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Visualizzazione dei post da gennaio, 2025

TORTORA DAL COLLARE Orientale (€)

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Per completare il quadro della Famiglia dei Columbidi, bisogna parlare in ultimo della Tortora Dal Collare Orientale ( Streptopelia Decaocto ), originaria dell'Asia ma introdotta nel XX secolo anche in Europa ed oramai ampiamente diffusa. Il suo habitat di origine è caratterizzato da territori aridi e semidesertici con zone alberate, ma la Tortora Dal Collare si è ben adattata al suo nuovo ambiente e alla vicinanza con l'uomo, cosicché oggi è facile incontrarla anche in parchi urbani e quindi, certo, nel Parco della nostra Reggia, così come nell'adiacente Oasi WWF del Bosco di San Silvestro. Il suo aspetto è molto simile a quello del Colombo Domestico  o del Colombaccio ,  rispetto ai quali appare però più slanciata, similmente alla Tortora Comune . E' comunque facilmente riconoscibile dalla sua colorazione grigia vagamente rosata sul dorso e sul ventre (quest'ultimo leggermente più chiaro) ed in particolare dal suo tipico collarino nero alla base del col...

La curiosissima MACLURA POMIFERA (%)

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La Maclura Pomifera è un piccolo albero che può raggiungere i 15 metri di altezza e che prende nome in parte dal Geologo William Maclure , al quale tale pianta fu dedicata dall'amico Botanico Thomas Nuttal che la scoprì nel 1811 negli Stati Uniti Centrali del Nord America (sebbene nel Pleistocene essa fosse diffusa in tutto il Continente Americano , consumata dalle megafaune locali che erano i principali motori di diffusione dei suoi semi, altrimenti fermi alla base della pianta) e in parte dai suoi curiosi, pesanti e durissimi frutti a forma di Pomo . E, in effetti, questa pianta è anche nota come Melo dei Cavalli , proprio in virtù della forma del suo frutto dalla polpa biancastra e dal succo lattiginoso, molto gradito ai Cavalli (ma anche agli Scoiattoli , seppure indigesto per l' Uomo ), o Melo da Siepi , in considerazione della sua adattabilità a costituire siepi invalicabili per il contenimento del bestiame, grazie anche alla sua pa...

...e anche l'INVERNO! - 10.02.2019 (#)

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E niente ...una deliziosa carrellata di fotografie dell'amica Luisa Cimmino per ricordare che il nostro Parco è magnifico in tutte le stagioni! 😊 Fontanina del Pastore Antico   SCOPRI altro RUNNING !  

DIGESTIONE (#)

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Una cosa che non tutti sanno è che la digestione completa non dura 6 ore ...e neppure 24, ma giorni! 2-3 giorni, per l'esattezza, dall'introduzione all'espulsione del bolo alimentare attraverso le feci. Quindi, il giorno dopo una intensa attività aerobica, non meravigliatevi se la bilancia vi darà un peso maggiore, dato che (dopo aver recuperato i liquidi) l'aumento di peso dovuto alla maggior carica alimentare richiesta supererà di certo i pochi gras si bruciati. Se siete impegnati in una dieta, comincerete a poter apprezzare il risultato del vostro sforzo solo dopo qualche giorno. Analogamente, all'inizio di una dieta vegetariana, che richiede più peso in cibo a parità di apporto calorico, potreste rilevare un lieve incremento di peso iniziale. In quanto tempo digeriamo   SCOPRI   altro   RUNNING  !  

Il RUSCO ...o PUNGITOPO (%)

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Un'altra piccola meraviglia che regala al nostro Bosco Vecchio la sua magica atmosfera. Il Rusco o Ruscus Aculeatus è una piccola pianta sempreverde originaria dell'Eurasia ma diffusa anche nella zona Mediterranea, soprattutto nei boschi di Pini e di Lecci , questi ultimi abbondanti nel nostro Bosco Vecchio . Il suo nome Rusco deriva appunto dal Latino Ruscus , che gli antichi Romani avevano a loro volta derivato dal Greco rugchos ="becco" (o "rostro"), a indicarne le foglie duramente appuntite, caratteristica rafforzata poi dal suo nome scientifico aculeatus ...che non avrete difficoltà a constatare camminando in Estate a gambe scoperte nel sottobosco. E, in effetti, il Rusco non ha neppure delle foglie , bensì dei cladodi , ovvero delle diramazioni del fusto trasformate in dure sfoglie ovali acuminate. Anche il suo nome volgare Pungitopo sottolinea questa proprietà, sfruttata in passato dai contadini per proteggere dai topi le pannocc...

Sala del TRONO (#)

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Ricchissima di dorature, la Sala del Trono è certo la più imponente del Palazzo Reale, lunga più di 40 metri (mezzo campo da calcio!) e illuminata da ben 6 finestre. I suoi interni sono stati realizzati su progetto di Antonio De Simone, subentrato a Carlo Vanvitelli (figlio di Luigi) nella direzione dei lavori di completamento della Reggia, per la quale ha curato anche la decorazione delle Sale di Marte e Astrea. La sua realizzazione, che richiese un lungo progetto con numerose modifiche, iniziò solo nel 1811 sotto il governo Gioacchino Murat e proseguì per più di 30 anni (passando per le mani di altri due architetti) fino al 1845, anno in cui fù completata in occasione Congresso delle Scienze voluto da Re Ferdinando II, di cui si riporta iscrizione sui lati brevi del soffitto. I lati lunghi sono decorati da pilastri corinzi dorati, mentre i lati brevi presentano bassorilievi anch'essi dorati raffiguranti la Fama (il progetto originario prevedeva anche il Re abbigliato ...

SCATTO a SORPRESA ! (€)

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Capita poi di trovarsi in giro nel Parco e fare scatti a sorpresa ai podisti impegnati nel loro Running... Qui hanno immortalato me!!! 😁 (by Luisa Cimmino)  )   SCOPRI   altro   RUNNING  !  

TORTORA COMUNE (€)

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La Tortora Comune o Streptopelia Turtur (di cui si contano quattro sottospecie) fa parte della grande famiglia dei Columbidi , ma i suoi occhi contornati di rosso, le striature bianche e nere sul collo, il petto rosato, il dorso e le ali tendenti al rossiccio con squame marroni e le sue estremità inferiori bianche su ali e coda la rendono facilmente distinguibile rispetto a tutti gli altri Columbidi, risultando anche più slanciata del Colombo Domestico  e più piccola del Colombaccio . Oltre che nel nostro Parco, è diffusa un po' ovunque in Italia, così come nell' Eurasia e in Africa , dove tende anche a migrare in Inverno dalle zone più fredde. Pur arricchendo la sua dieta con piccoli invertebrati, la Tortora è fondamentalmente granivora e, come tale, predilige le zone rurali con grandi alberi su cui nidificare ma, sebbene più schiva nei confronti dell'uomo rispetto a tutti gli altri Columbidi, oggigiorno tende a spingersi anche verso i parchi delle periferie ur...

GANODERMA APPLANATUM ...una porta sulla Fantasia (%)

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Ci sono, poi, funghi che accendono davvero l'immaginazione, come il Ganoderma Applanatum che, con la sua caratteristica forma a cappella semicircolare, attaccata ai tronchi sia vivi che caduti, sembra davvero formare la tettoia di qualche piccolo ingresso segreto celato dagli Gnomi. Il Ganoderma Applanatum non è decisamente un fungo come tutti gli altri. Anzitutto, è privo di gambo (a differenza del suo cugino Ganoderma Lucidum , conosciuto in Giappone anche come Reishi ), poi la sua crescita è tutt'altro che rapida, anzi, è assolutamente lenta e procede per anni ed anni ed, infine, la sua carne è ben lungi dall'essere tenera, trattandosi infatti di un fungo "lignicolo" non commestibile (con sapore anche leggermente amarognolo), che resiste a qualsiasi condizione ambientale senza mai marcire. Ogni anno la cappella estende la sua circonferenza raggiungendo dimensioni considerevoli (il più grande mi è capitato di vederlo nel Labirinto del Giardino...

Correndo sotto la BOMBA D'ACQUA... - 18.08.2018 (€)

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Ricordando una favolosa pioggia di mezz'Estate... Era iniziato come uno di quei pomeriggi tranquilli, quello di oggi, uno di quei pomeriggi in cui la Città è priva di rumori, il caldo allenta un po' la presa e i gatti ti si piazzano tutt'intorno sul letto per un grandioso pisolino di gruppo. Tranquillo, almeno fino a quando non è cominciata a venire giù qualche goccia di pioggia ...e poi di più. Ero comunque risoluto a rimanere buono buono in casa per un piccolo riposino rigeneratore, ma la pioggia ha preso ad aumentare ancor più, fino a diventare un bel nubifragio e poi un'autentica BOMBA d'acqua! ...Come resistere?!! Scarpette in fretta e furia, giacca a vento (la trovo più pratica dell'antipioggia) e VIA! Appena fuori dalla porta, la radio mi passa gli U2 con Where the streets have no name ...goduria allo stato puro! L'entrata sotto la pioggia è come un tuffo in acqua e le strade sono così allagate che non c'è verso di aggirare le pozzangher...

TAXUS BACCATA (€)

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Il Tasso è diffuso dal Nord Africa all'Europa Settentrionale fino al Caucaso ma è abbastanza raro, soprattutto in Italia, ed è una delle specie eccellenti che popolano il Giardino Inglese. La ricchezza del suo fogliame ad aghi lo rende generalmente utilizzato in forma di siepi, ma appartiene in realtà all'ordine delle Conifere ed è quindi un albero sempreverde, come il magnifico esemplare che potete incontrare durante il vostro running al Bagno di Venere. E in natura può raggiungere anche i 15-20 metri di altezza, con una struttura piramidale a base larga e rami ascendenti o pendenti orizzontalmente. La sua crescita estremamente lenta fa sì che più spesso lo si incontri in forma di arbusto ma, se si ha la fortuna di incontrare un esemplare di grosse dimensioni, questo potrebbe superare anche i mille anni di età, come quelli della Foresta Monte Pisanu in Sardegna, dichiarata Monumento Naturale con esemplari pressoché millenari di 15 metri, o l'esemplare co...

Il GINKGO BILOBA (€)

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Introdotto in Europa nel 1730 (solo pochi decenni prima del suo inserimento nel Giardino Inglese della nostra Reggia), il Ginkgo Biloba  è originario della Cina ed è l'unico sopravvissuto dell'intero Ordine dei Ginkgoales . Tecnicamente viene definito come specie relitta e le sue origini sono antichissime, tanto da risalire addirittura al Permiano , 250 milioni di anni fa ...un autentico fossile vivente! Il nome Ginkgo deriverebbe da una errata trascrizione del Giapponese Ginkyō (ぎんきょう), derivante a sua volta dal Cinese Yin-kuo (銀杏), che tradotto letteralmente significherebbe " albicocca d'argento ", mentre Biloba (dal latino Bis + Lobus ) si riferisce ai 2 lobi delle sue foglie, caratterizzate da una tipica forma a ventaglio. E proprio le Foglie, abbastanza spesse e coriacee, sono una particolare caratteristica di questo albero, che in Autunno le vede passare dal loro consueto colore verde chiaro ad un vivissimo giallo acceso, trasformandosi in un p...