane e giochi d'acqua avrebbero dovuto essere realizzate secondo il progetto originario di Vanvitelli. Fontane che, con il calato interesse seguito alla partenza di Carlo III, asceso al trono di Spagna, e con la morte di Vanvitelli, non videro mai la luce per mano del figlio Carlo, succedutogli nel completamento della realizzazione. Tutto l'attuale Parterre avrebbe di fatto dovuto ospitare ancora giochi d'acqua e zampilli in un  susseguirsi di aiuole fiorite, come uso nei grandi giardini europei.  Certo, queste grandi assenti sono un po' come le finiture di un edificio, che lo valorizzano del 90% sebbene ne valgano meno del 10% ...A ben guardare, la grande opera di Vanvitelli è tutta lì! 😊 SCOPRI altra ARCHITETTURA ! )

CASCATA (&)

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Disegnato l' Acquedotto Carolino fino al Torrione con una pendenza minima per riservare la massima prevalenza ai futuri giochi d'acqua delle fontane e tracciato il pendio del Parco dalla Fontana di Diana al Palazzo Reale per la discesa della sua "via d'acqua", a Vanvitelli restava un dislivello di circa 80 metri fra il Torrione e la sottostante vasca di Diana per progettare la sua Cascata.   Ancora una volta Vanvitelli disponeva solo di carta e penna insieme alla sua fervida fantasia ...ma sapeva bene di cosa stava parlando. Le sorgenti del Fizzo avrebbero fornito attraverso l' Acquedotto Carolino una portata di circa 600 litri al secondo, molto superiore a quella attuale. Pertanto, al fine di rendere il luogo tanto maestoso quanto ameno e gradevole per l'intrattenimento dei Regnanti (...e per il nostro RUNNING!), egli scelse di ridurre l'altezza della cascata facendola precedere da una sequenza di "rapide", av...

GALOPPATOIO (&)

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Si trova ai margini del Bosco Vecchio , adiacente al grande Parterre . Se volete dedicarvi ad un po' di attività di potenziamento , questo è uno dei viali preferiti dai RUNNERs della Reggia per le sessioni di interval-training o per le prove di scatto . E, in effetti, è anche uno dei miei preferiti, ma più per l'atmosfera favolosa che emana grazie alla presenza dei suoi magnifici Tigli , capaci di stupire con gli affascinanti incroci dei loro rami spogli in Autunno e Inverno e con la stupenda luminosità delle loro foglie in Primavera e Estate. Ottimo comunque sempre per un passaggio in corsa o semplicemente una sana passeggiata, lontano dalla confusione! 😊   SCOPRI altro RUNNING !  

Le Eccellenze Floreali... (€)

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Ci emoziona giustamente lo spettacolo del Palazzo Reale ma i Sovrani, dopo aver accolto i loro ospiti a Palazzo e provveduto ad un lauto banchetto, avrebbero certo preso la carrozza per condurli attraverso il loro amato Parco fino a questo piccolo Paradiso ...e avrebbero certo mostrato loro con grande orgoglio tutte le Specie qui messe a dimora e provenienti dai punti più disparati del Pianeta, svelandone storia e misteri, perché, ai tempi in cui la Scienza Botanica era ancora agli inizi, ognuna di esse rappresentava per loro una enorme conquista e sfida, sia nel procurarla che nell'averla posta con succeso a dimora, trovando i modi giusti per curarla  e accudirla...  Ingresso al Giardino Inglese (video) SCOPRI altra FLORA !  

PAGLIARA - Peschiera Grande (#)

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Immersa nella quiete della Peschiera Grande , la "Pagliara" è il nome con cui viene indicato il suo isolotto centrale, oggi non più frequentato ma originariamente  allestito  con un padiglione  attrezzato come un fortino con  frecce,  fucili, mortai e  piccoli cannoncini  (veri!)  per le  esercitazioni navali che qui si svolgevano. Il Re in persona conduceva l'assalto alla Pagliara con  la sua piccola "flotta" , per la cui manutenzione furono trasferiti appositamente  da Lipari marinai specializzati, i  " Liparoti ", alloggiati in un apposito quartiere nei pressi della Peschiera, oggi noto come Cappella degli Schiavi . Successivamente la Pagliara fu trasformata in un gradevole luogo di intrattenimento e riposo per i Sovrani e i loro ospiti e oggi le battaglie navali hanno lasciato il posto ad avvincenti regate e competizioni velistiche per modellismo. Un luogo che scatena la fantasia di tut...

PESCHIERA GRANDE (€)

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Voluta da FERDINANDO IV per svago, pesca ed esercitazione navale, fu realizzata sotto la direzione dell'architetto Collecini a tempo di record nel 1769. Circa 3000 uomini (fra cui forzati e schiavi) lavorarono ininterrottamente allo scavo dei 270x105 metri, che fu realizzato in soli 75 giorni! In effetti, degli attuali 3,5 metri di profondità della Peschiera bastò scavarne all'incirca la metà, in quanto il terreno estratto fu disposto tutt'intorno per rialzare il livello del piano e creare così la cascatel la verso la Castelluccia. Un paradiso di tranquillità immerso in un mare verde di Lecci, Allori, Tigli e Carpini. Al suo centro la Pagliara , un'isola incantata, di cui parleremo separatamente, che stimola la fantasia dei tanti Runners che utilizzano la Peschiera Grande (circa 700 metri di perimetro) come un'autentico circuito da corsa! 😉 CURIOSITÀ La Peschiera Grande è occasionalmente oggetto di piccole regate velistiche e competizioni a...

GIOCHI D’ACQUA (#)

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Getti e zampilli rappresentano una parte fondamentale dei giochi d’acqua ideati da Vanvitellli per il suo Parco. Un elemento tutt'altro che comune nel passato. La loro realizzazione richiedeva, infatti, la disponibilità di sorgenti in pressione o di fonti vicine a maggior quota, oppure sistemi artificiali come serbatoi elevati (da riempire) o pompe azionate da mulini a vento o ad acqua. Qualche sistema di piccole dimensioni sfruttava anche il riscaldamento solare. Ma questi sistemi non erano generalmente in grado di garantire portate e pressioni elevate, e magari neppure la continuità del flusso. I getti di Versailles, ad esempio, erano ottenuti da pompe azionate da mulini ad acqua che potevano alimentare, però, una sola fontana per volta, cosicché, di norma, queste risultavano inattive. Vanvitelli ha invece voluto dotare tutta la sua Reggia di giochi d’acqua ininterrotti e poderosi. A tale scopo, ha dedicato 16 anni di lavoro alla realizzazione di un Acquedotto...

CENTAURO (#)

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Un'altra immagine che si incontra facilmente, correndo nella zona Sud del Bosco Vecchio ,  è quella del Centauro cavalcato da Amore . Come per la statua di  Marsia , anche in questo caso, si tratta della replica (ad eccezione delle ali di Amore , non realizzate o forse sapientemente rimosse a seguito di una rottura) di una copia romana (conservata al Louvre ) di un motivo originale ellenistico. Un'opera con ogni probabilità appartenente al pre-esistente Giardino degli Acquaviva. La statua è curiosamente rivolta di spalle rispetto alla strada, come in una analoga raffigurazione del Perrier del XVII secolo. Una raffigurazione, bellissima anche di fronte, particolarmente cara a tutti i RUNNER! 😉 SCOPRI altra ARCHITETTURA !

PIRAMIDE OCCULTA (€)

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Correndo per il Giardino Inglese potrà capitarvi di trovare, in zone non molto in vista ma nemmeno troppo nascoste, svariate costruzioni che non sembrano avere molto a che fare con lo stile della Reggia. La Piramide è una di queste e deve la sua presenza alla Regina Maria Carolina, moglie di Ferdinando IV e adepta della Massoneria, che volle occultare nel suo Giardino Inglese un "percorso di iniziazione" di cui la Piramide fa appunto parte ...o, forse, lo stesso Giardino Inglese fu realizzato proprio allo scopo di occultare tale percorso... Ne avete già scoperte altre? 😉 SCOPRI altra ARCHITETTURA !

IL MAGNIFICO SCROSCIO DELLE CASCATELLE (#)

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Accompagnano l'ultimo chilometro dalla Fontana di Eolo alla grande Cascata di Diana, rallegrando lo sguardo del visitatore con il loro vivace sciabordio. Anche per le Cascatelle, nulla è lasciato al caso ed il loro effetto è stato sapientemente studiato a tavolino da Vanvitelli. Il bordo di contenimento di ogni singola vasca non è infatti semplicemente curvo ma ha invece una sezione quasi ad "S", caratterizzata da una convessità iniziale che invita la formazione di un onda destinata ad infrangersi contro le sue "squame" per dividersi in tanti rivoletti, accelerati dall'inflessione del suo bordino finale e proiettati infine nella vasca sottostante. Un espediente volutamente studiato da Vanvitelli...  "... affinché l’acqua saltelli e faccia spuma bianca " Un grande risultato di movimento che anima l'intera architettura vanvitelliana! 😊 SCOPRI altra ARCHITETTURA !

La FONTANINA di "Maria Carolina" (%)

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Eccoci in un altro posto ben noto ai Runner del nostro Parco , soprattutto a quelli che sono soliti allenarsi intorno alla Peschiera Grande o nel piccolo circuito del Galoppatoio . In realtà, quello indicato nel titolo non è il nome ufficiale di questa fontanina (che non credo neppure esista), ma è il nome con cui viene indicata da molti locali, nel tentativo di identificarla con una figura Borbonica d'eccellenza. Tuttavia, come per tante altre statue del Bosco Vecchio , anche questa mostra una fattura ed uno stile che rimandano a tempi ancor più lontani della Reggia stessa, ovvero al pre-esistente Giardino degli Acquaviva , antichi Signori di Caserta. Per la fontanina invece, come anche per la Fontanina dell'Angioletto , è difficile dire se questa esistesse già al tempo degli Acquaviva o se sia stata realizzata da Vanvitelli una volta portata la sua Via d'Acqua a Caserta , recuperando l'antica statuetta per sua decorazione. In ogni caso, considerato che ...