VIOLA (#)
Ecco un altro simpaticissimo fiore che contribuisce a colorare i prati del nostro Parco e che possiamo facilmente scorgere in Primavera correndo attraverso il Giardino Inglese.
La Viola è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Violaceae, che conta circa 400 Specie ed è diffusa in Europa, America e nelle zone tropicali, dove può fiorire anche tutto l'Inverno.
Solo i suoi fiori più alti si schiudono per venire impollinati dagli insetti, mentre quelli bassi restano chiusi e si "autoimpollinano", generando semi con corredo genetico simile alla pianta madre, vicino alla quale cadono e crescono.
La Viola è molto utilizzata come pianta ornamentale da giardino (particolarmente le varietà a fiore grande come la Viola Cornuta o la Pansè), ma non solo!
In forma di infuso ha proprietà diuretiche, lassative, sedative ed espettoranti, mentre come unguento viene utilizzata come antinfiammatorio a livello polmonare ed epidermico.
L'essenza di Viola è usata in Profumeria, mentre nell'industria alimentare è diffusa per la produzione di particolari formaggi pecoroni.
Inoltre, i suoi fiori sono utilizzati nell'industria confettiera per ricavarne dei dolcetti cristallizzati nello zucchero e a Tolosa in Francia sono famosi i bonbons à la violette!
Secondo gli antichi Greci, le Viole si originarono per volere di Zeus dalle lacrime della sua amata ninfa Io, da lui trasformata in giovenca per proteggerla dalle ire della moglie gelosa.
Secondo un'altra leggenda, inoltre, la nascita di Viole avrebbe accolto Persefone di ritorno dagli Inferi, dove era stata mandata da Zeus per placare l'ira di Demetra, opposta al suo matrimonio con Ade. Leggenda che, nella cultura Latina, è stata trasformata nel mito di Proserpina, rappresentata nell'affresco della Sala d'Estate.
La Viola divenne così popolare nella cultura greca che ogni casa e ogni cerimonia dovevano esserne adornate. Lo stesso Aristofane si riferisce ad Atene come alla "città coronata di viola".
Secondo una credenza medievale Europea, invece, la Viola era originariamente eretta e avrebbe chinato il capo per la vergogna quando fù raggiunta dall'ombra della croce di Gesù.
Ancora, nel suo Amleto, Shakespeare fa offrire questi fiori da Ofelia al fratello che parte per andere incontro al suo triste destino.
Questa visione sposta la simbologia della Viola verso un significato meno gioioso rispetto a quello caro ai Greci, ma comunque non triste, più che altro nostalgico verso un passato felice, visto come rifugio dal presente quando questo si fa pesante.
Anche per questo, la Viola del Pensiero (o Tricolore) è il fiore degli innamorati. 😊
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