Post

RUNNING Cascata - 29.12.2022

Immagine
Se siete Runner e state cercando un posto dove passare il weekend combinando il viaggio con il piacere di una corsetta rigenerante, vi consiglio assolutamente una visita alla Reggia di Caserta, con il suo magnifico ed immenso Parco.  Assaporate l'esperienza di inforcare le scarpette e tuffarvi nel suo meraviglioso verde fino a consumarne tutti i viali e vialetti e poi approfittatene per una visita alle altre bellezze del territorio, concludendo con una simpatica serata in Città in qualche buon ristorantino o in qualche locale da bere. Vi aspettiamo!  BUON RUNNING ! 😉 Running Cascata (video)   SCOPRI   altro   RUNNING  !  

NUTRIZIONE : snack "leggeri"? (#)

Immagine
Se è vero che le diete devono essere varie e che anche i grassi sono importanti (aiutano infatti il trasporto dell’ossigeno nel sangue), è pur vero che le nostre diete sono generalmente sbilanciate verso proteine, zuccheri e grassi e che è quindi necessario tenerle sotto controllo. Ma, mentre proteine e zuccheri possono essere facilmente bruciati e non rappresentano quindi un problema (a meno che non ci si conceda all’ozio), la combustione dei grassi richiede invece sudore e fatica. Volendo assimilare il corpo umano ad una macchina, potremmo immaginare i diversi nutrienti come combustibili di diverso tipo: - proteine -> combustibile per razzi (combustione esplosiva di breve durata) - carboidrati -> benzina (fiammata di media durata) - grassi -> carbone (combustione lenta e duratura) Pertanto, se è pur vero che ogni accumulo di qualsiasi nutrimento (se non bruciato per tempo) si trasforma infine in grasso difficile da smaltire, è altrettanto chiaro che i gra

BIACCO o BISCIA NERA (#)

Immagine
Eh sì! ...ecco un tipo di incontro che potrebbe non fare piacere a molti. Si tratta del Biacco o Biscia Nera , un animale dall'aspetto forse un po' ininquietante ma in realtà assolutamente innocuo. Appartenente alla famiglia dei Colubridi, è diffuso prevalentemente in Europa Meridionale e in qualche isola, fra cui Sardegna e Malta, ed è ovviamente presente in Italia e nel Parco della nostra Reggia, soprattutto nel Giardino Inglese, dove resta comunque un avvistamento abbastanza raro. L'appellativo di "biscia nera" si riferisce alla colorazione dominante del dorso, quella che risulta alla fine più visibile, mentre il termine "biacco" ha origini legate alla colorazione chiara giallo-verdastra del suo ventre. Nel Sud Italia, tuttavia, il Biacco si presenta prevalentemente melanico e quindi la sua colorazione è completamente nera. Ottimo arrampicatore e buon nuotatore, il Biacco si nutre di uova, nidiacei, altri rettili e piccoli mammiferi,

La curiosissima MACLURA POMIFERA (=)

Immagine
La Maclura Pomifera è un piccolo albero che può raggiungere i 15 metri di altezza e che prende nome in parte dal Geologo William Maclure , al quale tale pianta fu dedicata dall'amico Botanico Thomas Nuttal che la scoprì nel 1811 negli Stati Uniti Centrali del Nord America (sebbene nel Pleistocene essa fosse diffusa in tutto il Continente Americano , consumata dalle megafaune locali che erano i principali motori di diffusione dei suoi semi, altrimenti fermi alla base della pianta) e in parte dai suoi curiosi, pesanti e durissimi frutti a forma di Pomo . E, in effetti, questa pianta è anche nota come Melo dei Cavalli , proprio in virtù della forma del suo frutto dalla polpa biancastra e dal succo lattiginoso, molto gradito ai Cavalli (ma anche agli Scoiattoli , seppure indigesto per l' Uomo ), o Melo da Siepi , in considerazione della sua adattabilità a costituire siepi invalicabili per il contenimento del bestiame, grazie anche alla sua particolare copertura d

PALAZZO REALE (#)

Immagine
Così come il meraviglioso Parco e l' Acquedotto Carolino , anche il Palazzo Reale di Caserta, oltre a fornire una maggior sicurezza per i Regnanti rispetto a quello di Napoli, troppo vicino al mare, doveva soprattutto manifestare tutto lo splendore dell'Impero Borbonico, per trasferire il cuore dell'Europa a Sud, nel florido Regno delle Due Sicile, superando per magnificenza tutte le residenze reali fino a quel momento realizzate. Vanvitelli mise quindi in piedi un progetto grandioso, realizzando un Palazzo a pianta pressochè quadrata su un'area di 47.000 m2 (più di 4 campi da calcio!), largo 250 metri (1km di perimetro!) e alto circa 40 metri (più di un palazzo di 10 piani!), diviso in 4 enormi cortili e composto da 1200 stanze, riscaldate con più di 1000 fumarole e illuminate da più di 1700 finestre, grande per volume quasi 3 volte quel Buckingham Palace che nel suo ultimo "restiling" del 1826 si sarebbe visibilmente ispirato alla Reggia Vanvit

3 favolosi km tutti di RUNNING... (#)

Immagine
In realtà, 3 km sono solo la "lunghezza" principale del Parco ...ma la somma dei suoi tratti stradali (asfaltati o sterrati) arriva ad un totale di circa 30 km! Approfittatene per buttarvi quindi anche nelle sue zone più decentrate e godervi tutta la sua Natura e Architettura. Qui di seguito, un magnifico breve video che vi tirerà fuori la voglia di inforcare subito le scarpette! 😉 Reggia di Caserta (video)   SCOPRI altro RUNNING !  
Immagine
Sapete che adoro cogliere queste occasioni per promuovere possibili eventi podistici mirati a creare sportività e convivialità, ma anche a sviluppare una buona eco pubblicitaria per la nostra città.  Questo in particolare, anche se non in costume da Befana, viene organizzato ormai da anni presso Borghetto San Patrizio, in provincia di Savona, in duplice versione di Passeggiata da 5 km e Trail Run da 10km attraverso il borgo cittadino, dal mare alla montagna, con un percorso ed uno spirito che si prestano perfettamente a cogliere tutte le bellezze del luogo. Si tratta sicuramente di una formula da prendere ad esempio e che offrirebbe la possibilità di organizzare nella nostra città passeggiate e corse che, partendo dalla nostra Reggia, si snodino attraverso i punti più interessanti del centro storico per entrare poi a chiudere in bellezza nel Parco dall'ingresso di Corso Giannone o da quello dei Mulini Reali, a seconda della lunghezza del percorso.  E, se fosse poi organizzata in co

CENERENTOLA e la Reggia... (#)

Immagine
Cenerentola , una delle fiabe più famose del Mondo, ha origine per il nostro Occidente, con il titolo di La Gatta Cenerentola  e con protagonista l'infelice Zezzolla , dalle pagine dell'Opera Lo cunto de li cunti, overo lo trattenemiento de peccerille ( La fiaba delle fiabe, o l'intrattenimento per i più piccoli ), nota anche come Pentamerone e scritta nel 1634-1636 da Gianbattista Basile , autore barocco Napoletano dei primi del 1600 a cui si deve anche il racconto de La Bella addormentata , de Il Gatto sapiente (a cui si ispirerà più tardi Il Gatto con gli stivali ) e, più in generale, l'ideazione di un nuovo modello narrativo fiabesco per racconti popolari. Ma la storia della fanciulla povera che scavalca le barriere sociali è in realtà molto antica e la sua versione originale sembra possa risalire alla storia di Rodopi nell'Egitto della XXVI Dinastia, a cui è seguita poi in Oriente la versione Cinese dell'umile Yeh-Shen .   La Cenerentola

PAGLIARA - Peschiera Grande (@)

Immagine
Immersa nella quiete della Peschiera Grande , la "Pagliara" è il nome con cui viene indicato il suo isolotto centrale, oggi non più frequentato ma originariamente  allestito  con un padiglione  attrezzato come un fortino con  frecce,  fucili, mortai e  piccoli cannoncini  (veri!)  per le  esercitazioni navali che qui si svolgevano. Il Re in persona conduceva l'assalto alla Pagliara con  la sua piccola "flotta" , per la cui manutenzione furono trasferiti appositamente  da Lipari marinai specializzati, i  " Liparoti ", alloggiati in un apposito quartiere nei pressi della Peschiera, oggi noto come Cappella degli Schiavi . Successivamente la Pagliara fu trasformata in un gradevole luogo di intrattenimento e riposo per i Sovrani e i loro ospiti e oggi le battaglie navali hanno lasciato il posto ad avvincenti regate e competizioni velistiche per modellismo. Un luogo che scatena la fantasia di tutti i Runner in allenamento intorno

TORTORA COMUNE (#)

Immagine
La Tortora Comune o Streptopelia Turtur (di cui si contano quattro sottospecie) fa parte della grande famiglia dei Columbidi , ma i suoi occhi contornati di rosso, le striature bianche e nere sul collo, il petto rosato, il dorso e le ali tendenti al rossiccio con squame marroni e le sue estremità inferiori bianche su ali e coda la rendono facilmente distinguibile rispetto a tutti gli altri Columbidi, risultando anche più slanciata del Colombo Domestico  e più piccola del Colombaccio . Oltre che nel nostro Parco, è diffusa un po' ovunque in Italia, così come nell' Eurasia e in Africa , dove tende anche a migrare in Inverno dalle zone più fredde. Pur arricchendo la sua dieta con piccoli invertebrati, la Tortora è fondamentalmente granivora e, come tale, predilige le zone rurali con grandi alberi su cui nidificare ma, sebbene più schiva nei confronti dell'uomo rispetto a tutti gli altri Columbidi, oggigiorno tende a spingersi anche verso i parchi delle periferie ur

Il RUSCO ...o PUNGITOPO (=)

Immagine
Un'altra piccola meraviglia che regala al nostro Bosco Vecchio la sua magica atmosfera. Il Rusco o Ruscus Aculeatus è una piccola pianta sempreverde originaria dell'Eurasia ma diffusa anche nella zona Mediterranea, soprattutto nei boschi di Pini e di Lecci , questi ultimi abbondanti nel nostro Bosco Vecchio . Il suo nome Rusco deriva appunto dal Latino Ruscus , che gli antichi Romani avevano a loro volta derivato dal Greco rugchos ="becco" (o "rostro"), a indicarne le foglie duramente appuntite, caratteristica rafforzata poi dal suo nome scientifico aculeatus ...che non avrete difficoltà a constatare camminando in Estate a gambe scoperte nel sottobosco. E, in effetti, il Rusco non ha neppure delle foglie , bensì dei cladodi , ovvero delle diramazioni del fusto trasformate in dure sfoglie ovali acuminate. Anche il suo nome volgare Pungitopo sottolinea questa proprietà, sfruttata in passato dai contadini per proteggere dai topi le pannocc

TEATRO REALE di Corte (@)

Immagine
L'idea iniziale di Vanvitelli era quella di realizzare un grande Teatro pubblico immerso nel Parco, ma Re Carlo , animato dal successo del teatro Napoletano, desiderava avere questo teatro il più possibile vicino a sè. Fù così che Vanvitelli si vide costretto a rivedere il progetto del suo Palazzo Reale per inserirvi un intero Teatro, risolvendo non pochi problemi tecnici, e per farlo scelse di ispirarsi al modello del Teatro San Carlo di Napoli , a tutt'oggi il più antico Teatro d'Opera d'Europa, il più capiente del suo tempo (con 1386 spettatori) e il più riuscito esempio di teatro all'Italiana con struttura a "ferro di cavallo", di cui Stendhal avrà a dire: " Gli occhi sono abbagliati, l'anima rapita. […] Non c'è nulla, in tutta Europa, che non dico si avvicini a questo teatro, ma ne dia la più pallida idea." Nel 1756, quindi, a 3 anni dall'avvio dei lavori per la costruzione del Palazzo Reale, Vanvitelli diede