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Visualizzazione dei post da giugno, 2023

LA BAMBA - Ritchie Valens (=)

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Figlio di un commerciante di legname e di una operaia, Ritchie impara a suonare la chitarra giovanissimo ed entra a soli 16 anni nell'unico gruppo Rock di Pacoima (Los Angeles). Notato da un talent scout, viene travolto da una carriera fulminante. Al ritorno dalla sua prima tournée, incide il singolo Donna , sul cui lato B compare questo brano capace di trasmettere ancora una grande carica. Il destino però trama contro di lui e, poco dopo, il 3 Febbraio 1959 Ritchie muore in un incidente aereo all'età di soli 17 anni. Una triste sciagura in cui periranno anche Buddy Holly e The Big Bopper e che i media dell'epoca riporteranno come "The day the Music died", ricordato poi da artisti del calibro di Don McLean e Madonna nel brano American Pie. La Bamba gli guadagnerà l'immortalità artistica! RITCHIE VALENS - LA BAMBA SCOPRI altra PLAY LIST !

La PIZZA MARGHERITA ...delizia Reale (=)

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Le origini della Pizza in senso generale sono antichissime e, in forma di semplice " pane appiattito ", sembrano risalire addirittura agli Etruschi (se non anche al  Neolitico ), mentre il suo nome deriverebbe dal Latino Pinsa , participio passato di " pinsere ", ovvero " schiacciare ". Ma la Pizza nella sua forma attuale è decisamente un piatto che si è andato a sviluppare fin dall'antichità nella cucina tipica Napoletana (un trattato sui cibi comunemente consumati a Napoli del rinomato cuoco nobiliare  Vincenzo Corrado ne testimonia l'esistenza almeno dal 1725), tanto che fuori del territorio Napoletano questa pietanza era praticamente sconosciuta e con il termine Pizza si indicavano per lo più le  torte dolci . Volendoci però concentrare su quella particolare variante di Pizza oggi nota col nome di Pizza Margherita , è credenza comune che essa debba la sua creazione alla visita a Napoli nel 1889 di  Margherita di Savoia , Regina

RONDINE (%)

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E con la Primavera arriva lei, la Rondine! Correndo accanto alle vasche del Parco, è uno spettacolo vederle lanciarsi in volo radente sul pelo dell'acqua alla caccia di insetti. In effetti, la rondine è un insettivoro specializzato nella caccia aerea grazie ad un corpo leggero e snello dotato di ali lunghe e appuntite ed una coda profondamente biforcuta. Inconfondibile per il suo colore scuro tendente al nero con riflessi di un blu profondo sul dorso e bianco sul ventre (ma esistono vari tipi di Rondine che possono essere semplicemente chiare o striate sul ventre e magari tendenti al marrone sul dorso, come nel caso delle rondini di montagna), è dotata anche di una vista acutissima, tanto che in volo seleziona accuratamente le sue prede! Per quanto strano, la Rondine è un passeriforme, anche se le sue caratteristiche ne fanno un piccolo "caccia a reazione" con un'efficienza di volo più che doppia rispetto agli altri appartenenti a questa famig

...ed anche TRIFOLIUM INCARNATUM (%)

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Meno comune del Trifoglio Bianco e del  Trifoglio Rosso è il Trifolium Incarnatum ( Crimson in Inglese, ovvero "rosso sangue"), il cui nome sta a sottolineare il suo colore rosso vivo, a distinguerlo dal Trifoglio Rosso che, a dispetto del suo nome, tende invece più al violetto. Nativo dell'Europa mediterranea, anche se meno comune, è comunque presente allo stato selvatico in tutta Italia. Nel nostro Parco, io l'ho scovato attraversando in corsa i prati a Sud del Bosco Vecchio. Sempre appartenente alla Famiglia delle Leguminose, è anch'esso coltivato come erba da foraggio e per l'arricchimento di Azoto dei terreni dedicati a coltura, il chè lo ha reso oramai diffuso in tutto il mondo. La forma più affusolata dei suoi fiori, simili a piccole spighe, il loro colore acceso e la loro maggiore altezza (dai 20 ai 50 cm) che li fa spuntare dall'erba circostante rendono la presenza del Trifoglio Incarnato un vero spettacolo sul mare verde! 😊 SCOP

MARSIA (#)

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Correndo nel Bosco Vecchio, vicino alla Castelluccia, si incontra questo magnifico angolo di natura con una raffigurazione marmorea, però, non proprio allegra. La statua riproduce un motivo di età ellenistica, copiato anche in epoca romana e conservato al Louvre e ai Musei Capitolini. Si tratta del "sileno" Marsia, una divinità minore dei boschi che, impossessatasi di un flauto gettato da Atena, aveva peccato di presunzione raggiungendo una bravura tale da fargli sfida re Apollo in una gara musicale ...che perderà a seguito di un furbo stratagemma del Dio che, dopo aver chiuso in parità i primi incontri, lo sfiderà ad una gara contemporanea di musica e canto, impossibile per Marsia con il suo flauto. INDOVINELLO Nella raffigurazione MARSIA è legato in attesa della sua pena ...Quale sarà? 😉 SOLUZIONE A quell'epoca non si andava troppo per il sottile e sfidare una Divinità non era cosa da poco, per cui richiedeva una pena ben più che capitale ...richiedeva u

CORSA e RIPETUTE in SALITA (#)

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Ecco una altimetria del nostro Parco (ricavata da una dettagliata mappatura Google Earth ) per chi volesse organizzarsi delle ripetute in salita. Al lato destro di ciascun punto trovate la sua elevazione in metri rispetto al punto minimo, coincidente con il centro del Parterre, mentre le etichette indicano i punti principali e i tratti orizzontali la distanza in metri fra questi. Chiaramente la scala delle Ordinate è stata impostata maggiore di quella delle Ascisse per evidenziare le variazioni altimetriche. Personalmente, le ripetute in salita non sono un tipo di allenamento che pratico (tendo più semplicemente ad inserire le salite nel mio lungo misto, rendendolo un po' di tipo collinare) ma, per chi tiene a migliorare le proprie prestazioni, le ripetute in salita sono un elemento fondamentale per il potenziamento muscolare e cardiovascolare. Inutile dire che si tratta di un tipo di allenamento che sollecita molto muscoli, tendini, legamenti, cartilagini e cuore, quind

ZANZARA (#)

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Caldo, umidità e acqua abbondante trasformano il nostro Parco in un autentico Paradiso per la Zanzara , un insetto dalle abitudini prevalentemente notturne (ma non solo) il cui ronzio sibilante è solito accompagnare le nostre Estati. I Runners del Parco sanno bene che fermarsi anche solo qualche minuto nel sottobosco equivale ad un prelievo dell'AVIS! (pensate che una singola puntura può anche superare i 5 mg) Ma il termine Zanzara è un po' riduttivo, dato che questo termine indica una Famiglia di insetti, le Culicidae , appartenente all'Ordine dei Ditteri , la quale conta circa 3540 Specie, caratterizzate tutte da un apparato boccale per le Femmine capace di pungere e prelevare fluidi vitali, ricchi di proteine per la maturazione delle Uova. Le Zanzare, quindi, non sono esclusivamente dei "succhiasangue", caratteristica attribuita solo alle Femmine nel periodo riproduttivo. Ciò non tranquillizza più di tanto perché, insieme alla capacità di prelevare f

...ma anche TRIFOLIUM REPENS (%)

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Molto simile al  Trifolium Pratense e altrettanto comune è il Trifolium Repens o Trifoglio Bianco o Trifoglio Ladino o Trifoglio Rampicante, appartenente anch'esso alla famiglia delle Leguminose (o Fabaceae) e originario dell'Europa, Nord Africa e Asia Occidentale, ma oramai diffuso in tutto il mondo e particolarmente in Nord America e Nuova Zelanda. Nel Trifoglio Bianco è particolarmente evidente la conformazione delle foglie che ha dato il nome all'intera Specie del Trifolium. Anch'esso è estremamente adattabile (richiede solo una adeguata presenza d'acqua) ed è molto resistente al freddo, ma lo si può trovare al massimo fino a 2000 metri di quota. E anch'esso è i n grado di fissare l'Azoto in Ammonio per arricchire il terreno e rappresenta  un'ottima erba da foraggio per i bovini, cosicché  viene utilizzato nel  ciclo di rotazione delle colture. In Cucina, oltre a regalarci profumatissimi infusi, il Trifoglio Bianco è un ottimo ingredi

Girando un po'... - 14.07.2018 (=)

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Una giornata così... 😁 Tartaruga a cazzeggio.... La quiete di Venere... Girando intorno al lago... Tartarughina si abbronza... Scrutando fra Venere e Adone... ...e poi un po' di spinta! ;) Thanks Google!   SCOPRI altro RUNNING !  

Il BOSCO VECCHIO ...un luogo incantato (%)

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Il  Bosco Vecchio  rappresenta di certo la parte più antica del Parco della Reggia e, soprattutto, l'unica in cui il livello del terreno è rimasto quello originario, insieme a tutta la vegetazione che lo ricopre. Si tratta in effetti di un bosco appartenente in origine all'antica dimora degli  Acquaviva , il quale Vanvitelli ha voluto integrare immutato nel Parco della sua Reggia, riprendendo anche i resti della sua  Torre della Pernesta,  per trasformarli nell'attuale  Castelluccia ,  e preservandone anche tutte le antiche statue . Osservando i disegni originari del Parco, prodotti dallo stesso Vanvitelli, si nota come, per mantenere tale Bosco immutato con tutti i suoi vialetti, Vanvitelli lo abbia lasciato leggermente inclinato nel suo progetto rispetto alla direttrice principale della sua  Via d'Acqua , orientata esattamente secondo la direzione Nord-Sud e guida fondamentale per tutti gli altri viali del Parco. Riguardando oggi le immagini satellit

CALDO UMIDO, se lo conosci... (%)

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In questi giorni, soprattutto se siete Runner della nostra Reggia, avrete provato anche voi sia l'aumento delle temperature sia l'aumento del grado di umidità! In genere, quando c'è umidità le temperature non sono altissime ma, proprio per questo, il caldo umido può essere un avversario molto insidioso nella corsa ed è quindi bene conoscere a fondo i meccanismi che lo regolano. Per trattare la questione da un punto di vista fisico, è anzitutto importante chiarire una cosa: quando toccate un oggetto  (o vi trovate immersi in un elemento liquido o gassoso), la temperatura che percepite non è quella dell'oggetto ma la VOSTRA, o meglio, ciò che percepite è la variazione della vostra temperatura. Il corpo umano è infatti dotato, sia a livello epidermico che a livello interno, di termorecettori sensibili alle variazioni di temperatura (nonché di  nocicettori che producono sensazione di dolore quando la temperatura supera i 45 gradi). Ciò significa che percepiamo

CELATA NEL BOSCO (#)

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Passa quasi inosservata, nel Bosco Vecchio, posta su di una piccola collinetta fra la Grotta e la Castelluccia . Il tema in questa zona del Bosco dovrebbe essere la guerra, in linea con le esercitazioni militari della Castelluccia e le battaglie navali della Peschiera ...ma vi è un'area più ampia nel Bosco Vecchio intorno alla Castelluccia in cui si respira invece un'atmosfera decisamente più serena, alimentata dalla quiete della natura e dalle scene di vita domestica immortalate da statue che hanno origini più lontane di quelle della Reggia stessa, legate alla preesistente dimora degli Acquaviva, antichi Signori di Caserta. Sarà probabilmente questo contrasto fra guerra e pace, che esalta ancor più la sua aria trasognata, a rendere questa statua cosí affascinante ...di certo una di quelle che amo di più. Si tratta chiaramente di una figura femminile, ma c'è qualcosa nella sua aria che a me ricorda tanto il Peter Pan di Hyde Park a Londra ...tant'è che l'

GHIRO e MOSCARDINO (#)

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Il Ghiro ed il suo "fratellino minore" Moscardino (o Nocciolino ) sono diffusi un po' in tutta Europa e sono altri due abitanti del nostro magnifico Parco, anche se tutt'altro che facili da avvistare, date le loro abitudini prevalentemente notturne (l'unico che ho visto io era passato a miglior vita, forse caduto dagli alberi sfuggendo a qualche predatore). Ma, se li avvistate, sono facilmente riconoscibili per il loro colore, grigio per il G hiro e bruno-rossiccio per il Moscardino , entrambi con ventre chiaro, per i grandi occhioni, le orecchie pronunciate ma non grandissime e, soprattutto, la lunga e folta coda. Pur non essendo degli equilibristi come gli scoiattoli, da buoni arrampicatori, vivono prevalentemente sugli alberi dove nidificano in rifugi tondeggianti di foglie e muschio e dove si nutrono di frutta, bacche, noci e ghiande, integrando la loro dieta con qualche insetto. CURIOSITA' Così come dice il detto, il Ghiro è un

TRIFOLIUM PRATENSE (%)

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Il Trifolium Pratense o Trifoglio Rosso o Trifoglio Violetto è una pianta erbacea perenne, appartenente alla Famiglia delle Leguminose (o Fabaceae) e diffusissima dall'Europa alla Russia all'America. La si trova un po' ovunque, nelle zone incolte, nei campi, nei parchi, nei giardini ...quindi, indovinate un po', anche nel nostro Parco! 😊 Si tratta di una pianta estremamente adattabile, richiedendo solo una adeguata presenza d'acqua, e molto resistente anche al freddo, tant'è che la si può trovare fino a 2600 metri di quota. Una pianta fondamentale sia in Agricoltura che in Allevamento. Le sue radici sono infatti in grado di fissare l'Azoto in Ammonio che, disciolto nel suolo, è la principale fonte di Azoto per tutte le piante, fondamentale per la formazione delle proteine strutturali che costituiscono lo scheletro delle piante. Esso rappresenta inoltre per i bovini un'ottima erba da foraggio, che nei secoli passati veniva addirittura chiama

LAGO DEL TEMPIO ...e delle Ninfee (%)

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Esiste, più o meno al centro del Giardino Inglese , un Lago , collegato al Bagno di Venere da un ruscelletto e da una cascatella, immerso in un'atmosfera dolcissima e amena in tutte le stagioni dell'anno. Le Magnolie e gli Iris che lo circondano, insieme alle altre piante che fanno da contorno e alle Ninfee che popolano le sue acque, creano una cornice stupenda per le specie volatili e acquatiche che lo frequentano. E, in effetti, qui si è sviluppato un ecosistema molto particolare composto, oltre che dalle Anatre e dalle immancabili Carpe , anche da Folaghe , Rane e Rospi , Serpenti di Terra ( Biacco ) e d'Acqua ( Natrice Tassellata ) e da varie altre specie. Al centro del Lago si trova un piccolo romantico isolotto con 2 misteriose costruzioni ...uno scenario che rimanda molto la memoria all' Isola che non c'è di Peter Pan. La più grande di queste è un Tempietto realizzato su progetto di Carlo Vanvitelli (figlio di Luigi ) con colonne