Post

Visualizzazione dei post da ottobre, 2023

FUNGO DELL'INCHIOSTRO (=)

Immagine
Correndo nei viali del Bosco Vecchio , soprattutto in quelli sterrati e più nascosti, c'è un altro curioso incontro che potrebbe capitare, ed è quello con il meraviglioso Fungo dell'Inchiostro o Coprinus Picaceus , grande e particolarissimo con il suo meraviglioso cappello scuro maculato di placche bianche, residui del suo velo iniziale. Il Coprinus Picaceus è in effetti il più grande e più bel fungo del genere Coprinus e, prediligendo i boschi di latifoglie , trova un ambiente congeniale nel nostro Bosco Vecchio , dove la sua rapida crescita contribuisce ad alimentarne l'atmosfera magica. Le origini del suo nome scientifico sono molto curiose, infatti il termine Coprinus deriva dal Greco kòpros =sterco, ad indicare la predilezione di questa specie per terreni grassi e ben concimati, mentre il termine Picaceus non ha a che fare con Pikachu (come qualcuno potrebbe pensare) ma con la Pica Pica , ovvero la Gazza in Latino, ad indicare la similitudine cromati

La STANZA DA LAVORO di Maria Carolina (#)

Immagine
Con la Stanza da Lavoro si entra nella parte più intima degli ambienti frequentati dalla Regina Maria Carolina, una parte di ambienti personali complessivamente indicata come Appartamento della Regina  e composta, oltre che da questa sala, anche da altre 3 stanze del Gabinetto : il Gabinetto degli Stucchi , il Gabinetto per uso del Bagno ed il Gabinetto ad uso Ristretto . In tutti gli ambienti della Regina Maria Carolina domina un delizioso stile Rocaille di impronta francese (in sostanza, la varietà francese del Rococò), con pareti rivestite in preziosa seta gialla di San Leucio  e arricchite con grandi specchiere prodotte nella Real fabbrica di Castellammare , voluta da Carlo di Borbone con il coinvolgimento dei Maestri Veneziani, ma chiusa purtroppo nel 1748. Un luogo in cui, un po' come fra i libri della sua Biblioteca , la Regina amava probabilmente raccogliersi e sentirsi un po' più "a casa". Dalla volta, su cui sono affrescate le coppie mitologiche d

Elton John & Kiki Dee - Don't Go Breaking My Heart (=)

Immagine
Un brano che non avrei incluso nella nostra play-list se non lo avessi riscoperto una mattina presto alla radio, constatandone la grande carica nel rompere il silenzio di una città ancora immersa nel sonno . Il brano nasce nel 1976 come giocosa presa in giro della larga moda a duettare propria dell’epoca e, con le capacità di un artista come Elton alle spalle, diventa subito un successo …ma difficile dire se come parodia del genere in questione o come suo emblema. A quell’epoca Elton, all’anagrafe Reginald Kenneth Dwight, aveva già una carriera quasi decennale alle spalle e una vita piena di tribolazioni. Segnato profondamente dal pessimo rapporto con il padre, il suo legame con la musica nasce all’età di 3 anni a casa della nonna materna, dove inizia a far pratica di pianoforte, lo strumento che lo accompagnerà per tutta la vita. Quando la mamma lo sentirà suonare a orecchio per la prima volta, rimarrà senza parole e si convincerà a fargli proseguire gli studi musicali.

ESPIRAZIONE & POLLICE DENTRO (#)

Immagine
Ecco 2 consigli di carattere generale che mi furono dati anni fà da Bernd Matschiner, nazionale pallavolo Germania Est (ai tempi in cui ancora esisteva), maratoneta e ultra-maratoneta di tutto rispetto, ciclista e tri-atleta: RESPIRAZIONE : non preoccupatevi tanto di inspirare quanto di espirare , perché se i polmoni non sono vuoti l'inspirazione risulterà faticosa a scapito dei muscoli toracici e cmq inefficiente. FREDDO : se non avete guanti, le mani sono una delle principali aree di dispersione termica (anche per il loro elevato rapporto superficie/volume); per ridurre la dispersione, tenete pugni chiusi con pollice all'interno. BUON RUNNING! 😊   SCOPRI altro RUNNING !  

AIRONE CENERINO (#)

Immagine
Se ne sta lì, silenzioso e regale ...con un'aria che ha qualcosa di saggio e antico. Si tratta dell' Airone Cenerino . Il primo è comparso  una ventina d'anni fà, divenendo stanziale e facendo da apripista a tutti gli altri che negli ultimi anni hanno raggiunto il nostro Parco. Gira un po' dappertutto, ma la sua base è sulla Pagliara , ovvero l'isolotto centrale della Peschiera Grande . L'Airone Cenerino è originario delle zone temperate ma è diffuso in tutta Europa, Asia e Africa fino ai circoli polari, risultando per lo più stanziale e migrando solo per svernare dalle zone più fredde. In Italia la sua presenza è accertata dal Nord fin giù alle Marche ...ma questo esemplare deve essersi spinto in esplorazione ancora più a Sud, trovando nella nostra Reggia un habitat a lui perfettamente congeniale. Si nutre un po' di tutto ciò che si muove nell'acqua, da pesci a piccoli mammiferi e insetti, nidificando in colonie di Aironi misti (gar

ALLORO (#)

Immagine
L' Alloro o Laurus Nobilis è un'altra delle piante sempreverdi che contribuisce ad arricchire il bosco del nostro Parco, particolarmente il Bosco Vecchio , e a produrre quel caratteristico profumo che ci accompagna durante il nostro Running. L'Alloro è di fatto un albero che può raggiungere i 10 metri di altezza ed è diffuso un po' in tutte le coste del Mediterraneo Settentrionale, Italia inclusa, dove cresce spontaneamente nel Centro-Sud creando un particolare tipo di "macchia ad alloro" o " Lauretum ". Ma il suo ampio uso, comunque, ha fatto sì che oggi l'Alloro sia coltivato un po' ovunque. Si tratta di una pianta dioica (cioè con fiori solo maschili o solo femminili) che produce fiorellini bianchi da cui si originano piccole bacche nere monoseme. Nonostante la sua impollinazione sia prodotta dal vento e non da insetti, i fiori di Alloro a Marzo costituiscono una importante fonte alimentare per le Api. Il suo in

Appartamenti ...VECCHIO e NUOVO (=)

Immagine
Come si sà, la realizzazione della Reggia di Caserta con il suo Palazzo Reale ha richiesto molti anni, particolarmente per il completamento dei suoi interni, che ha attraversato 2 secoli di Storia. Così gli Appartamenti vengono distinti in un'ala 700esca, o Appartamento Vecchio , fra i cui ospiti più illustri si ricordano in particolare Ferdinando I di Borbone (poi  Ferdinando IV di Napoli ) e Maria Carolina d'Asburgo , ed un'ala 800esca, o Appartamento Nuovo , principalmente legata al periodo  Murattiano . La Guida al Palazzo realizzata nel 2018 dallo sponsor "Pasta Reggia", rende particolarmente chiara la distribuzione di questi 2 ambienti con tutte le rispettive sale di competenza. Qui di seguito, la sequenza delle Stanze a partire dal punto di ingresso con i link a quelle che abbiamo già trattato. Ala 700esca - Appartamento Vecchio Piano Terra    Teatro di Corte    Scalone Monumentale 1° Piano    Cappella Palatina    Sala della Prima

Correndo sotto la BOMBA D'ACQUA... - 18.08.2018 (#)

Immagine
Ricordando una favolosa pioggia di mezz'Estate... Era iniziato come uno di quei pomeriggi tranquilli, quello di oggi, uno di quei pomeriggi in cui la Città è priva di rumori, il caldo allenta un po' la presa e i gatti ti si piazzano tutt'intorno sul letto per un grandioso pisolino di gruppo. Tranquillo, almeno fino a quando non è cominciata a venire giù qualche goccia di pioggia ...e poi di più. Ero comunque risoluto a rimanere buono buono in casa per un piccolo riposino rigeneratore, ma la pioggia ha preso ad aumentare ancor più, fino a diventare un bel nubifragio e poi un'autentica BOMBA d'acqua! ...Come resistere?!! Scarpette in fretta e furia, giacca a vento (la trovo più pratica dell'antipioggia) e VIA! Appena fuori dalla porta, la radio mi passa gli U2 con Where the streets have no name ...goduria allo stato puro! L'entrata sotto la pioggia è come un tuffo in acqua e le strade sono così allagate che non c'è verso di aggirare le pozzangher

Simone Lino & The Boogie Machine - Crossroad (cover) (=)

Immagine
Casertano DOC, classe 1982, potete sentirlo suonare a concerti insieme a grandi artisti (i Them di Van Morrison, Jared Booty, Carvin Jones, Buddy Miles) o la sera nei locali affollati (dal Roxy Bar di Red Ronnie al MEI di Faenza ai locali di Caserta e Provincia), ma anche in mezzo alla strada per gli eventi più disparati, perché è lì che si trova la vera musica e, soprattutto, il vero Blues, quello sporco, quello del Delta. Un amore di infanzia, quello del Blues, a cui ritornerà dopo interessanti esperienze Reggae come chitarrista e produttore, fra cui quelle con il collettivo rap/reggae GhettoCampania (200.000 visualizzazioni youtube ed un tour in italia e all'estero) e con Marcello Coleman (cantante degli Almamegretta). Simone Lino è un vulcano di idee che affronta la vita in maniera piena, dalla musica alla coltivazione biologica al suo passato di pizzaiolo alla scuola per l'educazione dei cani (e dei loro padroni) agli svariati impegni sociali al sogno di una casa in

VIALE CARLO III (=)

Immagine
Molti podisti amano correre anche su Viale Carlo III, una parte integrante e importante del progetto di Vanvitelli, purtroppo tagliato via dalla sua Reggia "madre" ...con la quale meriterebbe di ricongiungersi con un percorso pedonale/ciclabile ben più snello. Un'opera della cui realizzazione Vanvitelli si interessó in prima persona e che, non compresa dai Casertani, veniva denigrata con l'epiteto di "Vialone", mandando l'Architetto Regale su tutte le furie.  Alcuni oggi fantasticano addirittura sulla sua originaria mira di navigabilità, per la quale però non esiste alcuna prova documentata, ma la cosa importante è comprenderne le origini e la storia. Di seguito, il link ad un interessante articolo di Nando Astarita. Buona lettura e buona corsa! 😊 Viale Carlo III

PETTIROSSO (#)

Immagine
Si tratta di un piccolo insettivoro, inconfondibile per il suo petto rosso che spicca sul pancino chiaro. È molto diffuso in Europa, ma si allarga in Asia Settentrionale d'Estate e in Nord Africa d'Inverno. Famoso per la sua spavalderia (il "pettirosso da combattimento" di De André), è un avvistamento abbastanza frequente nel Parco se si è attenti a scrutare il sottobosco. Ma guai a metterne 2 insieme, perché è tanto combattivo quanto territoriale! Come per il Cardellino, la leggenda vuole che il Pettirosso si sia macchiato il petto provando a rimuovere la corona di spine dalla testa di Gesù e, sempre come il Cardellino, anche il Pettirosso ha ispirato artisti di ogni genere. Chopin ne ha imitato il bellissimo canto nella "Grande polonaise brillànte”! PS: in Inglese si chiama Robin 😊 Pettirosso (video) Pettirosso (video2) SCOPRI altra FAUNA !

FIORDALISO ISPIDO (=)

Immagine
Il Fiordaliso Ispido o Selvatico , appartenente alla Famiglia delle Asteraceae e comprendente 5 Sottospecie, è una pianta erbacea perenne che fiorisce durante l'Estate, accompagnandola fino al suo finire, e i cui fiori, grazie al caldo prolungato, possono essere ancora sporadicamente ammirati nei prati del nostro Parco. Il suo nome scientifico Centaurea Aspera da un lato si riferisce al Centauro Chirone che, ferito ad un piede, secondo la Mitologia Greca sarebbe guarito proprio grazie ad un medicamento a base di Fiordaliso , dall'altro invece è dovuto al suo aspetto un po' " ispido ". Questo fiore, in effetti, visto da lontano non si presenta molto appariscente, essendo i suoi petali alquanto sottili, ma guardato da vicino mostra una struttura assolutamente sorprendente, costituita da una sorta di coroncina caratterizzata da una complessa architettura. I frutti generati dai suoi fiori sono delle specie di soffioni ( Acheni ), i cui elementi ( Pap

ACQUEDOTTO CAROLINO (#)

Immagine
Nel godere del magnifico spettacolo d'acqua che allieta l'intero Parco, occorre ricordare che i  38 km  di  Acquedotto , realizzati con una pendenza di soli  0,5 millimetri per metro  e con un salto intermedio di 19 metri per alimentare un  Mulino  ed una  Ferriera  (poi irrealizzata), hanno richiesto  16 anni  di duro lavoro, con la costruzione di ben  3 ponti  (per valicare le valli di  Moiano ,  Durazzano  e  Maddaloni ), i l più importante dei quali è rappresentato dai " Ponti della Valle " di  Maddaloni  (ponte più lungo del suo tempo e attuale patrimonio dell'Unesco),   e almeno  9 trafori , l'ultimo dei quali durato ben 3 anni ,  per portare l'acqua a sgorgare alle base del  Torrione  della  Reggia di Caserta.  Il tracciato dell'Acquedotto Carolino, che ha richiesto 2 anni di ricerche prima di individuare nelle Sorgenti del Fizzo ai piedi del Taburno acque adeguate allo scopo per purezza e portata e  che si snoda attraverso monti e colline

RUNNING Cascata (#)

Immagine
Questo è lo spettacolo che vi attende, se scegliete come opzione di vacanza un RUNNING WEEK-END alla Reggia di Caserta... 😊   SCOPRI altro RUNNING !  

GIARDINO ALL’ITALIANA ((#)

Immagine
Il Giardino all’Italiana , così detto per la sua organizzazione regolare e squadrata, si sviluppa per una lunghezza di 3 km su una superficie di circa 100 ettari. Si tratta di un’area certo considerevole, ma non moltissimo rispetto ad altre residenze reali europee, quale ad esempio la Reggia di Versailles. A dispetto della sua dimensione contenuta, tuttavia, il Verde del Parco e i suoi orizzonti collinari giocano con l’occhio del visitatore trasmettendo ovunque la sensazione di un territorio sconfinato. L’accesso al Giardino all'Italiana si apre su di un grande " Parterre ", costituito da un immenso prato di grande effetto scenico, adattamento del figlio Carlo di Vanvitelli, il quale, a causa delle difficoltà gestionali subentrate alla partenza di Carlo III intanto incoronato Re di Spagna, dovette rinunciare a svariate fontane previste dal padre in quest’area del Parco. Il Parterre che si estende dalla Reggia si chiude su 3 versanti: a Nord è

CORNACCHIA GRIGIA (#)

Immagine
...e certamente non potete non aver incontrato la Cornacchia Grigia ( Corvus Cornix ), che nel Parco abbonda un po' ovunque, a partire dal grande Parterre di ingresso. Cugina della Cornacchia Nera , è diffusa in Eurasia ed è considerata uno degli esseri più intelligenti del mondo animale; unica specie di uccello a giocare con i suoi simili. Mangia un po' di tutto e sà procurarsi cibo ovunque ...risultando quindi anche infestante per i raccolti. Ha imparato ad usare la gravità per rompere alimenti con guscio ed è solita fare scorta di cibo nei periodi di abbondanza per recuperarlo poi anche a distanza di lunghissimo tempo. Anche se la sua vicinanza all'uomo ha alimentato innumerevoli miti sul suo legame col mondo delle Streghe, la Cornacchia sembra essere in realtà un uccello molto "romantico" dato che è monogamo e che, una volta formata la coppia, questa resta unita per tutta la vita! SCOPRI altra FAUNA !

PHALLUS IMPUDICUS (#)

Immagine
Ebbene, si ...significa proprio quello che sembra! Ne " La montagna incantata " Thomas Mann faceva dire di lui al suo Dott. Krokowski: "... uno spugnolo nel cui nome latino ricorre l'aggettivo impudicus e la cui forma ricorda l'amore, l'odore invece la morte ." E, in effetti, il Phallus Impudicus spunta inizialmente con forma di ovulo per poi schiudersi e assumere la sua caratteristica forma "fallica", con una cappella spugnosa ricoperta di una gleba liquescente e maleodorante di cui sono però ghiotti gli insetti destinati al trasporto della sue spore, i quali la consumano completamente lasciandone la sommità come "cavernosa". E il Phallus può essere anche molto Impudicus, dato che la sua altezza può raggiungere anche i 30 centimetri!! Non è commestibile allo stadio maturo, ma alcune popolazioni nordiche lo consumano allo stadio di ovulo. Predilige le stagioni calde e piovose e terreni umidi di boschi misti e giardini

CAMERA DA LETTO di FERDINANDO (#)

Immagine
La camera da letto di Re Ferdinando I di Borbone, noto anche come Re Nasone (a voi scoprirne il motivo), si compone in effetti di 2 stanze: un' anticamera e la camera da letto vera e propria. L' anticamera presenta alle pareti una pregiata carta da parati francese, dipinta e lumeggiata in oro, mentre la volta è arricchita con decori alla pompeiana realizzati da Filippo Pascale. In essa sono presenti alcune sedute ed un comò su cui spicca un orologio a pendolo a forma di tempietto fabbricato in Francia verso l'inizio del XIX secolo. La camera da letto ospita, sopra al letto stesso, una Allegoria per la morte di due figli di Ferdinando I di Borbone , dipinta da Pompeo Batoni e raffigurante la figlia Marianna (uccisa dal vaiolo all'età di soli 4 anni) che raggiunge in cielo il fratello Carlo Tito Francesco (vittima anch'egli del vaiolo all'età di 3 anni). Ma questa camera è anche ricordata come il luogo in cui, il 22 Maggio 1859, morì Re Ferdinand