NUTRIZIONE : snack "leggeri"? (#)
Se è vero che le diete devono essere varie e che anche i grassi sono importanti (aiutano infatti il trasporto dell’ossigeno nel sangue), è pur vero che le nostre diete sono generalmente sbilanciate verso proteine, zuccheri e grassi e che è quindi necessario tenerle sotto controllo.
Ma, mentre proteine e zuccheri possono essere facilmente bruciati e non rappresentano quindi un problema (a meno che non ci si conceda all’ozio), la combustione dei grassi richiede invece sudore e fatica.
Volendo assimilare il corpo umano ad una macchina, potremmo immaginare i diversi nutrienti come combustibili di diverso tipo:
- proteine -> combustibile per razzi (combustione esplosiva di breve durata)
- carboidrati -> benzina (fiammata di media durata)
- grassi -> carbone (combustione lenta e duratura)
Pertanto, se è pur vero che ogni accumulo di qualsiasi nutrimento (se non bruciato per tempo) si trasforma infine in grasso difficile da smaltire, è altrettanto chiaro che i grassi sono difficili da bruciare già allo stadio iniziale.
Nella scelta degli alimenti da inserire nella dieta (particolarmente importante per i podisti, il cui peso forma è un "must" per le articolazioni), è quindi più utile badare alla limitazione dei grassi che non alle calorie, ai carboidrati e alle proteine, dato che questi (a differenza dei grassi) vi faranno cmq sentire in corpo le energie necessarie a bruciare l’eventuale eccesso.
Il parametro più semplice per controllare i grassi è ovviamente il loro contenuto in grammi riportato nella tabella nutrizionale riferita a 100gr di prodotto.
Ovviamente non è necessario impazzire continuamente con la verifica dei grassi, ma basta imparare a conoscere le varie tipologie di alimenti.
Ovviamente non è necessario impazzire continuamente con la verifica dei grassi, ma basta imparare a conoscere le varie tipologie di alimenti.
A tal proposito, bisogna però osservare che il contenuto "percentuale" in grassi per 100gr di prodotto può essere ingannevole, in quanto fortemente condizionato dal contenuto in acqua del prodotto stesso.
Per evitare questo “disturbo” e quantizzare meglio la “magrezza” di un prodotto, si possono allora considerare i milligrammi di grassi per unità calorica assorbita (mgr/kcal).
Per evitare questo “disturbo” e quantizzare meglio la “magrezza” di un prodotto, si possono allora considerare i milligrammi di grassi per unità calorica assorbita (mgr/kcal).
Esempio: 100 gr MOZZARELLA
Calorie -> 254 kcal
Grassi -> 16 gr
Grassi -> 16 gr
Grassi in mgr/kcal -> (16 x 1000) / 254 = 63
Troverete che i mgr/kcal variano fra 0 per gli alimenti assolutamente MAGRI e poco più di 100 per quelli totalmente GRASSI.
Vedrete che in questa scala molti alimenti apparentemente "magri" occuperanno spesso una posizione ribaltata.
Noterete anche che i latticini avranno tutti una posizione abbastanza raccolta (poco condizionata dalla stagionatura) e compresa fra 50 e 80.
E scoprirete che gli yogurt non sono poi così magri come sembra e che, se state eccedendo nel decentrare il vostro apporto calorico giornaliero verso spuntini e snack "leggeri" a base di yogurt e similari (a colazione, merenda, fine pasto, ecc…), non state probabilmente facendo la cosa giusta.
Vedrete che in questa scala molti alimenti apparentemente "magri" occuperanno spesso una posizione ribaltata.
Noterete anche che i latticini avranno tutti una posizione abbastanza raccolta (poco condizionata dalla stagionatura) e compresa fra 50 e 80.
E scoprirete che gli yogurt non sono poi così magri come sembra e che, se state eccedendo nel decentrare il vostro apporto calorico giornaliero verso spuntini e snack "leggeri" a base di yogurt e similari (a colazione, merenda, fine pasto, ecc…), non state probabilmente facendo la cosa giusta.
Considerate che uno snack a base di yogurt vale circa 70kcal e che 4 di questi rappresentano circa il 20% del fabbisogno giornaliero di una persona media (a meno di attività fisica). 😉
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