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Visualizzazione dei post da agosto, 2024

FERRAGOSTO 2018 ...& biking & walking... (#)

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FERRAGOSTO ...una giornata  d alle  origini  importanti,  per chi è rimasto a Caserta stupenda per pedalare e passeggiare nel Parco, godendo della rilassante frescura. Una giornata per ammirare piante e fiori... Fiordaliso Micro bouquet? Cicoria Selvatica Ginestrino   Mentuccia selvatica Anice verde ...per osservare la Natura... Bombo vs Trifoglio Campestre  (video) Bombo vs Ginestrino  (video) Carpe "squalo"!  (video) ...e per aprire portali verso Mondi sconosciuti! 😉 Portale sottomarino nelle "Lenticchie d'Acqua"  (video)   SCOPRI altro RUNNING !  

PARROCCHETTO DAL COLLARE (€)

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Originario dell'India, ha stabilito svariate colonie un po' in tutta Italia. Da tempo una di queste colonie si è stabilita anche nel Parco della Reggia, dove si riesce ad incrociare soprattutto fra Giardino Inglese e Pineta. Anche in questo caso, la sua permanenza è favorita sia dall'abbondanza di cibo, sia dai grandi alberi che offrono abbondanti cavità naturali o abbandonate da Picchi, in cui il Parrocchetto nidifica. Tende a stare spesso in gruppetti, formando piccole squadriglie che sfrecciano in cielo, esibendo le loro lughe code. Un'avvistamento assolutamente avvincente durante il Running nel Parco!  😊 SCOPRI altra FAUNA !

SAMBUCO (%)

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(contribution by Pio Forlani on 6.5.2019) Si tratta di un genere di pianta che conta circa 12 specie presenti in forma di arbusti o piccoli alberelli e caratterizzate da rami con midollo molto grosso e leggero, adornate da piccoli fiorellini bianchi disposti a ombrello che danno origine a bacche nero-violacee ( S. nigra ) o rosse ( S. racemosa ). Nel Parco della nostra Reggia, si trova abbondante nei dintorni della Peschiera Grande , ma in effetti si tratta di una pianta molto diffusa (e, spesso, sottovalutata) nel territorio Casertano, come ci racconta il nostro amico Pio Forlani. "Troviamo il Sambuco, questa antichissima pianta europea dalle proprietà curative, lungo molte delle vie e delle cupe che attraversano i Colli Tifatini e, solo perché a me più familiari, i prati del Mezzano. Nessuna meraviglia, quindi, al cospetto del sambuco spontaneo del Feudo di San Martino che ci delizia ogni anno con la sua fioritura di piccolissime stelle che compongono macchie bianc...

Fuori percorso... - 14.08.2019 (%)

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  Ci sono giorni in cui, poi, davvero vale la pena sospendere un attimo la corsa e deviare dal percorso abituale, per allungare anche solo di qualche metro verso angoli che, da lontano, non è possibile apprezzare abbastanza. Come la Fontana Dei Delfini che, vi assicuro, da vicino è un altra cosa! Potete guardarla dalla strada o dall'alto (già meglio), ma ammirarla dalla passeggiata posta subito sotto i Delfini (purtroppo nella grotta non si può entrare), con l'acqua che si frange sui suoi scogli artificiali, è in grado di regalare una sensazione di vitalità e freschezza come poche altre. Fontana dei Delfini Non a caso, Re Ferdinando se ne innamorò letteralmente... BUON RUNNING!   SCOPRI altro RUNNING !  

PARCO nella NEVE (#)

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27 Febbraio 2018 ...una piacevole nevicata ha imbiancato la nostra Reggia! 😊 Parco nella Neve  (video)   SCOPRI altro RUNNING !  

La PINETA (#)

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  La Pineta, subito sulla destra appena entrati nel Giardino (vedi Ubicazione), è l'unica area della parte iniziale del Parco nella quale sia stata realizzata almeno una delle Fontane originariamente previste da Vanvitelli, con l'aggiunta persino di altre 2 fontanine di dimensioni minori. L'introduzione del Pino Marittimo in questa zona è probabilmente dovuta ad un adattamento del figlio Carlo Vanvitelli, succeduto al padre Luigi nel completamento dell'Opera. Si tratta di un area con un'atmosfera molto particolare e caratterizzata da un microclima che, particolarmente in Estate, risulta estremamente gradevole ...ancor più per chi pratica il running! I grandi Pini Marittimi, alti fino a 30 metri,formano infatti una specie di "ombrello" che protegge l'intera area dai raggi solari, rimanendo però abbastanza sollevati dalla vegetazione di contorno da consentire l'evacuazione dell'aria calda verso l'alto (peraltro già agevo...

ACETOSELLA GIALLA (%)

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Ci sono piante e fiori che non sono semplici punti di colore nel mare verde. L' Acetosella Gialla , o  Oxalis Pes-Caprae , è una di queste e, probabilmente, per molti di voi essa si accompagna a tanti ricordi di infanzia, quando, giocando nei prati, capitava di incontrarla e ciucciarne un po' per rifrescare almeno la bocca nelle calde giornate estive. Il nome Acetosella è in effetti tutt'altro che causale, dato che esso deriva proprio dal suo sapore un po' acidulo o asprognolo , legato ad una forte presenza di Vitamina C, il quale consente una piacevole azione rinfrescante. Il significato di Gialla è altresì evidente, ma l' Acetosella Gialla è solo una di tante varietà di Acetosella appartenenti alla Famiglia delle Oxilidaceae. La sua cugina Oxalis Acetosella , o Acetosella dei Boschi , è usata in Erboristeria in forma di decotti depuranti, diuretici, decongestionanti e febbrifughi, oppure masticata per la disinfezione del cavo orale. Ma è util...

ARIA CONDIZIONATA (#)

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Bisogna considerare che all'epoca dei Borbone non esistevano ancora i condizionatori e l'utilizzo di abiti non proprio leggeri rendeva le zone fresche una meta particolarmente ambita nella calura estiva. A tale scopo Vanvitelli ha attrezzato le sue Fontane dei Delfini e di Eolo con gallerie che, correndo dietro l'acqua scrosciante, vengono da questa rinfrescate (nella fontana di Eolo, in particolare, lo specchio d'acqua della vasca si spinge dentro la galleria stessa, contribuendo ad aumentarne il refrigerio). La stessa conformazione della Cascata di Diana contribuisce a rinfrescare l'aria contenuta fra i suoi argini verdi e a farla scivolare verso il bordo della vasca sottostante, aiutata anche dall'azione di trascinamento dell'acqua stessa. Nel Giardino Inglese, infine, l'incavo che si scorge nella roccia dietro la Cascatella lascerebbe presupporre che la struttura artificiale del Giardino stesso abbia consentito la realizzazione ...

La FORSESTA DI BAMBU'... (=)

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Ebbene si, perché l'unico modo per riprodurre la sensazione che si può provare nell'attraversare una foresta di Bambù è ...ricreare una foresta di Bambù . Ed esiste un luogo nel Parco della Reggia di Caserta dove questo è stato fatto, creando appunto una piccola foresta di Bambù , proprio accanto al Lago Del Tempio all'interno del Giardino Inglese . Pur non essendo grandissima, il colpo d'occhio alla vista di questi altissimi fusti rettilinei e slanciati è assolutamente notevole e, portandocisi all'interno, è facile dimenticarne i confini e sentirsi per un istante trasportati nel lontano Oriente, come nella  Foresta di Bambù di Arashiyama in Giappone . La maggior parte delle specie di Bambù (le sue varietà sono circa 800!) sono infatti originarie dell' Asia  ...ma anche America ,  Africa e Oceania . In effetti, il Bambù è diffuso in un'ampia fascia distribuita in tutto il Mondo intorno all'equatore, fino ai 3000 metri di quota ( ...

Il SALUTO del RUNNER (€)

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Saluto del podista ...SI o NO? Esistono diverse scuole di pensiero e tanti diversi modi di approccio. Personalmente considero il saluto fra Runners una pratica di buona educazione, nonché condivisione di uno stato emotivo che, in un modo o nell'altro, ci accomuna tutti e tendo pertanto a metterla in atto sempre. Certo, bisogna anche avere un po' di buon senso. Se correte in pista o in un luogo comunque denso di Runners, non potete pensare di salutare tutti ogni 10 metri, ma, se siete in un luogo nel quale l'incrocio fra Runners risulta più o meno occasionale, il saluto resta una buona regola. Così come è una buona regola salutare in un luogo come il nostro Parco, praticato da molti amanti della corsa nel verde e nell'architettura, ma non troppo denso e neppure troppo dispersivo, nel quale tanti volti diventano familiari, anche se legati solo a quel preciso contesto. Certo, da un lato troverete il timido con lo sguardo basso, dall'altro il principiante in...

DESIGN PROFILO COLLINARE (€)

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Raramente ci si sofferma a riflettere sul fatto che la realizzazione del Parco Reale non ha richiesto solo il taglio di qualche albero ed una falciata di prato, bensì il disboscamento e il ri-livellamento totale di tutta l'area con il riporto di circa 10.000.000 m3 di terreno per creare la giusta pendenza alla "via d'acqua" progettata da Vanvitelli, come testimoniano i ponti di Ercole e Sala, costruiti sul livello originario. La stessa cascata del Torrione è stata ottenuta con imponenti mura di contenimento, riporto di materiale di riempimento e rimboschimento totale ...così come artificiale è tutto il paesaggio collinare del Giardino Inglese. Unico salvo, il Bosco Vecchio con la sua Castelluccia, costruita sulle rovine degli Acquaviva, più antiche della stessa Reggia. Un lavoro imponente lungo 3 km per un dislivello totale di circa 150 metri ...quelli su cui andremo a correre questo weekend!  😉 SCOPRI altra ARCHITETTURA ! ;)