Il GABINETTO di MARIA CAROLINA (%)


Il Gabinetto vero e proprio della Regina si compone di 2 stanze, il Gabinetto per uso del Bagno ed il Gabinetto ad uso ristretto.


Il Gabinetto per uso del Bagno è rallegrato da festoni in stucco dorato di fiori e frutta che incorniciano la sommità di alte specchiere prodotte nelle vetrerie reali di Castellammare, mentre dipinti murali raffiguranti Le tre Grazie e La nascita di Venere, opera di Fedele Fischetti, preludono all'intima bellezza Reale frequentatrice di quell'ambiente.

In questa "oasi di bellezza" femminile, riscaldata e addolcita dalla luce di candele poste ai lati di ogni specchiera, spicca la Vasca da Bagno, con tanto di acqua corrente calda e fredda, in marmo bianco di Carrara con interno in rame dorato, realizzata dallo stesso Gaetano Salomone scultore della maggior parte delle Fontane del Parco Reale.


Pare che un particolare "gioco di specchi", posizionati in questa stanza e nell'adiacente Gabinetto degli Stucchi, fosse in grado di allertare la Regina, immersa nella sua vasca, dall'arrivo di visitatori inattesi.
La Sovrana era infatti nota per avere un bel "caratterino": lunatica, rancorosa e, sembra, anche licenziosa.
Si racconta infatti che Ella amasse circondarsi di amanti e che, sia pure con grande circospezione, fosse non poco incline al tradimento. Possiamo quindi solo immaginare cosa avrebbe da raccontare quella vasca!
Il sistema comunque, combinato con un passaggio segreto di fuga nascosto da un pannello posto dietro uno degli specchi, deve aver ben funzionato, dato che nessuno scandalo sembra aver mai toccato la famiglia reale.

Ma un'altra particolarità di questa sala è il Bidet in legno con interno dorato, posto in un angolo chiuso della stanza.


Questo tipo di oggetto non era assolutamente noto all'epoca in Italia, tant'è che, a seguito dell'Unione, l'esercito dei Savoia lo inventariò come "uno strano oggetto a forma di chitarra".
In effetti, l'invenzione il Bidet (il cui nome francese significa anche Pony e trae proprio origine dalla posizione "a cavallo" con cui si utilizza) risale al 1710 ad opera di Christophe Des Rosiers, ma non ebbe un rapido successo.
Alla Reggia di Versailles ne furono installati 100 che vennero però rimossi 10 anni più tardi perché inutilizzati.
L'uso del Bidet (oggi obbligatorio in Italia per la normativa igienico-sanitaria) cominciò invece a diffondersi in Francia nell'ambiente della prostituzione, che rappresentò però una sorta di freno morale ad un suo utilizzo più ampio.
In ogni caso, ai tempi di Maria Carolina il Bidet aveva già cominciato a raggiungere alcune corti d'Europa e lei, che alla "bella vita" era decisamente incline, ne volle assolutamente uno!


Da questa stanza si passa direttamente al Gabinetto ad uso Ristretto (dal Francese "retraite"), circondato da 12 colonnine sormontate testine muliebri, tutte bendate per non turbare l'intimità Reale.


La sala, con sfondo color oro, è decorata a tempera con scene ispirate all'antico, probabile opera di Filippo Pascale, mentre nelle 2 nicchie laterali trovano posto 2 Lavabi sorretti da aquile di marmo e, nella nicchia di fondo, una seduta con coperchio in bronzo dorato.



Al di là di tutto, ciò che colpisce maggiormente di questi ambienti, in termini di accessori, e la loro "modernità", quella straordinaria attualità che potrebbe farli tranquillamente collocare nella nostra era!




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