CALLA SELVATICA ...VELENOSA! (#)



Questo è il periodo della sua maturazione e quindi è bene parlarne, perché la Calla Selvatica o Gigaro o Arum Italicum o anche Pan di Serpe si trova un po' ovunque nei sottoboschi del nostro Parco (ma anche in tutto il resto d'Italia e nelle Nazioni circostanti fino a 800 m.s.l.m., arrivando fino al Nord Africa e all'Asia temperata) ma, a dispetto della sua bellezza, è necessario sapere subito che essa è velenosa!

Si tratta di una magnifica pianta erbacea perenne, caratterizzata da rizomi tuberiformi sotterranei contenenti gemme dalle quali ogni anno si dipartono radici e fusti aerei.


Le sue foglie, grandi e lucide con venature biancastre, sono stupende e creano un autentico spettacolo nel sottobosco, ma la parte più caratteristica di questa pianta è costituita, tuttavia, dalle sue infiorescenze e dai successivi frutti.


L'infiorescenza della Calla Selvatica è infatti costituita da tanti piccoli fiori sessili organizzati in un lungo spadice giallo, sul quale trovano spazio in basso i fiori femminili ed in alto quelli maschili, separati da fiori sterili e terminati in alto da un glomerulo anch'esso sterile, mentre dalle varie sezioni fuoriescono estroflessioni setoliformi destinate ad attrarre gli insetti impollinatori.


Lo spadice è direttamente avvolto da una grande spata convoluta, di colore verde-biancastro, che ha lo scopo sia di proteggere il fiore sia di creare un microclima idoneo alla produzione di quel profumo che risulta tanto nauseabondo per l'uomo quanto gradito agli insetti.

La spata avvizzisce rapidamente quando l'infiorescenza inizia a dar spazio ai suoi frutti, composti da bacche organizzate nella forma di una pannocchia con colori che, a seconda della maturazione, variano dal bianco-avorio al verde al giallo, per approdare infine ad un magnifico rosso brillante.


ATTENZIONE: queste pannocchie rosse possono essere incredibilmente invitanti per i bambini ed è quindi bene sapere che tutta la pianta è velenosa, sia per ingestione che per semplice contatto, causando problemi che possono andare da semplici dermatiti, nel caso di contatto, fino alla morte, nel caso di ingestione in elevate quantità.
La Calla Selvatica viene persino chiamata Pan di Serpe, perché in passato la sua tossicità, unita all'ignoranza popolare, la facevano considerare un alimento dei Serpenti.

Il suo veleno tuttavia scompare con la cottura, cosicché in passato, in tempi di carestia, le popolazioni contadine erano solite consumare i suoi tuberi cotti.

Nella medicina popolare, inoltre, i suoi tuberi essiccati e polverizzati (similmente alla cottura, l'essiccazione elimina buona parte dei suoi principi tossici) sono utilizzati per combattere vermi intestinali e altri parassiti oppure contro i dolori reumatici.

In ogni caso, la Calla Selvatica rappresenta un magnifico spettacolo in tutte le stagioni, al punto da essere ricercata anche come pianta ornamentale per il giardinaggio.

Quindi buon Running e ...non mangiate mai bacche sconosciute! 😉


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