UPUPA - Uccello Farfalla (€)
Ecco un altro simpatico incontro che si comincia a fare verso Marzo e, a seguire, per tutto il periodo estivo.
Diffusa in Europa, Asia e Africa, stanziale nelle regioni tropicali e migratore in quelle temperate, l'Upupa Epops (unica sopravvissuta di circa 5 Specie) ha un aspetto e un volo inconfondibili ed estremamente graziosi.
Il suo soprannome di Uccello Farfalla deriva, infatti, dalla particolarità del suo volo "sfarfallato" che, combinato al particolare piumaggio delle sue ali, disegna nell'aria delle semi-circonferenze bianche e nere.
Il nome Upupa, invece, è onomatopeico, deriva cioè dal suono del suo verso.
Trova un habitat ideale nel nostro Parco sia per l'abbondanza di acqua e insetti, sia per i grandi alberi in cui nidifica, approfittando di cavità naturali o scavate da Picchi.
Il nome Upupa, invece, è onomatopeico, deriva cioè dal suono del suo verso.
Trova un habitat ideale nel nostro Parco sia per l'abbondanza di acqua e insetti, sia per i grandi alberi in cui nidifica, approfittando di cavità naturali o scavate da Picchi.
L'Upupa è estremamente diffusa nella cultura di tutti i popoli che ne sono a contatto, in maniera tanto positiva quanto negativa.
Nell'antico Egitto e nella civiltà Minoica era un uccello sacro e intoccabile, mentre nella mitologia Greca e Latina godeva di un'immagine meno felice, come ci racconta Ovidio nelle sue Metamorfosi. Ma Aristofane, d'altro canto, ne fa il "Re degli uccelli" nella sua commedia Gli Uccelli.
In molti paesi dell'Europa centrale è considerato un uccello "ladro" al pari della Gazza, mentre in Scandinavia era presagio di guerra e nei Paesi Baltici un tramite col Regno dei Morti e, per tale motivo, presagio di sventura.
Nella Bibbia l'Upupa viene citata come simbolo del peccato, mentre il Corano la menziona senza prendere posizione e l'antica Persia la adorava come simbolo di virtù.
Con la stessa contraddizione, Foscolo la cita nei suoi Sepolcri (peraltro, indicandola erroneamente come uccello notturno), mentre Montale ne dà un'immagine solare.
In ogni caso, l'Upupa è così compenetrata nella nostra cultura da essere diffusa sia nell'arte che in araldica e da essersi guadagnata il posto di "uccello simbolo" di Israele, del Punjab (India) e della LIPU.
La sua vistosa cresta ve la renderà immediatamente riconoscibile anche durante il Running! 😉
Nell'antico Egitto e nella civiltà Minoica era un uccello sacro e intoccabile, mentre nella mitologia Greca e Latina godeva di un'immagine meno felice, come ci racconta Ovidio nelle sue Metamorfosi. Ma Aristofane, d'altro canto, ne fa il "Re degli uccelli" nella sua commedia Gli Uccelli.
In molti paesi dell'Europa centrale è considerato un uccello "ladro" al pari della Gazza, mentre in Scandinavia era presagio di guerra e nei Paesi Baltici un tramite col Regno dei Morti e, per tale motivo, presagio di sventura.
Nella Bibbia l'Upupa viene citata come simbolo del peccato, mentre il Corano la menziona senza prendere posizione e l'antica Persia la adorava come simbolo di virtù.
Con la stessa contraddizione, Foscolo la cita nei suoi Sepolcri (peraltro, indicandola erroneamente come uccello notturno), mentre Montale ne dà un'immagine solare.
In ogni caso, l'Upupa è così compenetrata nella nostra cultura da essere diffusa sia nell'arte che in araldica e da essersi guadagnata il posto di "uccello simbolo" di Israele, del Punjab (India) e della LIPU.
La sua vistosa cresta ve la renderà immediatamente riconoscibile anche durante il Running! 😉
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