Sala del TRONO (@)
Ricchissima di dorature, la Sala del Trono è certo la più imponente del Palazzo Reale, lunga più di 40 metri (mezzo campo da calcio!) e illuminata da ben 6 finestre.
I suoi interni sono stati realizzati su progetto di Antonio De Simone, subentrato a Carlo Vanvitelli (figlio di Luigi) nella direzione dei lavori di completamento della Reggia, per la quale ha curato anche la decorazione delle Sale di Marte e Astrea.
La sua realizzazione, che richiese un lungo progetto con numerose modifiche, iniziò solo nel 1811 sotto il governo Gioacchino Murat e proseguì per più di 30 anni (passando per le mani di altri due architetti) fino al 1845, anno in cui fù completata in occasione Congresso delle Scienze voluto da Re Ferdinando II, di cui si riporta iscrizione sui lati brevi del soffitto.
I lati lunghi sono decorati da pilastri corinzi dorati, mentre i lati brevi presentano bassorilievi anch'essi dorati raffiguranti la Fama (il progetto originario prevedeva anche il Re abbigliato da generale romano).
Lungo l'architrave della Sala sono riportati i ritratti dei Regnanti, sormontati dal grande affresco raffigurante la "Posa della Prima Pietra il 20 Gennaio 1752", opera di Gennaro Maldarelli del 1844.
Tutt'intorno alla Sala sono disposte le sedute per i Ministri, mentre in fondo non poteva ovviamente mancare il Trono, originariamente foderato in fastoso velluto rosso decorato dai gigli dorati dei Borbone.
NOTA: qui non si può correre! 😉
Il racconto della stanza è erroneamente imputato a Ferdinando IV mentre sarebbe Ferdinando II, padre di Francesco II.
RispondiEliminaIl racconto della stanza è erroneamente imputato a Ferdinando IV mentre sarebbe Ferdinando II, padre di Francesco II.
RispondiEliminaL'osservazione è corretta, una imperdonabile svista...
Elimina