PALAZZO REALE (#)
Vanvitelli mise quindi in piedi un progetto grandioso, realizzando un Palazzo a pianta pressochè quadrata su un'area di 47.000 m2 (più di 4 campi da calcio!), largo 250 metri (1km di perimetro!) e alto circa 40 metri (più di un palazzo di 10 piani!), diviso in 4 enormi cortili e composto da 1200 stanze, riscaldate con più di 1000 fumarole e illuminate da più di 1700 finestre, grande per volume quasi 3 volte quel Buckingham Palace che nel suo ultimo "restiling" del 1826 si sarebbe visibilmente ispirato alla Reggia Vanvitelliana.
Il progetto di Vanvitelli è considerato l'ultimo grande progetto dello stile Barocco, ma la lunga durata dei lavori (dal 1752 al 1845, sebbene il Palazzo sia stato abitato già dal 1780 ed eletto a residenza di caccia dal 1767), dovuta in parte all'imponenza stessa della costruzione ma in buona parte anche alle difficoltà gestionali seguite alla partenza di Carlo III incoronato Re di Spagna, ha fatto sì che la sua costruzione attraversasse non solo tutto il periodo Barocco, ma anche quello Rococò per approdare al Neoclassicismo, che ben si sposava con la linea "pulita" della Reggia fino a quel momento realizzata e che decretò la definitiva abolizione dal progetto delle 4 torri angolari e della grande cupola centrale, al posto della quale se ne trova una minore.
Oltre ad un magnificente Scalone di accesso, alla grandiosa Sala del Trono e ai consueti ambienti per i Regnanti, servitù, nobiltà e ospiti, Vanvitelli è riuscito ad introdurre all'interno del suo Palazzo un'intera chiesa privata (la Cappella Palatina) ed un Teatro di grande avanguardia, inserito nel progetto in un secondo momento sul modello del Teatro San Carlo di Napoli.
Gli Appartamenti Reali vengono in particolare oggi distinti fra Appartamento Vecchio, abitato dai Reali fin dal 1700, e Appartamento Nuovo, i cui lavori furono completati nel 1800.
Un grande "cannocchiale" attraversa il Palazzo puntando perfettamente a Sud verso la Reggia di Napoli, che doveva essere raggiungibile attraverso il lungo Viale Carlo III, perfettamente rettilineo e costeggiato dai canali di raccolta delle acque della Reggia ombreggiati da doppie file di alberi, e a Nord verso la collina della Cascata di Diana da cui si origina la "via d'acqua" che attraversa l'intero Parco e che è alimentata dall'Acquedotto Carolino, costruito contemporaneamente al Palazzo.
Un 'opera maestosa sontuosamente valorizzata dagli arreddi, dagli stucchi e dagli affreschi che ne impreziosiscono gli interni.
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