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Visualizzazione dei post con l'etichetta REGGIA CASERTA PARCO

BAGNO DI VENERE e CRIPTOPORTICO (&)

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Entrando nel Bagno di Venere, si accede ad un ambiente surreale, volutamente ispirato agli antri della Sibilla Cumana e avanti di secoli rispetto a tante ambientazioni speleologiche dei moderni film d'azione o di videogiochi come Tomb Raider. Abilmente nascosto dalla fitta vegetazione che lo avvolge e dalla sua infossatura (appositamente creata) rispetto all'ambiente circostante, il Bagno è raggiungibile unicamente attraverso stretti cunicoli che svelano la sua meraviglia soltanto alla fine (video) . La luce che filtra attraverso il fogliame di  Allori ,  Lecci ed esemplari monumentali di  Taxus Baccata illumina le trasparenti acque di un piccolo lago nelle quali una incantevole Venere, realizzata in marmo di Carrara da Tommaso Solari, è rappresentata nell'atto di bagnarsi. Addentrandosi in questa misteriosa piccola valle incantata, accompagnati dal rumore delle cascatelle che alimentano il suo lago, lungo le pareti rocciose che la cingono si s...

Fontana di VENERE e ADONE (&)

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Procedendo verso la maestosità della Cascata, cresce la vivacità delle Fontane, che per quella di Venere e Adone si manifesta in una scena di spruzzi d’acqua sgorgante e di Ninfe, Amorini, cani da caccia e colombi che orbitano tutti intorno ai due amanti, oggetto dell’imminente tragedia. Un magnifico gruppo scultoreo in marmo di carrara, opera di Gaetano Salomone, in cui Venere, guidata dal suo intuito, cerca di dissuadere Adone dalla sua battuta di caccia, mentre questi, ignaro, si avvia al suo destino. Poco avanti Marte, trasformatosi secondo la leggenda in cinghiale e mosso dalla sua gelosia per Venere, ordisce la funesta trama contro i due amanti. Un mito in cui la morte di Adone al culmine della sua bellezza richiama il ciclo della Natura , che esplode in Primavera per sfiorire rapidamente in Autunno. Come ci tramanda Ovidio, dal sangue di Adone si originerà il bellissimo fiore rosso dell’ Anemone , mentre secondo il poeta latino Ausonio e lo scrittore del Regno di...

FONTANA di CERERE (&)

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Proseguendo nella corsa in salita, l'occhio del Runner è rapito dal dolce incanto di questa composizione, incorniciata dal verde del Parco e dai Colli Tifatini retrostanti. Realizzata da Gaetano Salomone e intitolata a Cerere, la Fontana rappresenta appunto la Dea della Fertilità dei campi in una scena festosa di ninfe Nereidi, amorini, tritoni e delfini stilizzati. Ai due lati di Cerere, recante in mano il medaglione della Trinacria (simbolo della Sicilia, riferito ai 3 promontori dei suoi vertici), siedono le raffigurazioni divine dei due Fiumi siciliani Anapo (ex Alfeo) e Arethusa, quest'ultimo derivato dalla trasformazione della ninfa Diana per sfuggire all'amore di Alfeo, trasformatosi in fiume a sua volta. La Fontana, che un tempo vedeva il capo di Cerere adornato di spighe di grano e le Nereidi con in mano spighe di bronzo, era anche nota come era anche nota come "zampilliera" per un gioco di spruzzi ai suoi lati che potevano essere azionati ad un ...

APERIA (&)

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Situata nella parte più alta del Giardino Inglese, con 3 accessi frontali ed una spettacolare struttura ad emiciclo meravigliosamente incastonata nella vegetazione collinare, l'Aperia deve il suo nome all'uso a cui Vanvitelli scelse di destinarla, ovvero l'allevamento delle Api. Una meravigliosa statua di Cerere di epoca romana, realizzata con marmo bianco e marmo bigio e proveniente dalla collezione Farnese (anche se testa e braccia furono riprodotte in epoca successiva a Vanvitelli, che l'aveva procurata nel 1761, peraltro in posa leggermente diversa da altre sue simili, come quella conservata al museo archeologico di Antalya in Turchia), veglia dal centro dell'emiciclo su questo piccolo paradiso.  In origine, tuttavia, la struttura era nata con ben altro scopo. Si trattava infatti di un enorme serbatoio per l'accumulo di acqua piovana destinata a garantire una mandata alternativa a quella dell'Acquedotto Carolino in caso di problemi di qualsiasi ...

Quel Ponte sul Fiume FAENZA (&)

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La costruzione dell'Acquedotto Carolino che per 38 km conduce le limpide acque delle Sorgenti del Fizzo dalle pendici del Monte Taburno fino ai monti di Caserta, arricchendosi lungo il suo percorso di sempre nuove immissioni, fù un lavoro lungo ed estenuante che per 16 anni vide operai lavorare intensamente alla realizzazione di scavi, trafori e ponti (di cui i Ponti della Valle sono solo l'opera più visibile) attraverso territori composti per lo più di dura roccia. Una fatica enorme di cui lo stesso Vanvitelli ci ha lasciato numerose tracce scritte: " L’acqua Felice, in tempo di Sisto V, fu condottata in Roma in 28 mesi, ma si attaccò foco per tutta l’estenzione; io non lo posso fare, per ragione dell’assegnamento regolare che il Re à fatto. Io devo caminare sempre per monti di pietra e soltanto per ora ne traverso uno di tufo; la strada è più lunga e devo traversarne uno vicino coperto tutto di pietra viva; la cosa si dice con facilità, ma è molto difficile nell...

LAGO DEL TEMPIO ...e delle Ninfee (€)

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Esiste, più o meno al centro del Giardino Inglese , un Lago , collegato al Bagno di Venere da un ruscelletto e da una cascatella, immerso in un'atmosfera dolcissima e amena in tutte le stagioni dell'anno. Le Magnolie e gli Iris che lo circondano, insieme alle altre piante che fanno da contorno e alle Ninfee che popolano le sue acque, creano una cornice stupenda per le specie volatili e acquatiche che lo frequentano. E, in effetti, qui si è sviluppato un ecosistema molto particolare composto, oltre che dalle Anatre e dalle immancabili Carpe , anche da Folaghe , Rane e Rospi , Serpenti di Terra ( Biacco ) e d'Acqua ( Natrice Tassellata ) e da varie altre specie. Al centro del Lago si trova un piccolo romantico isolotto con 2 misteriose costruzioni ...uno scenario che rimanda molto la memoria all' Isola che non c'è di Peter Pan. La più grande di queste è un Tempietto realizzato su progetto di Carlo Vanvitelli (figlio di Luigi ) con...

Un piccolo ANGELO sulla Reggia... (@)

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Il Bosco Vecchio è un luogo tutto magico, ma alcuni suoi punti sono autentici centri di energia, piccoli portali sul mondo nascosto della Fantasia. Uno di questi è certo questa deliziosa Fontanina , piacevolmente immersa in un ameno largo del Bosco in cui convergono sentieri che portano ad altrettanti suoi luoghi di interesse: la Grotta con i suoi secolari "guardiani" la collinetta con la statua della mia meravigliosa " Peter " la statua di Marsia , seguita dalla Castelluccia La Fontanina  potrebbe essere stata realizzata durante i lavori di costruzione della Reggia che, attraverso l' Acquedotto Carolino , hanno portato in questi luoghi quella preziosa Acqua che ne ha profondamente trasformato l'ambientazione, ma è difficile stabilirlo con certezza in quanto un piccolo impianto idrico era già presente nel pre-esistente giardino degli  Acquaviva , antichi Signori di Caserta, su cui il Parco della Reggia è stato in...

La GROTTA... (€)

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Esiste poi, nell'incanto del  Bosco Vecchio , il luogo più antico e selvatico del Parco, una Grotta ... Una Grotta che, per quanto di naturale abbia ben poco, a parte la sua magnifica fusione con la Natura, si sposa perfettamente con l'aria magica di questi luoghi e con i giochi e le battaglie che i piccoli nobili del tempo avranno qui certamente inscenato. Il luogo è circondato da vialetti che conducono ai suoi 3 accessi, ma il suo ingresso principale è quello frontale, sorvegliato fino a poco tempo fà da 2 magnifici Lecci secolari di cui oggi ne sopravvive 1 che domina il viale su cui si incammina chi proviene dalla Castelluccia , costeggiando la statua di Marsia e la Fontanina dell'Angioletto . Si tratta certo di una costruzione artificiale, ma estremamente ben congegnata, formando essa stessa una piccola collinetta su cui cresce una ricca vegetazione fatta di alberi e arbusti che assicurano la continuità del bosco, offrendo al tempo stesso un punto...

TEMPIETTO CIRCOLARE (&)

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Una delle tappe del percorso iniziatico della Massoneria voluto dalla Regina Maria Carolina  all'interno del Giardino Inglese. Si tratta di un piccolo Tempietto pagano celato nel bosco del Labirinto , così detto per il suo progetto originario, anch'esso in linea con la concezione massonica della scoperta e della protezione del Sapere. Il suo interno è decorato alla sommità con riproduzioni di teschi animali, mentre al suo centro è posto un altare per i sacrifici propiziatori. Un luogo, quindi, destinato in origine ad un utilizzo ben poco allegro, ma  oggi invece particolarmente ameno e gradevole ...anche per il RUNNING! 😊 SCOPRI altra ARCHITETTURA !

Il BOSCO VECCHIO ...un luogo incantato (€)

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Il  Bosco Vecchio  rappresenta di certo la parte più antica del Parco della Reggia e, soprattutto, l'unica in cui il livello del terreno è rimasto quello originario, insieme a tutta la vegetazione che lo ricopre. Si tratta in effetti di un bosco appartenente in origine all'antica dimora degli  Acquaviva , il quale Vanvitelli ha voluto integrare immutato nel Parco della sua Reggia, riprendendo anche i resti della sua  Torre della Pernesta,  per trasformarli nell'attuale  Castelluccia ,  e preservandone anche tutte le antiche statue . Osservando i disegni originari del Parco, prodotti dallo stesso Vanvitelli, si nota come, per mantenere tale Bosco immutato con tutti i suoi vialetti, Vanvitelli lo abbia lasciato leggermente inclinato nel suo progetto rispetto alla direttrice principale della sua  Via d'Acqua , orientata esattamente secondo la direzione Nord-Sud e guida fondamentale per tutti gli altri viali del Parco....