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Visualizzazione dei post da marzo, 2023

CASTELLUCCIA ...prima della Reggia (#)

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Pur avendo assistito con la Reggia a tanti momenti storici importanti (fra cui la  resa delle Forze Tedesche nella 2^ Guerra Mondiale), la storia della Castelluccia ha radici ben più lontane. Ricordo ancora quella volta che sentii la cocchiera raccontare ai turisti in carrozza " Cchesta è cchiù vecchia 'ra Reggia ...cchesta ggiá steva ccà! ". Non so se indovinó per errore, ma di fatto è proprio così. La Castelluccia è stata realizzata per lo svago del piccolo Ferdinando IV da Francesco Collecini (intendente di Luigi Vanvitelli nella direzione dei cantieri reali e, successivamente, Architetto Regio quando i lavori della Reggia passarono a Carlo Vanvitelli) sui resti a pianta ottagonale di quella che era già nota come " Torre della Pernesta ", eretta nel '500 da Andrea Matteo Acquaviva IV. 2° Principe di Caserta, Marchese di Bellante e Signore di svariate terre del regno, Andrea Matteo aveva avuto un primo matrimonio con Isabella C

MARGHERITA (%)

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Nonostante gli "andirivieni climatici" (a cui ci dovremo sempre più abituare), la Primavera è infine arrivata ...e, se c'è "qualcuno" che può essere preso a simbolo della sua venuta, questa è proprio la Margherita. Negli ampi prati del nostro Parco cresce abbondante, formando grandi cuscini bianchi posati ovunque sul manto verde e creando contrasti che sono una autentica gioia per gli occhi ...soprattutto quelli affaticati dei Runner!  Si tratta di una pianta erbacea diffusa in tutta Europa e Asia, nonché in America e Australia, dove è stata introdotta. Quello che probabilmente non sapete è che la sua Famiglia di appartenenza è la più grande del mondo vegetale, contando circa 1.500 Generi da cui discendono ben 23.000 Specie. Il Genere di appartenenza della nostra Margherita comune conta circa 50 Specie, di cui circa 10 spontanee in Italia. Il suo fiore è dotato di proprietà medicinali che lo rendono molto usato in Farmacia (antispasmodiche, r

Fontanina del Pastore Antico (%)

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Si trova nel Giardino Inglese e si tratta davvero di una minuscola Fontana, appena un accenno di stagno ben lontano dai fasti della Via d'Acqua che attraversa il Parco all'italiana. Posta subito ai margini del bosco che scende dal monte, è in termini di quota la seconda del Giardino Inglese dopo la fontanella dell'Aperia, piacevolmente ombreggiata ed affacciata all'altro boschetto che cela al suo interno il Criptoportico, con una magnifica visuale sul grande prato che scende a valle fino al Lago del Tempio. In effetti, questa piccola Fontana è anche un po' un "luccichino", un piccolo segnale che invita alla scoperta, che incuriosisce e che, con il suo piccolo ruscelletto, trascina il visitatore all'interno del boschetto sottostante, guidandolo fino al suo scroscio nell'inatteso Bagno di Venere, giusto accanto alla Dea, con una vista mozzafiato sull'intero Criptoportico. dal Pastore a Venere... Eppure, tutto questo non riesce a