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Visualizzazione dei post da settembre, 2023

SALA di MARTE (=)

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Con la Sala di Marte , dedicata appunto al Dio della Guerra e decorata su commissione di Gioacchino Murat da Antonio De Simone (affiancato da Etienne Chérubin Leconte e altri architetti minori), entriamo nella 1^ Anticamera dell’ Appartamento Nuovo . Tutto in questa Sala, a partire dalle decorazioni neoclassiche in Stile Impero , è mirato ad esaltare la guerra e le virtù militari che dal 1804 al 1814 portarono l’ Impero Francese ad estendersi su tutta l’ Europa , Regno di Napoli incluso. Un ambiente che doveva trasmettere un messaggio ben chiaro ad ospiti ben precisi e che, non a caso, era denominato in origine “ Anticamera per i Titolati e i Baroni del Regno, Uffiziali Maggiori ed Intendenti Esteri ”. Entrando in questa Sala, l’occhio viene subito rapito verso l’alto dal maestoso affresco della volta in cui, fra il 1814 ed il 1815, Antonio Calliano , ispirandosi all’ Iliade , ha immortalato Il Trionfo di Marte . Ma, procedendo poi al suo interno, i particolari

PICCHIO VERDE (#)

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Più grande del Picchio Rosso, il Picchio Verde è diffuso un po' in tutta Eurasia ed è un altro simpatico abitante del nostro Parco, che gli risulta congeniale in quanto predilige boschi intervallati da spazi aperti. Un avvistamento non facile in quanto di carattere molto schivo ma, a differenza degli altri picchi, al Picchio Verde capita di scendere a terra, fuori dalla boscaglia, a caccia di formiche e altri insetti (in effetti a me è capitato di vederlo raramente e quasi sempre da lontano, intento a rituffarsi nella fitta vegetazione). Se avete comunque la fortuna di incrociarlo nella vostra corsa, non potete sbagliarvi per la sua corporatura e per la sua particolare colorazione fra il verde e il giallo con la testa rossa. Su di lui esistono svariati miti e leggende che lo rendono molto diffuso anche in araldica . Una di queste ci viene riportata da Ovidio , secondo il quale il Picchio Verde era in origine un uomo affascinante di nome Pico , sposo del

MAGICI CICLAMINI (#)

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Si incontrano facilmente nel Parco, soprattutto ai margini dei sentieri del Bosco Vecchio. Una esplosione di colore nel sottobosco... Il nome Ciclamino , o il suo nome scientifico Cyclamen ,   è relativamente recente, risalendo circa alla fine del 1600, ma questa pianta, appartenente alla Famiglia delle Primulaceae  e diffusa in tutto il Bacino Mediterraneo, era già ben nota agli antichi ed è stata descritta da Plinio il Vecchio che la indicava come Rapo , Tubero o Umbilico della Terra , mentre i Greci, ancora prima di lui, la chiamavano  Icthoyethoron e la utilizzavano come ingrediente per ammazzare i Pesci. Il Ciclamino, è infatti una pianta velenosa ma, per quanto non debba essere assolutamente utilizzato in  Cucina , le sue proprietà farmacologiche, concentrate prevalentemente nel suo grosso bulbo radicale, sono invece diffuse nella  Medicina Popolare , che ne fà uso come regolatore del flusso mestruale, antiparassitario intestinale, purgante ed anche abortivo.

FONTANA di DIANA e ATTEONE (#)

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Proseguendo ancora in salita nel crescendo di vivacità e maestosità della Via d'Acqua, sì giunge infine alla Cascata di Diana e Atteone , incastonata come un diamante nella vegetazione dei monti retrostanti ed evidentemente ispirata al culto di Diana, Dea della Caccia molto sentita nel territorio Casertano, da sempre ricco di boschi e selvaggina, dove era nota con l'appellativo di "Tifatina" e alla quale era consacrato un tempio sulle cui rovine sorse poi la Basilica di Sant'Angelo in Formis. La scena, opera di Paolo Persico, Pietro Solari e Angelo Brunelli, raffigura la Dea svestita e circondata da Ninfe mentre, dedita al suo bagno, scorge Atteone intento a spiare le sue nudità. La punizione per Atteone è severissima, raffigurato già nel mezzo di quella trasformazione che lo muterà in Cervo, mentre i suoi stessi cani gli si rivoltano contro, in procinto di sbranarlo. Un mito, quello di Atteone, proveniente dalla cultura Greca antica, secondo la q

RUNNING Castelluccia - 04.02.2018 (#)

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E poi ci sono quelle giornate pungenti in cui correre attraverso i profumi del Bosco Vecchio è un piacere assoluto... Per vivere attraverso altri video le emozioni del Running nel Parco, ricordate di visitare il nostro  Canale YOUTUBE ! 😉   SCOPRI altro RUNNING !  

LUNGO FINESETTIMANALE (#)

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Se avete una discreta resistenza, questo "lungo" domenicale nel Parco è un’esperienza che vi consiglio ...anche se state visitando la Reggia per un week-end! Bosco Vecchio Una mezz’ora iniziale immersi nel verde del Bosco Vecchio , girando per tutti i suoi vialetti e godendo dello spettacolo della Castelluccia , del suo Ruscello e della Peschiera Grande . Peschiera Grande Fontana dei Delfini Quindi, un quarto d’ora lanciati alla scalata dei circa 100 metri di dislivello verso la collina, costeggiando la lunga Fontana dei Delfini , deviando per un giro panoramico intorno alla Fontana di Eolo e poi su, costeggiando prima la Fontana di Cerere e poi quella di Venere e Adone fino alla Cascata di Diana (se trovate il percorso accessibile e siete davvero stoici, potete lanciarvi anche alla conquista del Torrione !)   Cascata di Diana Bagno di Venere Da qui, dritti dentro il Giardino Inglese , per un giretto al Bagno di Venere con il suo Cri

PIRAMIDE OCCULTA (#)

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Correndo per il Giardino Inglese potrà capitarvi di trovare, in zone non molto in vista ma nemmeno troppo nascoste, svariate costruzioni che non sembrano avere molto a che fare con lo stile della Reggia. La Piramide è una di queste e deve la sua presenza alla Regina Maria Carolina, moglie di Ferdinando IV e adepta della Massoneria, che volle occultare nel suo Giardino Inglese un "percorso di iniziazione" di cui la Piramide fa appunto parte ...o, forse, lo stesso Giardino Inglese fu realizzato proprio allo scopo di occultare tale percorso... Ne avete già scoperte altre? 😉 SCOPRI altra ARCHITETTURA !

TALPA (#)

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Invisibile, ma chiaramente percepibile dagli affioramenti dei suoi intricati scavi sotterranei, la Talpa occupa un po' tutti i grandi prati del Parco.   Completamente adattata alla vita sotterranea, è quasi cieca ma munita sul muso di vibrisse (baffi sensoriali) utili al buio, di zampe conformate come piccoli badili e di un pelo morbido e vellutato adatto anche alla "retromarcia" in galleria. Per quanto combattuta come animale infestante a causa delle sue antiestetiche "dunette" e dei danni che le sue gallerie possono causare alle coltivazioni, la Talpa in realtà, nutrendosi dei tanti organismi sotterranei, contribuisce a mantenere sano il terreno. A me, poi, ...quelle dunette stanno dannatamente simpatiche!!!    PS: animaletto simpaticissimo, la Talpa si è guadagnata un posto di tutto rispetto nel mondo dei giochi, delle favole, dei cartoni e dei fumetti.   SCOPRI altra FAUNA !

FUNGO LANTERNA (Clathrus Ruber) (#)

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Spuntano in maniera improvvisa per portare colore, alimento e tante altre proprietà ...forse è questa la ragione per cui i funghi hanno un'aria così magica. Prediligono un clima temperato-umido e quindi l'Autunno ma, soprattutto nel ns clima e nel microclima del ns Parco, si possono vedere tutto l'anno. Ad aumentare poi la loro curiosità ci sono alcune specie molto particolari, come il Fungo Lanterna, che ogni tanto compare nel sottobosco del B osco Vecchio e del Giardino Inglese. Appare dapprima con l'aspetto di un uovo per poi schiudersi e "fiorire" con una pallina reticolata di colore rosso-arancione brillante. Non è commestibile, ma sembra che alcune popolazioni nordiche lo consumino allo stadio di ovulo. Una volta maturato produce un odore marcescente che attira le mosche, a cui è affidato il trasporto delle sue spore. Un piccolo spettacolo della Natura!  😊 SCOPRI altra FLORA ! ((

Non solo RUNNING... - 27.04.2019 (=)

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Il nostro Parco è magnifico non solo per attività sportive, ma anche per qualsiasi momento di relax ci si voglia concedere. Magnifico da godere in bici, immersi nel verde e circondati solo dal canto degli uccelli... 😊 Biking nella Reggia 1 (video) Biking nella Reggia 2 (video) (Video credit: Angelo Morrone)   SCOPRI altro RUNNING !  

ELVIS PRESLEY - Jailhouse Rock (=)

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Bisogna davvero essere "The King" perché la tua memoria rimanga così viva a quasi un secolo di distanza. Tutti conosciamo il successo, le canzoni, i film di quest'uomo che ha contribuito a scrivere la storia del Rock ...e forse non amiamo neanche troppo l'immagine del "King" creata da tale successo, ma il ragazzetto che nel 1954 si affacciava ufficialmente per la prima volta alle scene musicali grazie all'occhio lungo di Sam Phillips era qualcosa di assolutamente irresistibile e trascinante. Nato nel 1935 da genitori di origini scozzesi (gemello di un fratellino morto alla nascita) a Tupelo, nel Mississippi, Elvis condusse un'infanzia umile in prossimità del quartiere afro-americano, dove probabilmente cominciò a maturare anche quell'animo che lo porterà in futuro a comporre pezzi come "In the Ghetto". Ma i suoi genitori, pur fra i disagi economici, non gli fecero mai mancare l'affetto che gli regalò quel sorriso solare che

CAPPELLETTA NEOGOTICA... (#)

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...o forse un piccolo sepolcro, come potrebbe far pensare il viale di Cipressi che ivi conduce, all'interno del Giardino Inglese.   È un'altra delle tappe, non troppo nascoste, facenti parte del "percorso iniziatico" della Massoneria voluto dalla Regina Maria Carolina. Su di essa, l'occhio esperto distingue ancora la Chiave e la Spada , incrociate a schiusura e difesa del "sapere occulto". Un luogo misterioso e delizioso al tempo stesso. Un passaggio da inserire certamente nel pecorso di Running fine-settimanale. 😉 SCOPRI altra ARCHITETTURA !