PREPARAZIONE 100km (#)


Il Parco della nostra Reggia si presta ottimamente anche a lunghi e lunghissimi di preparazione per Ultra-Maratone, consentendo di mettere insieme abbondanti distanze, pendenze, fontane e possibilità di organizzare uno o piú punti di ristoro!

Nel mio caso il nostro Parco è stato il terreno di preparazione per la 100 km del Passatore del 2014 (chiusa in 12h 14', corrispondenti ad un tempo effettivo di circa 11h per effetto delle code agli indispensabili 20 punti di ristoro).

Una gara tanto dura quanto emozionante che si corre sia in orizzontale che in verticale, dato che parte quasi dal livello del mare per scavallare gli Appennini a circa 1000 metri di quota e poi continuare con saliscendi che totalizzano circa altri 600 metri di dislivello (parliamo di 5-6 volte la Tour Eiffel!).
Una gara preparata con lunghi crescenti arrivati fino a 83 km, corsi tutti di filato all'interno del nostro Parco con allenamenti continuati che potevano partire alle 9 di mattina per finire alle 7 di sera...

Alcuni anni sono passati da allora e ancora tanti ricordi si ripropongono alla memoria.
Ricordo ad esempio un Custode che, nel tardo pomeriggio, raggiungendomi con la macchina in salita (forse la decima ...perché per totalizzare almeno 1000 metri di quota ne servivano 13-14), si accostò seguendo la mia andatura...

"Ma vuje sjit' chill' ca steva currenn' stammatina?"
"Eh, si..."
"Azz' ...ma allora sjit' uno bbuono!"
"Ma no ...sono solo un amatore..."
"Eh, ma ...che cosa state preparando?"
"Una 100 chilometri..."
"Azz' ...ma allora sjit' uno bbuono!"

Direi che mi ha portato fortuna! 😉

Alcuni anni sono passati da allora e, girando sul Sito Ufficiale del PASSATORE, ritrovo un mio post pubblicato solo qualche giorno dopo la gara (riportato anche sotto). È per voi che vi lancerete ancora in questa meravigliosa avventura ... IN BOCCA AL LUPO!



* * *


IN BOCCA AL LUPO

giugno 4, 2014 in IO C'ERONEWS

100KM del PASSATORE, una competizione che ti strema ma che ti lascia dentro emozioni indimenticabili …non solo a caldo.
A distanza di qualche giorno continuano a tornarti alla mente le immagini e le sensazioni vissute, vive come il primo giorno …ma con la consapevolezza sempre più marcata di essere arrivato.
I paesaggi, i profumi …i personaggi. Una gara in cui trovi il campione e l’amatore, il corridore scalzo e quello col cappello da bersagliere, il 90enne che ne ha già fatte 41 (e continua ancora) ed il ragazzo alle prime armi, il superatleta e il disabile, il corridore solitario e quelli che preferiscono sostenersi in gruppo.
Ognuno affronta la sua gara personale: chi la corre in 7 ore, chi la cammina in 20 o più, chi li alterna sapientemente fra salite e discese, chi si fa dare l’ “aiutino” …ma non importa, perchè alla fine la tua sfida è solo con te stesso.
…E poi c’è il “ragazzetto cresciutello” di Caserta che parte per la sua 1^ volta armato solo del suo sogno, della sua volontà, dei suoi allenamenti e dei suoi calcoli …determinato ad affrontarla come ha sempre affrontato tutte le sue corse: senza cambi intermedi, senza cedere mai sotto l’andatura di corsa e sperando in un tempo di 13-14 ore …credendo ma non osando sperare in meglio.
E allora parti …affronti le salite, i tornanti, le discese …i tuoi piedi e le tue gambe registrano ogni chilometro e te lo sottolineano prepotentemente, mentre tu fai finta di non sentire, cercando di curare l’alimentazione sempre più insufficiente e scavando costantemente alla ricerca di carica emotiva.
E poi arrivi al traguardo …vedi la linea di arrivo, il crono che ti segna 12h 14′ e gridi …SI !
Un immenso GRAZIE a voi, ai miei compagni di corsa e un grande in BOCCA AL LUPO a tutti coloro che continueranno a tener viva questa grandiosa sfida.
Giovanni Seccia



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