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La FORCHETTA del Re ...1^ assoluta! (&)

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Ogni RUNNER ha confidenza con i carboidrati ed, in particolare, con la pasta ...e, quindi, ha certo grande familiarità con questa posata. Ma quali sono le origini della Forchetta ? Ebbene, le sue origini, anche se in una forma non proprio identica a quella odierna, sembrano essere davvero molto lontane e risalenti addirittura all' Impero Romano d'Oriente del IV secolo d.c. (in effetti, utensili d'osso risalenti addirittura al 2400-1900 a.c. sono stati ritrovati all'interno di alcune tombe cinesi Qija , ma essi non appaiono aver alcun legame storico con il filone che ha poi condotto allo sviluppo della odierna Forchetta ). In merito al luogo esatto di origine non si può dire molto, ma certo è che le sue origini sono mediterranee (forse serbe o bizantine ) e che essa era ben conosciuta da Romani e Greci , sebbene utilizzata per lo più dai ceti elevati per non sporcarsi o scottarsi nei loro pasti a base di carni cotte, mentre molto più comune...

PIETRO MENNEA (&)

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Nel Giugno 2018 fece grande scalpore la notizia dell'abbattimento del record di Pietro Mennea sui 100 metri piani. Ma, pur augurando nuove e grandissime imprese al giovane astro dell'Atletica Filippo Tortu, vale la pena spendere qualche istante per ricordare il grande, impareggiabile, unico Pietro Mennea. Il suo Record Mondiale di 10"01 sui 100 metri piani stabilito nel 1979 a Citta del Messico (rimasto poi imbattuto come Record Italiano per 39 anni!) ed il suo Record Mondiale di 19"72 sui 200 metri nel 1980 a Mosca (imbattuto fino al 1996 e tuttora Record Europeo!) sono stati conseguiti in tempi in cui le conoscenze atletiche e la tecnologia non erano quelle di oggi, gli allenamenti non erano quelli di oggi, gli integratori, le diete, le scarpe e persino i materiali della pista non erano quelli di oggi. Pietro Mennea correva solo con le gambe e, a pieno diritto, si è guadagnato l'appellativo di " Freccia del Sud " insieme ad un posto d'onore...

ARIA CONDIZIONATA (€)

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Bisogna considerare che all'epoca dei Borbone non esistevano ancora i condizionatori e l'utilizzo di abiti non proprio leggeri rendeva le zone fresche una meta particolarmente ambita nella calura estiva. A tale scopo Vanvitelli ha attrezzato le sue Fontane dei Delfini e di Eolo con gallerie che, correndo dietro l'acqua scrosciante, vengono da questa rinfrescate (nella fontana di Eolo, in particolare, lo specchio d'acqua della vasca si spinge dentro la galleria stessa, contribuendo ad aumentarne il refrigerio). La stessa conformazione della Cascata di Diana contribuisce a rinfrescare l'aria contenuta fra i suoi argini verdi e a farla scivolare verso il bordo della vasca sottostante, aiutata anche dall'azione di trascinamento dell'acqua stessa. Nel Giardino Inglese, infine, l'incavo che si scorge nella roccia dietro la Cascatella lascerebbe presupporre che la struttura artificiale del Giardino stesso abbia consentito la realizzazione ...

CORNACCHIA GRIGIA (&)

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...e certamente non potete non aver incontrato la Cornacchia Grigia ( Corvus Cornix ), che nel Parco abbonda un po' ovunque, a partire dal grande Parterre di ingresso. Cugina della Cornacchia Nera , è diffusa in Eurasia ed è considerata uno degli esseri più intelligenti del mondo animale; unica specie di uccello a giocare con i suoi simili. Mangia un po' di tutto e sà procurarsi cibo ovunque ...risultando quindi anche infestante per i raccolti. Ha imparato ad usare la gravità per rompere alimenti con guscio ed è solita fare scorta di cibo nei periodi di abbondanza per recuperarlo poi anche a distanza di lunghissimo tempo. Anche se la sua vicinanza all'uomo ha alimentato innumerevoli miti sul suo legame col mondo delle Streghe, la Cornacchia sembra essere in realtà un uccello molto "romantico" dato che è monogamo e che, una volta formata la coppia, questa resta unita per tutta la vita! SCOPRI altra FAUNA !

OPHRYS APIFERA (€)

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Correndo intorno alla Peschiera Grande, vi potrebbe capitare di gettarvi su di un prato e trovarvi di fronte alla scena di un'ape intenta cogliere polline da un fiore, per poi scoprire che non si tratta di 2 entità distinte ma di un'unica magnifica orchidea, l'Ophrys Apifera, nota anche come "fior di vespa" o "vesparia". Si tratta di una pianta selvatica diffusa nelle zone temperate dell'Europa mediterranea fino al Caucaso, per lo più al di sotto dei 1000 metri, in praterie o boschi luminosi.  Si ritiene che la sua particolare forma imiti l'addome della femmina di un imenottero (una specie di ape) allo scopo di attirare i maschi per l'impollinazione. Tuttavia questa particolare specie di imenottero si è estinta e la Apifera, unica del genere Ophrys per questa particolarità, ha dovuto ripiegare evolutivamente sull'auto-impollinazione. D'altro canto, oltre che per la sua bellezza ed eleganza, l'Orchidea è famosa anche pe...

PESCHIERA GRANDE (&)

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Voluta da FERDINANDO IV per svago, pesca ed esercitazione navale, fu realizzata sotto la direzione dell'architetto Collecini a tempo di record nel 1769. Circa 3000 uomini (fra cui forzati e schiavi) lavorarono ininterrottamente allo scavo dei 270x105 metri, che fu realizzato in soli 75 giorni! In effetti, degli attuali 3,5 metri di profondità della Peschiera bastò scavarne all'incirca la metà, in quanto il terreno estratto fu disposto tutt'intorno per rialzare il livello del piano e creare così la cascatel la verso la Castelluccia. Un paradiso di tranquillità immerso in un mare verde di Lecci, Allori, Tigli e Carpini. Al suo centro la Pagliara , un'isola incantata, di cui parleremo separatamente, che stimola la fantasia dei tanti Runners che utilizzano la Peschiera Grande (circa 700 metri di perimetro) come un'autentico circuito da corsa! 😉 CURIOSITÀ La Peschiera Grande è occasionalmente oggetto di piccole regate velistiche e competizioni a...

QUEL PRIMO CAFFE' CON LA REGINA... (€)

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Siamo nel 1771. Da quasi 2 secoli il Caffè aveva raggiunto l'Europa e, anche se la sua diffusione era stata piuttosto lenta fino al 1683, anno della sconfitta dell'esercito Ottomano a Vienna (vedi anche CAFFE', CORSA e REGGIA ), il Caffè aveva comunque oramai conquistato l'Europa ma, nella sua nuova formulazione europea, non aveva ancora raggiunto il lontano Sud Italia, dove era comunque arrivato sotto forma di infuso, importato da meridionali che, come Pietro della Valle , lo avevano conosciuto in Terra Santa , tant'è che nel Nouveau Voyage d'Italie di Maximilien Misson , stampato nel 1691 e ispirato al suo viaggio del 1687-1688, si leggeva: " A Napoli il caffè ha sostituito il vino; le botteghe di caffè sono piene tutto il giorno di persone che chiacchierano, giocano a carte […] o guardano il passeggio "   In quegli anni la Reggia di Caserta, sebbene non ancora completata, manifestava già il suo fascino e già da mesi era utilizzata da...

CAFFE', CORSA e REGGIA... (€)

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Molti Runners sono soliti gustare un caffè prima di una sessione di corsa, ma conosciamo veramente tutto quello che c'è da sapere su questa deliziosa bevanda? Anzitutto il Caffè, dall'Arabo  qahwa  e dal Turco  kahve  ovvero "bevanda eccitante", è originario dell'Etiopia, dove nasce in foreste naturali su piccoli alberi in forma di bacche che, per quanto irregolari, restano ad oggi la miglior qualità di caffè in assoluto, la Coffea Arabica. Secondo la leggenda, un pastore etiope, vedendo di notte le sue capre particolarmente attive dopo aver mangiato di giorno bacche di Caffè, decise di provare a ricavarne un infuso, tostando e macinando quelle stesse bacche. Ebbe così inizio una storia che sarebbe arrivata fino ai giorni nostri, diffondendosi nella quotidianità di ogni parte del Globo. La principale caratteristica del Caffè è la caffeina , alla quale sono legati molti effetti sull'organismo. La caffeina incentiva infatti il consumo di grasso ...

ARVICOLA DEI BOSCHI (&)

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Si, un topo! ...ma non esattamente ...più che altro un simpatico roditore della Famiglia dei Cricetidi , riconoscibile dalle grandi orecchie e dal suo colore bruno-rossiccio con un simpatico pancino biancastro. Un avvistamento non molto frequente, ma neppure rarissimo ...soprattutto nel piú antico Bosco Vecchio . Si tratta di un piccolo erbivoro che si nutre di radici, semi e granaglie e che per muoversi scava lunghe gallerie sotto il terreno, il fogliame e l'erba, ma che si avventura anche sugli alberi, dove talvolta approfitta di nidi abbandonati per ricavare la sua tana, altrimenti sotterranea. Non è carinissimo?!!! 😊 SCOPRI altra FAUNA !

La FORSESTA DI BAMBU'... (%)

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Ebbene si, perché l'unico modo per riprodurre la sensazione che si può provare nell'attraversare una foresta di Bambù è ...ricreare una foresta di Bambù . Ed esiste un luogo nel Parco della Reggia di Caserta dove questo è stato fatto, creando appunto una piccola foresta di Bambù , proprio accanto al Lago Del Tempio all'interno del Giardino Inglese . Pur non essendo grandissima, il colpo d'occhio alla vista di questi altissimi fusti rettilinei e slanciati è assolutamente notevole e, portandocisi all'interno, è facile dimenticarne i confini e sentirsi per un istante trasportati nel lontano Oriente, come nella  Foresta di Bambù di Arashiyama in Giappone . La maggior parte delle specie di Bambù (le sue varietà sono circa 800!) sono infatti originarie dell' Asia  ...ma anche America ,  Africa e Oceania . In effetti, il Bambù è diffuso in un'ampia fascia distribuita in tutto il Mondo intorno all'equatore, fino ai 3000 metri di quota ( ...

CELATA NEL BOSCO (&)

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Passa quasi inosservata, nel Bosco Vecchio, posta su di una piccola collinetta fra la Grotta e la Castelluccia . Il tema in questa zona del Bosco dovrebbe essere la guerra, in linea con le esercitazioni militari della Castelluccia e le battaglie navali della Peschiera ...ma vi è un'area più ampia nel Bosco Vecchio intorno alla Castelluccia in cui si respira invece un'atmosfera decisamente più serena, alimentata dalla quiete della natura e dalle scene di vita domestica immortalate da statue che hanno origini più lontane di quelle della Reggia stessa, legate alla preesistente dimora degli Acquaviva, antichi Signori di Caserta. Sarà probabilmente questo contrasto fra guerra e pace, che esalta ancor più la sua aria trasognata, a rendere questa statua cosí affascinante ...di certo una di quelle che amo di più. Si tratta chiaramente di una figura femminile, ma c'è qualcosa nella sua aria che a me ricorda tanto il Peter Pan di Hyde Park a Londra ...tant'è che l...

FONTANA di EOLO ...2^ rampa (&)

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E' certamente uno degli scenari più belli dell'intero Parco Reale, la Fontana di Eolo : una grande opera architettonica per gli amanti dell'arte, una sfida avvincente per Ciclisti e Runners. Si tratta infatti della salita con la pendenza  più elevata di tutto il Parco (Scalinata al Torrione esclusa), capace di strappare un sospiro affannoso anche ai semplici pedoni! 😉 FONTANA di EOLO - 2^ rampa (video)   SCOPRI altro RUNNING !