ALLORO (#)
L'Alloro o Laurus Nobilis è un'altra delle piante sempreverdi che contribuisce ad arricchire il bosco del nostro Parco, particolarmente il Bosco Vecchio, e a produrre quel caratteristico profumo che ci accompagna durante il nostro Running.
L'Alloro è di fatto un albero che può raggiungere i 10 metri di altezza ed è diffuso un po' in tutte le coste del Mediterraneo Settentrionale, Italia inclusa, dove cresce spontaneamente nel Centro-Sud creando un particolare tipo di "macchia ad alloro" o "Lauretum". Ma il suo ampio uso, comunque, ha fatto sì che oggi l'Alloro sia coltivato un po' ovunque.
Si tratta di una pianta dioica (cioè con fiori solo maschili o solo femminili) che produce fiorellini bianchi da cui si originano piccole bacche nere monoseme.
Nonostante la sua impollinazione sia prodotta dal vento e non da insetti, i fiori di Alloro a Marzo costituiscono una importante fonte alimentare per le Api.
Il suo intenso aroma ne ha comportato un'ampia diffusione nella nostra cucina, in particolare in Sicilia dove si è guadagnato l'inserimento nella lista dei "prodotti agroalimentari tradizionali italiani" (P.A.T) come prodotto titpico Siciliano.
E in effetti i suoi usi sono innumerevoli e vanno dalla semplice aromatizzazione di carni e pesci alla preparazione di decotti rinfrescante o per pediluvi e liquori digestivi ma utili anche contro tosse e bronchite.
Dalle sue bacche, inoltre, si ottiene un olio aromatico e medicinale che è un ingrediente fondamentale del Sapone di Aleppo.
Nella mitologia greco-romana l'Alloro è sacro ad Apollo, in quanto frutto della trasformazione della Ninfa Dafne al fine di impedire l'invaghimento dello stesso Apollo, il quale però giurò di portarne sempre una corona in capo.
Per tale motivo esso simboleggiava sapienza e gloria e veniva quindi indossato in forma di corona dai poeti "laureati" (tradizione conservata in Italia per onorare tutti giovani Laureati) o dai vincitori dei Giochi Pitici (precursori dei Giochi Olimpici). 😊
La ricca simbologia dell'Alloro ha persino guadagnato un posto nel "Canzoniere" del Petrarca, dove il poeta lo cita accostandolo in un gioco di parole alla giovane Laura: "Giovene donna sotto un verde Lauro".
ATTENZIONE: il Laurus Nobilis può essre confuso con il Prunus Laurocerasus che è tossico.
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