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Visualizzazione dei post da aprile, 2023

RUNNING fra Cedro e Camelie - 29.12.2022

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Una breve passeggiata in una piccola parte del Giardino Inglese ricca di Storia... 😊 fra Cedro e Camelie (video)   SCOPRI   altro   RUNNING   !  

La CAMPANULA (=)

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Fra le tante specie selvatiche che popolano il nostro Parco, una in particolare occupa per me un posto di assoluto rilievo: la Campanula . Un piccolo fiorellino, assolutamente semplice eppure incredibilmente affascinante. Il suo nome deriva ovviamente dalla sua caratteristica forma a "campana" che lega fra di loro le centinaia di specie annuali, bienni e perenni (250 spontanee solo in Italia ) diffuse a partire dal bacino Mediterraneo in tutta  Europa , Africa , Asia e Messico , con colori che variano dal bianco al viola, al celeste, rosa, lilla, giallo, altezze da pochi centimetri finanche a 2 metri e fiori distribuiti singolarmente o raggruppati in deliziosi agglomerati o spighe. Campanula Glomerata La varietà che popola il nostro Parco, e che potete trovare soprattutto nella zona più a Sud del Bosco Vecchio , è la Campanula Selvatica ( Camapanula Trachelium ), semplice e meravigliosa nel suo bianco candido, dolcemente reclinata verso il terreno (foto di test

SERRA BORBONICA (#)

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Realizzata in stile neoclassico e intervallata da colonne doriche con ampie vetrate su facciata e tetto sorrette da una struttura in ferro, è situata in un incantevole angolo del Giardino Inglese, realizzato a partire dal 1785. Contiene due magnifici esemplari di alb eri dal tronco spinoso con stupendi fiori e frutti filamentosi. Credo si tratti della Ceiba Speciosa (anche se non sono riuscito a trovare una qualche indicazione scritta a conferma), originariamente nota come Chorisia Speciosa e introdotta dal Brasile per la prima volta verso la fine del XIX secolo all'Orto Botanico di Palermo. Meravigliosa pianta ornamentale e funzionale, dotata di un legno tenero da usare al posto del sughero o per botti leggere, con frutti commestibili allo stadio di seme (da cui si ricava anche un olio vegetale) e utili per imbottiture allo stadio maturo. Per quanto  queste piante siano  successive all'epoca Borbonica, l'esistenza di questa maestosa Serra e delle altre

ARAUCARIA Australiana CUNNINGHAMII (%)

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Vi è poi un altro tipo di Araucaria Australiana, ovvero l' Araucaria Cunninghamii , diffusa nelle foreste tropicali e sub tropicali dell' Australia Orientale e della  Nuova Guinea fino a 2700 metri di quota, che deve il suo nome al botanico-esploratore inglese Allan Cunnigham. Si tratta di un maestoso albero sempreverde alto fino a 50-70 metri a profilo pressochè conico ed un caratteristico aspetto a "ciuffi", con tronco eretto e largo fino ad 1,5 metri di diametro, con profondi solchi orizzontali di schiacciamento simili a quelli della Araucaria Bidwillii . Le sue foglie presentano un forte dimorfismo di forma, dimensione e colore fra gli esemplari giovani e quelli adulti, passando da aghiformi di colore verde lucido a ovate o triangolari con vertice appuntito o arrotondato di colore verde opaco, incurvandosi poi con il procedere dell'invecchiamento. Coni Maschili La stessa pianta produce Coni  (o Pigne ) maschili nella parte inferiore e femmini

PERCHÉ VISITARE la Reggia di Caserta?... (%)

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Oggi non voglio parlare in dettaglio di uno specifico elemento del nostro Monumento, voglio invece soffermarmi un po' sull'aspetto "motivazionale": perché visitare la Reggia di Caserta ? Probabilmente perché è impossibile trovare un motivo per non farlo. La Reggia di Caserta nasce, per mano di Luigi Vanvitelli e volontà di Re Carlo III di Borbone , come trionfo dell'arte Barocca , virato poi in corso d'opera verso il più lungimirante esempio di architettura  Neoclassica . E, con la parola "trionfo", intendo che non troverete al Mondo alcuna Reggia in grado di competere con quella di Caserta per Ingegneria , Architettura ed Arte disseminata al suo interno. Grande 3 volte quel Buckingham Palace che si è palesemente ispirato a lei nel suo ultimo "restyling" del 1826, la Reggia di Caserta rappresenta la più grande costruzione reale mai realizzata, seguita al tempo con grande attenzione e sbigottimento dagli occhi di t

6 REGOLE per l' ABBEVERAGGIO (%)

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Ci sono alcune cose da considerare quando si corre con il caldo. Anzitutto, bisogna tener presente che la superficie corpeorea è pari a circa 2 mq e che un velo di 1mm di liquido su tutto il corpo corrisponde a 2 dmq di liquido, ovvero 2 litri! Questo fà capire quanto possa essere elevata la portata di sudore (in grado di arrivare anche a 3 l/h) e quanto deleteri possano essere gli effetti di un "colpo di calore". Inoltre, bisogna considerare che il corpo reagisce all'introduzione di bevande troppo fredde producendo calore per ristabilire la temperatura corporea interna, ma il calore prodotto non riscalda solo il liquido ghiacciato bensì tutto il corpo, producendo  surriscaldamento con conseguente ondata di sudorazione (per non parlare del rischio di congestione). La sudorazione, infine, oltre a causare disidratazione e possibili crampi (e, nel peggiore dei casi, addensando il sangue a carico del sistema cardiocircolatorio), porta con sé anche molti sali minera

TEMPIETTO CIRCOLARE (#)

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Una delle tappe del percorso iniziatico della Massoneria voluto dalla Regina Maria Carolina  all'interno del Giardino Inglese. Si tratta di un piccolo Tempietto pagano celato nel bosco del Labirinto , così detto per il suo progetto originario, anch'esso in linea con la concezione massonica della scoperta e della protezione del Sapere. Il suo interno è decorato alla sommità con riproduzioni di teschi animali, mentre al suo centro è posto un altare per i sacrifici propiziatori. Un luogo, quindi, destinato in origine ad un utilizzo ben poco allegro, ma  oggi invece particolarmente ameno e gradevole ...anche per il RUNNING! 😊 SCOPRI altra ARCHITETTURA !

Piccole Tartarughe crescono... (=)

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E, con la Primavera, ritornano a fare la loro comparsa le Tartarughe ...e i loro piccoli! Difficile dire se questo simpaticissimo piccolo esemplare di Trachemys Orecchie Gialle sia nato nel Parco (in questo caso nel Giardino Inglese) o sia stato piuttosto portato qui da qualcuno. In ogni caso, sembra aver trovato decisamente il posto che fà per lei. Come già avvisato comunque nel precedente articolo sulla  Tartaruga , ricordate che la Trachemys è una specie estremamente invasiva e che bisogna evitare di immetterla in ecosistemi delicati come questo. Detto ciò ...buona vita piccolina! 😁 SCOPRI altra FAUNA !

DENTE DI LEONE o Tarassaco (%)

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...o Cicoria Asinina o Soffione o tanti altri nomi. Quello scientifico "Taraxacum Officinale" (dal Persiano antico Talkh Chakok = "erba amara") lascia intendere tutte le sue molteplici virtù, note fin dall'antichità. In effetti, il Tarassaco è tanto comune (tantissimo nel nostro Parco) quanto prezioso e le sue proprietà lo rendono utilizzatissimo sia in Medicina, sia in Cucina e persino in Apicoltura. Dal Tarassaco si ricava infatti un ottimo miele monofloreale a cristallizzazione veloce. In Medicina è usato come epatico, biliare, antireumatico spasmolitico, anaflogistico, diuretico, antidiscratico, lassativo. Ma è anche ricchissimo di vitamina C e A, contenuto per il quale sono studiati anche suoi possibili effetti antitumorali. In Cucina, invece, foglie e petali sono usati per preparare ottime insalate (tradizionale in Piemonte a Pasquetta con le uova sode), mentre i boccioli possono essere preparati sott'olio o sott'aceto al
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Non ci siamo ancora del tutto lasciati alle spalle la pandemia che già siamo attanagliati da guerre, cambiamenti climatici e rivoluzioni di Artificial Intelligence che, se non oortunamente gestite, potranno solo tradursi in  conseguenze più che gravi.  Eppure, se c'è una cosa che la Pasqua ci insegna, questa è proprio che la Vita va comunque sempre avanti. Si raccolgono le forze, ci si rialza e si prosegue fisicamente ed emotivamente. Auguro a tutti voi di trovare sempre questa Energia e di condividerla con i vostri cari.  Io celebrerò questo giorno e la Vita con una buona corsa... e la auguro anche a voi. BUONA PASQUA e Buon Running a tutti!!!   😊 AUGURI   da   RUNNING  ! 

La VERA CASA di VANVITELLI (#)

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E' proprio il caso di parlarne... A valle di una lunga battaglia promossa dallo storico Nando Astarita e supportata da tutti gli amanti della Reggia di Caserta (noi inclusi!), l' 8 Aprile 2019 venne finalmente annunciata dallo stesso Astarita la revisione della corretta locazione dell'abitazione a Caserta dell'illustre Architetto .   Luigi Vanvitelli, infatti, giunto a Caserta nella seconda metà del 1751, dopo un primo breve periodo passato presso l'Intendenza del Palazzo al Boschetto , si trasferì in affitto in una piccola ma carinissima abitazione, posizionata giusto di fianco alla Chiesetta di Sant'Elena in via Mazzocchi  (nella zona ancora attualmente nota come Santella ) e, stando alle cartine dell'epoca, piacevolmente affacciata verso l'attuale  Flora (non esistendo ancora le abitazioni che sarebbero state successivamente realizzate a ridosso di quest'ultima). Fino ad allora, la corretta individuazione della casa di Vanvite