Le stupende NINFEE (€)
Difficile passare accanto al Laghetto Del Tempio nel Giardino Inglese o al piccolo stagno immerso fra le sue Serre senza soffermarsi per qualche secondo ad ammirare queste magnifiche piante acquatiche.
La Ninfea (Nimphaea) è una pianta con ampie foglie galleggianti collegate da un lungo fusto alle radici che affondano nel fondale fangoso e fra le quali, nel periodo della fioritura, si fanno spazio fiori grandi e bellissimi.
Una pianta stupenda che conta 50 specie diffuse nell'Emisfero Boreale, dove ben si adatta ad ambienti acquatici palustri o comunque stagnanti o a lento corso, dalle fioriture più svariate per dimensioni e colori, ma tutte egualmente stupende.
L'unica Specie presente sul territorio italiano allo stato selvatico e la Ninfea Alba (all'estremo nord-est anche la Ninfea Candida), che sembra essere proprio la varietà diffusa anche nel nostro Giardino Inglese, con fiori grandi e profumati che presentano una corolla di petali bianchi con l'interno ricco di stami gialli e che, al termine della fioritura, lasciano spazio ad un frutto costituito da un grossa bacca globosa che matura sott'acqua lasciando poi cadere i suoi semi sul fondale.
Ma lo spettacolo della Ninfea non si ferma solo in superficie. Mentre le sue foglie, ricoperte superiormente da un lucido strato ceroso idrorepellente, offrono un comodo appoggio a rane, rospi e ad altre specie animali, sott'acqua le Ninfee creano infatti una foresta di fusti diritti priva di alghe e gradevolmente ricoperta dal fogliame galleggiante, dove pesci e girini trovano riparo dal sole e dai predatori aerei.
Oltre al suo principale utilizzo ornamentale, la Ninfea è utilizzata sia nella Medicina Omeopatica per il trattamento ad esempio dell'impotenza sessuale, sia nell'Industria Farmaceutica per il trattamento di dissenteria, dispepsia ed emorroidi mediante la polvere ottenuta dalle sua radici essiccate, mentre nella Medicina Popolare viene utilizzata per le sue proprietà cardiotoniche, anti-infiammatorie, emollienti ed astringenti.
Inoltre, è utilizzata in ambito culinario presso alcune popolazioni del Nord Europa per l'alta percentuale di fecola presente nei suoi rizomi, mentre in Australia gli aborigeni arrostiscono i peduncoli dei suoi fiori insieme ai frutti.
E, ancora, in Turchia dal suo fiore si ricava una bevanda dissetante chiamata Pufer.
Gli antichi Egizi (come anche altre culture Orientali) adoravano le Ninfee del Nilo (la varietà Caerulea, che si schiude al mattino per richiudersi al tramonto, e la varietà Lotus, che si schiude di notte e si richiude al mattino) associandole alle fasi solari. Un fiore così ammirato da averlo inserito in diversi loro simboli geroglifici e da averlo raffigurato in svariate decorazioni tombali.
Per i Greci, che gli attribuivano propietà anti-afrodisiache, la Ninfea era invece il simbolo dell'amore platonico, così come nella cultura anglossassone (nella quale è nota anche come giglio d'acqua) è tutt'ora associata alla purezza e alla castità.
Una protagonista floreale immancabile in tutte le favole e storie che si sviluppano in uno stagno...
NOTA
La Ninfea viene chiamata anche Fior di Loto, ma non va confusa con il Loto indiano, appartenente invece al genere Nelumbo (diffuso sia nella cucina che nelle religioni asiatiche).
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