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GAZZA "LADRA" (€)

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Diffusa un po' in tutta Europa e Asia centrale, la Gazza "Ladra" deve probabilemente il suo appellativo alla sua tendenza a depredare i nidi di altri uccelli e alla sua attrazione (non confermata) per gli oggetti luccicanti, propria cmq anche di svariati rapaci. Appartenente alla famiglia dei Corvi, si presenta con una lunga coda e con colori bianco e nero brillanti dai riflessi blu-verde metallici.  Una presenza costante e vivace che rallegra tutte le nostre uscite nel Parco. La sua bellezza e la sua confidenza con l'uomo ne hanno fatto nella cultura germanica il "messaggero degli Dei" ma anche l' "uccello della Morte", per poi diventare "uccello del Malaugurio" e, nel Medioevo, il "messaggero delle Streghe". In realtà, come tutti i Corvi, si tratta di un uccello intelligentissimo e scaltro, la cui caratteristica ha ispirato  "La Gazza Ladra"  di Rossini, ma anche tante storie e favole per bam

PETTIROSSO (€)

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Si tratta di un piccolo insettivoro, inconfondibile per il suo petto rosso che spicca sul pancino chiaro. È molto diffuso in Europa, ma si allarga in Asia Settentrionale d'Estate e in Nord Africa d'Inverno. Famoso per la sua spavalderia (il "pettirosso da combattimento" di De André), è un avvistamento abbastanza frequente nel Parco se si è attenti a scrutare il sottobosco. Ma guai a metterne 2 insieme, perché è tanto combattivo quanto territoriale! Come per il Cardellino, la leggenda vuole che il Pettirosso si sia macchiato il petto provando a rimuovere la corona di spine dalla testa di Gesù e, sempre come il Cardellino, anche il Pettirosso ha ispirato artisti di ogni genere. Chopin ne ha imitato il bellissimo canto nella "Grande polonaise brillànte”! PS: in Inglese si chiama Robin 😊 Pettirosso (video) Pettirosso (video2) SCOPRI altra FAUNA !

MARTIN PESCATORE (€)

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Il Martin Pescatore non è certo un frequentatore abituale del Parco ...eppure mi è capitato di avvistarlo almeno 3 volte durante la mia consueta corsa. Per quanto piccolo, il suo piumaggio acceso e brillante lo rende inconfondibile. Si tratta di un uccello comunque diffuso in Europa centro-meridionale (ma anche settentrionale, così come in Nord Africa e Asia) e presente anche nel Parco Del Cilento. A seconda delle zone, può essere stanziale anche di inverno o migrare verso sud o verso le coste. (Foto by C.Loschi) Quello da me avvistato era probabilmente di passaggio e si è fermato in zona per l'inverno. Il suo nome dice tutto sulle sue abitudini alimentari, che si sposano alla perfezione con il Parco. Chissà quindi che in futuro... 😊 Il suo avvistamento durante il RUNNING è un'emozione pura! SCOPRI altra FAUNA !

FAGIANO (€)

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O, meglio, Fagiana ...quella che ho incrociato correndo fra i vialetti del Bosco Vecchio ! Si tratta di un Galliforme appartenente alla famiglia dei Fasianidi , proveniente in origine dalla Cina e dalla zona del Mar Caspio e apprezzato fin dall'antichità per la qualità delle sue carni, conosciuto dai Greci fin dal 1300 a.C. e successivamente diffuso in tutta Europa dai Romani circa 2000 anni fà! Si tratta fondamentalmente di un granivoro e quindi il suo habitat va dai campi coltivati, ai parchi e alle valli fluviali, la cui vegetazione includa però alberi per l'appollo notturno. In ogni caso, non si tratta di un volatile stanziale nel nostro Parco (anche se l'habitat potrebbe risultargli certo congeniale e in origine era di fatto un suo abitante), e quello da me avvistato era certamente un esemplare casuale allontanatosi dalle zone di caccia o dai campi, se non dall'antica Fagianeria dei Borbone sul Volturno nella Piana di Caiazzo . Se ne

AIRONE CENERINO (€)

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Se ne sta lì, silenzioso e regale ...con un'aria che ha qualcosa di saggio e antico. Si tratta dell' Airone Cenerino . Il primo è comparso  una ventina d'anni fà, divenendo stanziale e facendo da apripista a tutti gli altri che negli ultimi anni hanno raggiunto il nostro Parco. Gira un po' dappertutto, ma la sua base è sulla Pagliara , ovvero l'isolotto centrale della Peschiera Grande . L'Airone Cenerino è originario delle zone temperate ma è diffuso in tutta Europa, Asia e Africa fino ai circoli polari, risultando per lo più stanziale e migrando solo per svernare dalle zone più fredde. In Italia la sua presenza è accertata dal Nord fin giù alle Marche ...ma questo esemplare deve essersi spinto in esplorazione ancora più a Sud, trovando nella nostra Reggia un habitat a lui perfettamente congeniale. Si nutre un po' di tutto ciò che si muove nell'acqua, da pesci a piccoli mammiferi e insetti, nidificando in colonie di Aironi misti (gar

CARPA (€)

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Anche la "via d'acqua" ha la sua Regina ...la Carpa. Originaria dell'Europa Orientale fino alla Persia, all'Asia Minore e alla Cina, fù introdotta in Italia e nel resto d'Europa degli antichi Romani ed è forse il pesce più antico ad essere stato introdotto artificialmente in nuove zone a scopo di allevamento. Questo grazie anche alla sua grande capacità di adattamento che, pur facendogli preferire acque a corso lento o laghi, la rende adatta a qualsiasi tipo di habitat. Ragione che le è valsa anche l'entrata nella lista delle 100 Specie più invasive del Mondo. Si tratta di un animale onnivoro che si nutre di insetti e lombrichi, ma anche vegetali e detriti che scova grufolando sul fondo con i suoi "barbigli". Una dieta "non male", dato che la rende in grado di arrivare intorno ai 20 anni di età e raggiungere quasi il metro e mezzo di lunghezza per 40 kg di peso! La Carpa è cmq un animale molto pacifico che vive in pic

CORNACCHIA GRIGIA (€)

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...e certamente non potete non aver incontrato la Cornacchia Grigia ( Corvus Cornix ), che nel Parco abbonda un po' ovunque, a partire dal grande Parterre di ingresso. Cugina della Cornacchia Nera , è diffusa in Eurasia ed è considerata uno degli esseri più intelligenti del mondo animale; unica specie di uccello a giocare con i suoi simili. Mangia un po' di tutto e sà procurarsi cibo ovunque ...risultando quindi anche infestante per i raccolti. Ha imparato ad usare la gravità per rompere alimenti con guscio ed è solita fare scorta di cibo nei periodi di abbondanza per recuperarlo poi anche a distanza di lunghissimo tempo. Anche se la sua vicinanza all'uomo ha alimentato innumerevoli miti sul suo legame col mondo delle Streghe, la Cornacchia sembra essere in realtà un uccello molto "romantico" dato che è monogamo e che, una volta formata la coppia, questa resta unita per tutta la vita! SCOPRI altra FAUNA !

ARVICOLA DEI BOSCHI (€)

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Si, un topo! ...ma non esattamente ...più che altro un simpatico roditore della Famiglia dei Cricetidi , riconoscibile dalle grandi orecchie e dal suo colore bruno-rossiccio con un simpatico pancino biancastro. Un avvistamento non molto frequente, ma neppure rarissimo ...soprattutto nel piú antico Bosco Vecchio . Si tratta di un piccolo erbivoro che si nutre di radici, semi e granaglie e che per muoversi scava lunghe gallerie sotto il terreno, il fogliame e l'erba, ma che si avventura anche sugli alberi, dove talvolta approfitta di nidi abbandonati per ricavare la sua tana, altrimenti sotterranea. Non è carinissimo?!!! 😊 SCOPRI altra FAUNA !

PICCHIO VERDE (€)

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Più grande del Picchio Rosso, il Picchio Verde è diffuso un po' in tutta Eurasia ed è un altro simpatico abitante del nostro Parco, che gli risulta congeniale in quanto predilige boschi intervallati da spazi aperti. Un avvistamento non facile in quanto di carattere molto schivo ma, a differenza degli altri picchi, al Picchio Verde capita di scendere a terra, fuori dalla boscaglia, a caccia di formiche e altri insetti (in effetti a me è capitato di vederlo raramente e quasi sempre da lontano, intento a rituffarsi nella fitta vegetazione). Se avete comunque la fortuna di incrociarlo nella vostra corsa, non potete sbagliarvi per la sua corporatura e per la sua particolare colorazione fra il verde e il giallo con la testa rossa. Su di lui esistono svariati miti e leggende che lo rendono molto diffuso anche in araldica . Una di queste ci viene riportata da Ovidio , secondo il quale il Picchio Verde era in origine un uomo affascinante di nome Pico , sposo del

TALPA (€)

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Invisibile, ma chiaramente percepibile dagli affioramenti dei suoi intricati scavi sotterranei, la Talpa occupa un po' tutti i grandi prati del Parco.   Completamente adattata alla vita sotterranea, è quasi cieca ma munita sul muso di vibrisse (baffi sensoriali) utili al buio, di zampe conformate come piccoli badili e di un pelo morbido e vellutato adatto anche alla "retromarcia" in galleria. Per quanto combattuta come animale infestante a causa delle sue antiestetiche "dunette" e dei danni che le sue gallerie possono causare alle coltivazioni, la Talpa in realtà, nutrendosi dei tanti organismi sotterranei, contribuisce a mantenere sano il terreno. A me, poi, ...quelle dunette stanno dannatamente simpatiche!!!    PS: animaletto simpaticissimo, la Talpa si è guadagnata un posto di tutto rispetto nel mondo dei giochi, delle favole, dei cartoni e dei fumetti.   SCOPRI altra FAUNA !

PARROCCHETTO DAL COLLARE (€)

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Originario dell'India, ha stabilito svariate colonie un po' in tutta Italia. Da tempo una di queste colonie si è stabilita anche nel Parco della Reggia, dove si riesce ad incrociare soprattutto fra Giardino Inglese e Pineta. Anche in questo caso, la sua permanenza è favorita sia dall'abbondanza di cibo, sia dai grandi alberi che offrono abbondanti cavità naturali o abbandonate da Picchi, in cui il Parrocchetto nidifica. Tende a stare spesso in gruppetti, formando piccole squadriglie che sfrecciano in cielo, esibendo le loro lughe code. Un'avvistamento assolutamente avvincente durante il Running nel Parco!  😊 SCOPRI altra FAUNA !

BARBAGIANNI ...il fantasma dell'aria (%)

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   Il Barbagianni è diffuso in tutti i continenti ad eccezione dell’Antartide e non c’è quindi da stupirsi nel vederlo dalle nostre parti o all’interno del nostro Parco, anche se, essendo le sue abitudini tipicamente notturne, non siamo abituati alla sua presenza. La sua classificazione con il nome scientifico di Tyto Alba , è relativamente recente (1761) e ha evidenziato la sua appartenenza ad una famiglia diversa da quella dei Gufi , ovvero alla nuova famiglia dei Titonidi . Prima di allora questa distinzione non esisteva e il Barbagianni veniva semplicemente indicato come Gufo Bianco per il suo chiarissimo piumaggio frontale e inferiore, definizione che è stata in un certo qual modo ripresa dalla sua classificazione scientifica, che ha derivato il suo nome dalla combinazione del Greco   τυτώ ( Gufo ) e dal Latino Alba ( bianco ). Il nome Barbagianni sembrerebbe invece derivare dal Latino Barba (peluria) e Gena (gote), con riferimento alle piccole piume sparse into

FAUNA ITTICA (€)

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E poi c'è lo spettacolo dei pesci della Peschiera Grande e delle altre vasche ...CARPE GIGANTI, ma non solo. Per quanto popolate artificialmente, le vasche sono state infatti arricchite con numerose varietà di pesce e persino " gammarelli (gamberetti) a mangianza dei pesci ". Stando ad un report stilato a metà '800, vi si trovavano (e dovrebbero, almeno in parte, esserci ancora) anguille dai Regi Lagni granchi  da Sarno trote piccole da Piedimonte d’Alife trote grandi da Castel di Sangro carpe e tinche dai Regi Lagni, Piedimonte d’Alife e dal Lago di Agnano cefalotti dai Regi Lagni mallardi da Foggia Lo scopo era ovviamente quello di consentire pesca per diletto ai sovrani e riserva alinentare per la loro tavola, e a tal fine quella che venne successivamente soprannominata Peschiera Grande  (nella quale sembra che furono introdotte pure orate ,  spigole e   saraghi )  fu attrezzata con grandi reti, per le quali il sommo Architetto dovett

NATRICE TASSELLATA (€)

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La Natrice Tassellata ( Natrix Tessellata ) è un serpente diffuso in Europa centro-orientale fino all'Asia e ovviamente non poteva mancare nel nostro Parco, almeno nel Giardino Inglese, dove trova un habitat a lei congeniale. Abilissima nuotatrice, passa la maggior parte del tempo in acqua ma, con occhio attento e un po' di fortuna, potrebbe capitarvi di scorgerla anche durante il Running. È riconoscibile dalla sua livrea verdastro-marrone con macchie irregolari scure, più chiara sul ventre (molto simile alla Natrix Natrix o "Biscia dal Collare", che si differenzia per la livrea più uniforme ed un caratteristico collare giallo dietro la testa). Sebbene possa raggiungere più di 1 metro di lunghezza, la Natrice Tassellata non è assolutamente aggressiva e per nulla velenosa. Si difende in genere spruzzando un liquido dall'odore pungente attraverso le ghiandole anali, oppure fingendo la morte. Difficilmente simula un attacco colpendo con il muso a bocca chiu

TO-TO-TO-TO-TOC... PICCHIO ROSSO MAGGIORE (€)

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Correndo nel Parco, specialmente nel Bosco vecchio, non è raro sentire questo martellamento lontano... Non lo vedete ma è lui, il Picchio Rosso Maggiore, intento a costruire quella che sarà una casa per sé e per tante altre Specie che la abiteranno dopo di lui. Il suo areale va dall'Eurasia al Nord Africa, ovunque si trovino boschi adatti alla sua sopravvivenza, basata su di una dieta molto varia, grazie alla sua capacita di estrarre semi dalle pigne e larve di insetti dal legno, pur non disdegnando uova e nidiacei di altri uccelli. E nel suo areale, il Picchio Rosso Maggiore è quello con la frequenza di battito più elevata ...fino a 16 battiti/secondo, che effettua in sequenze ripetute di circa 1 secondo! Ma non "picchia" solo per mangiare o scavare il nido; i suoi battiti, infatti, sono usati anche per delimitare il suo territorio o per comunicare con la sua  compagna e con i suoi piccoli. Insomma, ogni tanto ricordate di togliere le cuffie e sentire solo