CAFFE', CORSA e REGGIA... (@)


Molti Runners sono soliti gustare un caffè prima di una sessione di corsa, ma conosciamo veramente tutto quello che c'è da sapere su questa deliziosa bevanda?

Anzitutto il Caffè, dall'Arabo qahwa e dal Turco kahve ovvero "bevanda eccitante", è originario dell'Etiopia, dove nasce in foreste naturali su piccoli alberi in forma di bacche che, per quanto irregolari, restano ad oggi la miglior qualità di caffè in assoluto, la Coffea Arabica.


Secondo la leggenda, un pastore etiope, vedendo di notte le sue capre particolarmente attive dopo aver mangiato di giorno bacche di Caffè, decise di provare a ricavarne un infuso, tostando e macinando quelle stesse bacche.
Ebbe così inizio una storia che sarebbe arrivata fino ai giorni nostri, diffondendosi nella quotidianità di ogni parte del Globo.

La principale caratteristica del Caffè è la caffeina, alla quale sono legati molti effetti sull'organismo.
La caffeina incentiva infatti il consumo di grasso per la produzione di energia e, inoltre, ha un effetto stimolante sul sistema nervoso, riducendo il senso di fatica. Alcune ricerche suggeriscono anche che il Caffè migliori l'efficienza muscolare.

Questa bevanda è considerata comunque "doping" dall'Agenzia Mondiale Antidoping, se assunta in quantitativi superiori a circa 7 caffè.
In effetti, 2-3 caffè consentono un certo incremento della resistenza, con un prolungamento dello sforzo che risulta rilevante se si và oltre le dosi consentite, ma poco percepibile per dosi minime (1 caffè).
Bisogna comunque considerare che per gare fino a 10 km i grassi non sono pressoché utilizzati e quindi la caffeina non apporta grandi benefici, mentre per le Maratone e per le Mezze diventano importanti le controindicazioni della caffeina, quali tachicardia e tremori.
Il suggerimento è quindi quello di non eccedere mai, ma un caffè prima di una corsa non vi farà certo male ...soprattutto allo spirito!

Il percorso che il Caffè ha dovuto fare per arrivare alla nostra corsa è stato però tutt'altro che breve.
Dall'Etiopia, infatti, l'infuso di caffè ha dovuto raggiungere prima lo Yemen, dove abbiamo traccia della 1^ caffetteria intorno al XV secolo (insieme a leggende che lo volevano coltivato dagli Yeti), poi l'Arabia e il Medio Oriente, l'India, la Persia, la Turchia e il Nord Africa, per arrivare infine all'Europa.

Qui, la prima conoscenza botanica del Caffè arrivò con il tedesco Leonard Rauwolf nel 1591 (sebbene già nel 1585 l'Ambasciatore a Costantinopoli Gianfranesco Morosini avesse raccontato l'usanza del "caffè alla Turca"), ma il primo uso di Caffè proveniente dall'Oriente fù fatto Venezia (prima città in Europa) ancora nel XVI secolo, sebbene le prime botteghe di Caffè furono aperte solo nel 1645.


Bisogna dire che il Caffè era inizialmente considerato come la "bevanda del Diavolo" e fù solo grazie a Papa Clemente VIII che questa visione cambiò. Pressato infatti da coloro che lo volevano scomunicato, il Papa decise di provarlo e, intuendo l'impossibilità di contrastarlo, decise piuttosto di battezzarlo.

"Ebbene, questa bevanda di Satana
è talmente deliziosa che
sarebbe un peccato lasciare che
ne facciano uso esclusivamente agl'infedeli.
Imbroglieremo Satana battezzandola"

La diffusione del Caffè in Europa, tuttavia, viene fatta coincidere con la sconfitta dell'esercito Ottomano a Vienna nel 1683, con l'abbandono da parte degli sconfitti di una notevole quantità di caffè che giunse nelle mani di un polacco di nome Kolschizky vissuto in Turchia, il quale aprì una bottega in cui, dopo un infelice avvio con l'infuso tradizionale, si cominciò a servire una sorta di cappuccino a base di caffè, latte e miele che riscontró subito un grande successo.
Da lì la diffusione alle famose Caffetterie di Trieste, per arrivare solo nel 1884 al brevetto del Caffè Espresso come noi oggi lo conosciamo, da parte del torinese Angelo Moriondo.


Ma, intanto, il Caffè approdava anche al Sud Italia, nel Regno delle Due Sicilie, e -indovinate un po'!- la sua prima traccia storica è legata proprio alla Reggia di Caserta, come riporta la scrittrice britannica Lady Anne Miller, che nel 1771 partecipò ad un grande cerimonia dei Borbone in cui era stata allestita una sala apposita dove camerieri in giacca bianca servivano svariate bevande, fra cui appunto il Caffè (vedi anche QUEL PRIMO CAFFE' CON LA REGINA).


Una sorta di Bar, quindi, una prima Coffe House che anticipò di qualche decennio quelle che poi si sarebbero diffuse agli inizi dell'800 nella vicina Napoli, destinata a divenire la sua nuova patria.


CURIOSITA'

  • Secondo una ricerca, pare esistano almeno 34 varianti per ordinare un caffè
  • Bach dedicò al Caffè l'opera Kaffeekantate, rappresentata per la prima volta a Lispia nel 1734
  • In tempi più moderni, Pino Daniele ha dedicato al caffè il singolo 'Na tazzulella 'e cafè dall'album Terra mia del 1997


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