NARCISO (#)


Il suo nome deriva dal Greco "narkào" (trad. "stordisco"), che indica proprio l'effetto inebriante e prorompente della sua bellezza e del profumo di alcune fra le sue numerosissime varietà.
Originario dei prati e dei boschi soleggiati dell'Europa occidentale e dell'Africa mediterranea, abbonda nel nostro Parco in cui trova un habitat a lui perfettamente congeniale.


Secondo la leggenda tramandata da Ovidio, questo fiore sarebbe legato al mito Greco del giovane Narciso, figlio del Dio Fluviale Cefiso e della ninfa Liriope, il quale, punito dalla Dea Nemesi per la durezza del suo animo, si innamorò della sua stessa immagine riflessa nelle acque di uno stagno, lasciandosi poi morire per l'impossibilità di tale amore e quindi scomparendo, lasciando al suo posto solo un fiore di Narciso per le ninfe andate a recuperarne il corpo.


In effetti, nella nostra cultura il Narciso è simbolo di vanità, ma anche di autostima!
Inoltre, per gli antichi Romani esso simboleggiava l'Aldilà, mentre per i Celti era simbolo di purezza e nella cultura Ebraica è associato alla fertilità della donna. In Cina è simbolo di fortuna, in quanto la sua fioritura coincide con il Capodanno cinese, e in Giappone viene regalato in segno di rispetto.


ATTENZIONE: anche se il suo bulbo assomiglia ad una semplice cipolla, è in realtà estremamente velenoso se ingerito!
Proprio per le sostanze in esso contenute, tuttavia, il Narciso è ricco di proprietà curative: analgesiche, antispasmodiche, emetiche, anti-convulsive, febbrifughe e antipiretiche. È utilizzato persino per il trattamento di ascessi, mastiti e foruncoli.

Se lo incontrate, per lui vale la pena sospendere un attimo la corsa! 






Commenti

Post popolari in questo blog

FUNGO LANTERNA (Clathrus Ruber) (€)

CALLA SELVATICA ...VELENOSA! (#)

SCIAMI VERTICALI (€)