ABBIGLIAMENTO ESTIVO (#)
Arriva il caldo, le giornate si allungano e, insieme ai fiori, spuntano anche i primi stoici che, con la prospettiva dell'Estate in arrivo e la ricerca di una forma rapida, vanno a correre sotto al sole in tuta di plastica.
Chiariamo, allora, subito una cosa ma proviamo a farlo in maniera matematica e indiscutibile.
Immaginiamo che stiate correndo con un abbigliamento leggero (o cmq adeguato al meteo) a 140bpm (battiti al minuto), con un dispendio approssimativo di 1000 kcal/ora e supponiamo che vi cominciate a coprire per sudare sempre di più.
Il ritmo cardiaco reagirà incrementando sia per alimentare una tanto maggiore quanto inutile sudorazione sia per portare il sangue caldo ai capillari superficiali, in modo da dissipare calore e rinfrescare i muscoli e gli organi interni.
Raggiungerete prima o poi un grado di copertura per il quale i vostri battiti arriveranno a 200bpm, il vostro senso di fatica sarà massimo (oltre c'è la morte) e, anche supponendo che possiate mantenere questo ritmo per 1 ora senza infarto, l'unico muscolo che avrà lavorato di più sarà stato il cuore.
Avete consumato di più rispetto all'abbigliamento di partenza? Si!
Se volessimo ipotizzare che il consumo calorico del cuore valga un 10% di quello totale del vostro corpo e considerando un suo incremento di attività del 50%, avreste bruciato forse 50kcal in più, corrispondenti a 2-3 grammi di grasso e, probabilmente, 7-8 litri di acqua che recuperereste alla prima bevuta.
Avete massimizzato il lavoro che potevate arrivare a compiere? No!
Se aveste mantenuto l'abbigliamento leggero, all'incremento di attività cardiaca sarebbe corrisposto un aumento di attività di tutti i muscoli e organi del vostro corpo e, sempre nell'ipotesi assurda che aveste potuto mantenere i 200bpm per 1 ora, il vostro incremento di consumo calorico con lo stesso senso di fatica (quello corrispondente alla morte imminente) sarebbe stato forse di 500kcal!
Quindi, non rischiate la vita, correte sani e ricercate sempre l'abbigliamento più idoneo alle condizioni meteo.
A meno che non stiate preparando la Marathon du Desert! 😉
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