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Acqua... - 10.08.2019 (€) )

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Momenti "acquatici" nel Gardino Inglese ... La quiete del Bagno di Venere... Uno scroscio freschissimo... La sorgente fiabesca ai piedi del grande Tasso... Grotta misteriosa... Dal Pastore Antico all'incanto del Bagno... Buona passeggiata a tutti! 😊   SCOPRI altro RUNNING !  

La PINETA (€)

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  La Pineta, subito sulla destra appena entrati nel Giardino (vedi Ubicazione), è l'unica area della parte iniziale del Parco nella quale sia stata realizzata almeno una delle Fontane originariamente previste da Vanvitelli, con l'aggiunta persino di altre 2 fontanine di dimensioni minori. L'introduzione del Pino Marittimo in questa zona è probabilmente dovuta ad un adattamento del figlio Carlo Vanvitelli, succeduto al padre Luigi nel completamento dell'Opera. Si tratta di un area con un'atmosfera molto particolare e caratterizzata da un microclima che, particolarmente in Estate, risulta estremamente gradevole ...ancor più per chi pratica il running! I grandi Pini Marittimi, alti fino a 30 metri,formano infatti una specie di "ombrello" che protegge l'intera area dai raggi solari, rimanendo però abbastanza sollevati dalla vegetazione di contorno da consentire l'evacuazione dell'aria calda verso l'alto (peraltro già agevo...

FAGIANO (&)

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O, meglio, Fagiana ...quella che ho incrociato correndo fra i vialetti del Bosco Vecchio ! Si tratta di un Galliforme appartenente alla famiglia dei Fasianidi , proveniente in origine dalla Cina e dalla zona del Mar Caspio e apprezzato fin dall'antichità per la qualità delle sue carni, conosciuto dai Greci fin dal 1300 a.C. e successivamente diffuso in tutta Europa dai Romani circa 2000 anni fà! Si tratta fondamentalmente di un granivoro e quindi il suo habitat va dai campi coltivati, ai parchi e alle valli fluviali, la cui vegetazione includa però alberi per l'appollo notturno. In ogni caso, non si tratta di un volatile stanziale nel nostro Parco (anche se l'habitat potrebbe risultargli certo congeniale e in origine era di fatto un suo abitante), e quello da me avvistato era certamente un esemplare casuale allontanatosi dalle zone di caccia o dai campi, se non dall'antica Fagianeria dei Borbone sul Volturno nella Piana di Caiazzo . Se ne ...

CASTAGNETO (Ippocastano) (€)

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Vi è, all'interno del Giardino Inglese , immediatamente a Nord del Bagno di Venere , in direzione della Fontanina del Pastore Antico , un piccolo Castagneto o, più propriamente, un piccolo boschetto di Ippocastani , piacevolmente affacciato, da un lato, verso i prati che discendono dal monte e, dall'altro, sulla stretta "gola" che conduce al Bagno stesso. L' Ippocastano o Aesculus Hippocastanum  è, infatti, un albero molto diffuso in Italia, ma il suo nome alternativo di Castagno d'India ne svela le origini orientali , particolarmente della regione del Caucaso , dalla quale è arrivato prima a Vienna nel 1591 e poi a Parigi nel 1615. Si tratta quindi di una pianta che, all'epoca dei Borbone , era ancora relativamente nuova e il cui inserimento fra le specie botaniche destinate a popolare il Giardino Inglese risulta più che giustificato. L' Ippocastano è peraltro un albero magnifico che può raggiungere i 30 metri di altezza, ...

CANNOCCHIALE (&)

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Un espediente architettonico tutto vanvitelliano! Il Cannocchiale attraversa l'intera struttura del Palazzo Reale di Caserta, seguendo perfettamente la direttrice che dal Palazzo Reale di Napoli punta per 20 km a Nord verso il Torrione della Reggia di Caserta, incorniciando così l'intero Parco. A metà della sua lunghezza il Cannocchiale si allarga a formare il magnifico Vestibolo che immette da un lato verso il maestoso  Scalone d'Onore di ingresso al Palazzo, dall'altro verso il corridoio di accesso al  Teatro Reale , nascosto dalla statua colossale dell' Ercole Latino , raffigurante un Ercole di 3 metri in posizione di riposo dopo le sue fatiche (antica scultura ritrovata insieme all' Ercole Farnese  di Glicone di Atene del III sec. d.C., ricalcanti entrambe un'altra scultura ellenistica bronzea di Lisippo del IV secolo a.C., che rappresentava appunto Ercole poggiato alla sua clava dalla quale pendeva la pelle del  Leone di Nemea ). ...

PREPARAZIONE 285km (@)

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(by Vincenzo Santillo on 4/5/2019)  Dalla penna dell'amico Vincenzo, il racconto diretto sulla preparazione per la traversata podistica più lunga d'Europa ...MILANO-SANREMO 285km non-stop! Tutto rimanendo su normalissimi percorsi del nostro territorio. 😉 Come si prepara una gara di 285 km? Non ci sono tabelle, non ci sono lavori, non è una maratona e non c'è un lunghissimo da fare, devi correre e basta. Correre a tutte le ore ...a stomaco pieno, a stomaco vuoto, di notte, di sera, di mattino presto. Le mie sessioni più frequenti sono state quelle mattutine: sveglia alle 2:30 e via a correre fino alle 7:00! ...poi alle 7:30 al lavoro e, facendo l'imbianchino, stare all'impiedi e salire/scendere dallo scaletto è ancora un continuo dell'allenamento. Personalmente, non faccio stretching e non ho mai fatto un massaggio. Ma corro da circa 7 anni e, nonostante le migliaia di km percorsi, non mi sono mai infortunato ...

GIARDINO all' INGLESE (&)

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Pur provenendo dallo spettacolo crescente delle maestose Fontane vanvitelliane, arrivando alla Cascata di Diana ed entrando nel Giardino alla sua destra, ancora si rimane ammutoliti. In linea con le ambizioni di tutta la Reggia , il magnifico Giardino Inglese fu realizzato per volontà della Regina Maria Carolina allo scopo di eccellere nel Mondo e, in particolare, di competere con il Petit Trianon di Versailles, voluto dalla sorella Maria Antonietta di Francia. L'opera, avviata nel 1785 e caratterizzata da un apparente disordine perfettamente armonizzato, fu in questo caso ideata dal figlio Carlo di Luigi Vanvitelli insieme al botanico John Andrew Grapher in questa zona adiacente alla Cascata di Diana , la cui esposizione si adattava bene alla coltivazione di specie esotiche. Qui furono introdotte infatti numerosissime piante straniere, fra cui magnifici esemplari di Cinnamomum Canphora , Taxus Baccata , Cedrus Libani e la prima Camelia Europea attecchit...

SALA dell'AUTUNNO (&)

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Certo, con una "casa" di 1200 stanze a disposizione, ci si può concedere anche il lusso di dedicare una Sala ad ogni stagione. ...Detto fatto! Ed è così che nel Palazzo Reale possiamo trovare la meravigliosa Sala dell'Autunno , caratterizzata da tonalità calde che rimandano proprio a questo periodo dell'anno, la quale segue alla Sala dell'Estate e, nelle notazioni inventariali  del 1799, veniva identificata come " stanza appresso a quella dell'udienza ". Colpiscono i suoi meravigliosi affreschi di figure mitologiche posti sopra porte e specchi, realizzati da Gaetano Storace nella 2^ metà del XVIII secolo: Cecere , Allegoria di Diana , Vulcano , Allegoria di Saturno , Giunone , Allegoria di Apollo con affianco il suo carro, Nettuno col suo tridente ed, infine, l'Allegoria di  Marte. Ma lo sguardo è catturato ancor più dal grande affresco al centro del soffitto, raffigurante l'incontro tra Bacco , Dio del Vino, e la s...

AIRONE CENERINO (&)

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Se ne sta lì, silenzioso e regale ...con un'aria che ha qualcosa di saggio e antico. Si tratta dell' Airone Cenerino . Il primo è comparso  una ventina d'anni fà, divenendo stanziale e facendo da apripista a tutti gli altri che negli ultimi anni hanno raggiunto il nostro Parco. Gira un po' dappertutto, ma la sua base è sulla Pagliara , ovvero l'isolotto centrale della Peschiera Grande . L'Airone Cenerino è originario delle zone temperate ma è diffuso in tutta Europa, Asia e Africa fino ai circoli polari, risultando per lo più stanziale e migrando solo per svernare dalle zone più fredde. In Italia la sua presenza è accertata dal Nord fin giù alle Marche ...ma questo esemplare deve essersi spinto in esplorazione ancora più a Sud, trovando nella nostra Reggia un habitat a lui perfettamente congeniale. Si nutre un po' di tutto ciò che si muove nell'acqua, da pesci a piccoli mammiferi e insetti, nidificando in colonie di Aironi misti (gar...

SAMBUCO (@)

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(contribution by Pio Forlani on 6.5.2019) Si tratta di un genere di pianta che conta circa 12 specie presenti in forma di arbusti o piccoli alberelli e caratterizzate da rami con midollo molto grosso e leggero, adornate da piccoli fiorellini bianchi disposti a ombrello che danno origine a bacche nero-violacee ( S. nigra ) o rosse ( S. racemosa ). Nel Parco della nostra Reggia, si trova abbondante nei dintorni della Peschiera Grande , ma in effetti si tratta di una pianta molto diffusa (e, spesso, sottovalutata) nel territorio Casertano, come ci racconta il nostro amico Pio Forlani. "Troviamo il Sambuco, questa antichissima pianta europea dalle proprietà curative, lungo molte delle vie e delle cupe che attraversano i Colli Tifatini e, solo perché a me più familiari, i prati del Mezzano. Nessuna meraviglia, quindi, al cospetto del sambuco spontaneo del Feudo di San Martino che ci delizia ogni anno con la sua fioritura di piccolissime stelle che compongono macchie bianc...