Post

Visualizzazione dei post da settembre, 2024

RESPIRAZIONE e GRASSI... (€)

Immagine
In attesa della corsa domenicale nel nostro Parco, vale sempre la pena dedicarsi agli approfondimenti tecnici come questo. Ognuno, infatti, cura la respirazione come più preferisce e, di sicuro, è a conoscenza della sua importanza nella corsa ...ma, certo, questa importanza acquista ben altro risalto quando si riflette sul fatto che l' 80% dei grassi bruciati viene smaltito proprio dai polmoni! Il grasso , infatti, non si tramuta miracolosamente in energia , dato che, in base alla base alla famosa Legge della Relatività di Einstein E=mc2 , la sua trasformazione in energia comporterebbe l'equivalente di una esplosione nucleare ! Come invece accade più spesso in natura, il grasso si trasforma e si sposta, uscendo semplicemente dal nostro corpo. Più esattamente, una ricerca pubblicata sul British Medical Journal indica che il grasso corporeo si trasforma principalmente in Acqua H2O e Anidride Carbonica CO2. Per la precisione, meno del 20% del grasso si trasforma in

ARVICOLA DEI BOSCHI (€)

Immagine
Si, un topo! ...ma non esattamente ...più che altro un simpatico roditore della Famiglia dei Cricetidi , riconoscibile dalle grandi orecchie e dal suo colore bruno-rossiccio con un simpatico pancino biancastro. Un avvistamento non molto frequente, ma neppure rarissimo ...soprattutto nel piú antico Bosco Vecchio . Si tratta di un piccolo erbivoro che si nutre di radici, semi e granaglie e che per muoversi scava lunghe gallerie sotto il terreno, il fogliame e l'erba, ma che si avventura anche sugli alberi, dove talvolta approfitta di nidi abbandonati per ricavare la sua tana, altrimenti sotterranea. Non è carinissimo?!!! 😊 SCOPRI altra FAUNA !

PRATAIOLI ...i CERCHI DELLE STREGHE (€)

Immagine
Ad alimentare l'alone magico intorno ai funghi, ci sono svariati miti e leggende ...come quello dei "Cerchi delle Streghe", che i meravigliosi Prataioli (Agaricus Campestris ) disegnano nei grandi prati del nostro Parco in Estate e Autunno. La struttura perfettamente circolare di queste "famiglie" e il maggior vigore del prato su di questo anello lasciavano infatti immaginare che quelli fossero stati luoghi di danza delle Streghe ...da cui il nome. In realtà, bisogna anzitutto sapere che il fungo è un organismo sotterraneo e che quelli che noi vediamo sono solo i suoi "frutti". A partire dalla prima spora centrale la riproduzione dei funghi si estende in direzione radiale "bruciando" i nutrimenti al centro e arricchendo invece la perifieria, dando così luogo a strutture perfettamente circolari che, in assenza disturbi, possono raggiungere anche centinaia di metri di diametro (600 metri registrati in Francia!). Appr

ACQUEDOTTO CAROLINO (€)

Immagine
Nel godere del magnifico spettacolo d'acqua che allieta l'intero Parco, occorre ricordare che i  38 km  di  Acquedotto , realizzati con una pendenza di soli  0,5 millimetri per metro  e con un salto intermedio di 19 metri per alimentare un  Mulino  ed una  Ferriera  (poi irrealizzata), hanno richiesto  16 anni  di duro lavoro, con la costruzione di ben  3 ponti  (per valicare le valli di  Moiano ,  Durazzano  e  Maddaloni ), i l più importante dei quali è rappresentato dai " Ponti della Valle " di  Maddaloni  (ponte più lungo del suo tempo e attuale patrimonio dell'Unesco),   e almeno  9 trafori , l'ultimo dei quali durato ben 3 anni ,  per portare l'acqua a sgorgare alle base del  Torrione  della  Reggia di Caserta.  Il tracciato dell'Acquedotto Carolino, che ha richiesto 2 anni di ricerche prima di individuare nelle Sorgenti del Fizzo ai piedi del Taburno acque adeguate allo scopo per purezza e portata e  che si snoda attraverso monti e colline

PREPARAZIONE 285km (%)

Immagine
(by Vincenzo Santillo on 4/5/2019)  Dalla penna dell'amico Vincenzo, il racconto diretto sulla preparazione per la traversata podistica più lunga d'Europa ...MILANO-SANREMO 285km non-stop! Tutto rimanendo su normalissimi percorsi del nostro territorio. 😉 Come si prepara una gara di 285 km? Non ci sono tabelle, non ci sono lavori, non è una maratona e non c'è un lunghissimo da fare, devi correre e basta. Correre a tutte le ore ...a stomaco pieno, a stomaco vuoto, di notte, di sera, di mattino presto. Le mie sessioni più frequenti sono state quelle mattutine: sveglia alle 2:30 e via a correre fino alle 7:00! ...poi alle 7:30 al lavoro e, facendo l'imbianchino, stare all'impiedi e salire/scendere dallo scaletto è ancora un continuo dell'allenamento. Personalmente, non faccio stretching e non ho mai fatto un massaggio. Ma corro da circa 7 anni e, nonostante le migliaia di km percorsi, non mi sono mai infortunato (gli organismi non rispondono

CAPPELLETTA NEOGOTICA... (€)

Immagine
...o forse un piccolo sepolcro, come potrebbe far pensare il viale di Cipressi che ivi conduce, all'interno del Giardino Inglese.   È un'altra delle tappe, non troppo nascoste, facenti parte del "percorso iniziatico" della Massoneria voluto dalla Regina Maria Carolina. Su di essa, l'occhio esperto distingue ancora la Chiave e la Spada , incrociate a schiusura e difesa del "sapere occulto". Un luogo misterioso e delizioso al tempo stesso. Un passaggio da inserire certamente nel pecorso di Running fine-settimanale. 😉 SCOPRI altra ARCHITETTURA !

PICCHIO VERDE (€)

Immagine
Più grande del Picchio Rosso, il Picchio Verde è diffuso un po' in tutta Eurasia ed è un altro simpatico abitante del nostro Parco, che gli risulta congeniale in quanto predilige boschi intervallati da spazi aperti. Un avvistamento non facile in quanto di carattere molto schivo ma, a differenza degli altri picchi, al Picchio Verde capita di scendere a terra, fuori dalla boscaglia, a caccia di formiche e altri insetti (in effetti a me è capitato di vederlo raramente e quasi sempre da lontano, intento a rituffarsi nella fitta vegetazione). Se avete comunque la fortuna di incrociarlo nella vostra corsa, non potete sbagliarvi per la sua corporatura e per la sua particolare colorazione fra il verde e il giallo con la testa rossa. Su di lui esistono svariati miti e leggende che lo rendono molto diffuso anche in araldica . Una di queste ci viene riportata da Ovidio , secondo il quale il Picchio Verde era in origine un uomo affascinante di nome Pico , sposo del

GRIFOLA FRONDOSA (€)

Immagine
Un nome che ricorda molto Harry Potter , forse per la sua assonanza con il " Grifon d'Oro " e, in effetti, la Grifola Frondosa  è nota anche come Griffone (o Griffa ). Si tratta di un fungo enorme, che può raggiungere i 70 cm di larghezza, tipico dei Castagneti e diffuso in Giappone e in Italia sui rilievi Alpini e Appenninici. È abbastanza raro ma, se state facendo running nel nostro Parco, potete incontrarlo d'Estate nel Giardino Inglese , deviando un po' dal sentiero ed entrando nel Castagneto  (suo ambiente ideale) che delimita a Nord il Bagno di Venere , subito a valle della Fontanina del Pastore Antico . Uno spettacolo ...ma ottimo anche per il palato! La Grifola Frondosa (nota anche come  Gallina Dei Boschi per il suo particolare aspetto e per il suo delicato sapore) è infatti commestibile ed è ottima sia sott'olio che fritta. Ma la Grifola è anche ricca di proprietà officinali . Nota in Giappone con il nome di Maitake ("fung

FONTANA di DIANA e ATTEONE (€)

Immagine
Proseguendo ancora in salita nel crescendo di vivacità e maestosità della Via d'Acqua, sì giunge infine alla Cascata di Diana e Atteone , incastonata come un diamante nella vegetazione dei monti retrostanti ed evidentemente ispirata al culto di Diana, Dea della Caccia molto sentita nel territorio Casertano, da sempre ricco di boschi e selvaggina, dove era nota con l'appellativo di "Tifatina" e alla quale era consacrato un tempio sulle cui rovine sorse poi la Basilica di Sant'Angelo in Formis. La scena, opera di Paolo Persico, Pietro Solari e Angelo Brunelli, raffigura la Dea svestita e circondata da Ninfe mentre, dedita al suo bagno, scorge Atteone intento a spiare le sue nudità. La punizione per Atteone è severissima, raffigurato già nel mezzo di quella trasformazione che lo muterà in Cervo, mentre i suoi stessi cani gli si rivoltano contro, in procinto di sbranarlo. Un mito, quello di Atteone, proveniente dalla cultura Greca antica, secondo la q

GREEN DESIGN (€)

Immagine
Un termine che va molto di moda al giorno d'oggi e nel quale, ancora una volta, Vanvitelli è stato grande Maestro. Non tanto per il progetto di dettaglio delle singole aiuole quanto per il progetto generale del "verde", mirato anche in questo caso ad un grandioso effetto scenico. Il Parco, pur essendo tutt'altro che piccolo (misura cmq 120 ettari), è composto da una parte pressoché quadrata adiacente al Palazzo larga però meno di 1km quadrato (circa 5 minuti di c orsa per lato, tanto per intenderci), dalla quale si inerpica un "budello" lungo all'incirca altri 2km ma largo appena 100 metri. Lo stesso Giardino Inglese è lungo circa 1km, ma la sua larghezza è di appena 300 metri. Eppure, percorrendo il Parco in lungo e in largo, non si riesce ad avere alcuna percezione dei suoi confini. Vanvitelli gioca col "vedo - non vedo", usa "mura verdi" (sapientemente composte dal figlio Carlo mediante piante ad alto e medio fusto unite a

TALPA (€)

Immagine
Invisibile, ma chiaramente percepibile dagli affioramenti dei suoi intricati scavi sotterranei, la Talpa occupa un po' tutti i grandi prati del Parco.   Completamente adattata alla vita sotterranea, è quasi cieca ma munita sul muso di vibrisse (baffi sensoriali) utili al buio, di zampe conformate come piccoli badili e di un pelo morbido e vellutato adatto anche alla "retromarcia" in galleria. Per quanto combattuta come animale infestante a causa delle sue antiestetiche "dunette" e dei danni che le sue gallerie possono causare alle coltivazioni, la Talpa in realtà, nutrendosi dei tanti organismi sotterranei, contribuisce a mantenere sano il terreno. A me, poi, ...quelle dunette stanno dannatamente simpatiche!!!    PS: animaletto simpaticissimo, la Talpa si è guadagnata un posto di tutto rispetto nel mondo dei giochi, delle favole, dei cartoni e dei fumetti.   SCOPRI altra FAUNA !

CASTAGNETO (Ippocastano) (#)

Immagine
Vi è, all'interno del Giardino Inglese , immediatamente a Nord del Bagno di Venere , in direzione della Fontanina del Pastore Antico , un piccolo Castagneto o, più propriamente, un piccolo boschetto di Ippocastani , piacevolmente affacciato, da un lato, verso i prati che discendono dal monte e, dall'altro, sulla stretta "gola" che conduce al Bagno stesso. L' Ippocastano o Aesculus Hippocastanum  è, infatti, un albero molto diffuso in Italia, ma il suo nome alternativo di Castagno d'India ne svela le origini orientali , particolarmente della regione del Caucaso , dalla quale è arrivato prima a Vienna nel 1591 e poi a Parigi nel 1615. Si tratta quindi di una pianta che, all'epoca dei Borbone , era ancora relativamente nuova e il cui inserimento fra le specie botaniche destinate a popolare il Giardino Inglese risulta più che giustificato. L' Ippocastano è peraltro un albero magnifico che può raggiungere i 30 metri di altezza, con una la

BAGNO DI VENERE e CRIPTOPORTICO (€)

Immagine
Entrando nel Bagno di Venere, si accede ad un ambiente surreale, volutamente ispirato agli antri della Sibilla Cumana e avanti di secoli rispetto a tante ambientazioni speleologiche dei moderni film d'azione o di videogiochi come Tomb Raider. Abilmente nascosto dalla fitta vegetazione che lo avvolge e dalla sua infossatura (appositamente creata) rispetto all'ambiente circostante, il Bagno è raggiungibile unicamente attraverso stretti cunicoli che svelano la sua meraviglia soltanto alla fine (video) . La luce che filtra attraverso il fogliame di  Allori ,  Lecci ed esemplari monumentali di  Taxus Baccata illumina le trasparenti acque di un piccolo lago nelle quali una incantevole Venere, realizzata in marmo di Carrara da Tommaso Solari, è rappresentata nell'atto di bagnarsi. Addentrandosi in questa misteriosa piccola valle incantata, accompagnati dal rumore delle cascatelle che alimentano il suo lago, lungo le pareti rocciose che la cingono si sco