Il saggio GUFO... (#)
Anche la notte ha il suo Re dell'aria e, ovviamente, in una Reggia una tale Maestà non poteva mancare ...il Gufo.
Il Gufo Comune (Asio Otus), caratteristico per il suo piumaggio che esalta occhi e "orecchie" (da cui il suo nome inglese "Long Eared Owl"), è in effetti anche un abitante della vicina Oasi WWF di San Silvestro, quindi la sua presenza nel Parco della Reggia non deve assolutamente stupire sebbene, trattandosi di un animale notturno, solo un caso fortuito potrebbe consentirvi di incontrarlo di giorno, così come è capitato a me qualche anno fa, correndo all'interno del boschetto che costeggia la lunga Via d'Acqua.
Il Parco, d'altronde, offre un terreno di caccia estremamente ricco per la dieta del Gufo, basata su topi, talpe, pipistrelli, uccelli e simili, rispetto ai quali il Gufo si presenta come un predatore terrificante, potendo raggiungere una lunghezza di 40 cm per una apertura alare di 1 metro ed essendo dotato di un udito finissimo, di una vista acutissima ed efficacissima soprattutto nella visione notturna, nonchè di poderosi artigli.
Spettrale nella sua capacità di ruotare la testa di 270°!
Anche se, a dispetto dalla sua maestosità adulta, il suo aspetto giovanile è decisamente buffo e coccoloso!
Nel periodo invernale i Gufi scelgono un appollatoio comune su cui si riuniscono la sera (comportamento unico fra i rapaci notturni) , per poi disperdersi in Primavera.
Secondo una leggenda Spagnola, il Gufo sarebbe divenuto un animale notturno dopo aver assistito alla crocifissione di Gesù e da allora ripete il suo tipico verso cruz.
Inoltre, le sue abitudini notturne lo fanno spesso associare ad un uccello del malaugurio, da cui anche il termine "gufare" ad indicare sfortuna.
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Allora, sempre occhio al fitto della boscaglia e "in bocca al lupo" per qualche fortunato avvistamento in corsa! 😉
(PS: grazie alla nostra amica Claudia Loschi per lo stupendo scatto in volo)
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