"RUNNING nella Reggia di Caserta ...& biking & walking" augura a tutti per questo 2019 una BUONA BEFANA, con l'idea di un altra simpatica iniziativa che speriamo possa approdare presto anche nella nostra città!
Questo è il periodo della sua maturazione e quindi è bene parlarne, perché la Calla Selvatica o Gigaro o Arum Italicum o anche Pan di Serpe si trova un po' ovunque nei sottoboschi del nostro Parco (ma anche in tutto il resto d'Italia e nelle Nazioni circostanti fino a 800 m.s.l.m., arrivando fino al Nord Africa e all'Asia temperata) ma, a dispetto della sua bellezza, è necessario sapere subito che essa è velenosa! Si tratta di una magnifica pianta erbacea perenne, caratterizzata da rizomi tuberiformi sotterranei contenenti gemme dalle quali ogni anno si dipartono radici e fusti aerei. Le sue foglie, grandi e lucide con venature biancastre, sono stupende e creano un autentico spettacolo nel sottobosco, ma la parte più caratteristica di questa pianta è costituita, tuttavia, dalle sue infiorescenze e dai successivi frutti. L'infiorescenza della Calla Selvatica è infatti costituita da tanti piccoli fiori sessili organizzati in un lungo s...
Fra le tante piante che popolano gli ampi prati del nostro Parco, c'è anche quest'ospite di insospettabile eccellenza per la bellezza dei suoi fiori e per l'utilità delle sue parti. Si tratta della Cicoria Selvatica , o Cichorium Intybus , una pianta erbacea perenne appartenente alla Famiglia delle Asteraceae e molto comune sia in Italia che nel resto del Mondo . Si sviluppa verticalmente con un andamento vagamente zigzagante fino ad una altezza di circa 60cm e con una rosetta di foglie basali più grandi alle quali seguono foglie cauline più piccole distribuite lungo tutto il fusto . I suoi fiori sono di un magnifico celeste, con petali caratterizzati da una particolare dentellatura terminale e stami centrali che risaltano grazie alla loro colorazione azzurro scura. Il nome Cicoria sembrerebbe derivare dal nome Egizio Kichorion (composto dai 2 termini Kio =io e Chorion =campo), ma forse anche dall'Arabo Chikouryeh o da...
Correndo nei viali del Bosco Vecchio , soprattutto in quelli sterrati e più nascosti, c'è un altro curioso incontro che potrebbe capitare, ed è quello con il meraviglioso Fungo dell'Inchiostro o Coprinus Picaceus , grande e particolarissimo con il suo meraviglioso cappello scuro maculato di placche bianche, residui del suo velo iniziale. Il Coprinus Picaceus è in effetti il più grande e più bel fungo del genere Coprinus e, prediligendo i boschi di latifoglie , trova un ambiente congeniale nel nostro Bosco Vecchio , dove la sua rapida crescita contribuisce ad alimentarne l'atmosfera magica. Le origini del suo nome scientifico sono molto curiose, infatti il termine Coprinus deriva dal Greco kòpros =sterco, ad indicare la predilezione di questa specie per terreni grassi e ben concimati, mentre il termine Picaceus non ha a che fare con Pikachu (come qualcuno potrebbe pensare) ma con la Pica Pica , ovvero la Gazza in Latino, ad indicare la similitudine cromati...
Commenti
Posta un commento