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Visualizzazione dei post da settembre, 2023

LUNGO FINESETTIMANALE (#)

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Se avete una discreta resistenza, questo "lungo" domenicale nel Parco è un’esperienza che vi consiglio ...anche se state visitando la Reggia per un week-end! Bosco Vecchio Una mezz’ora iniziale immersi nel verde del Bosco Vecchio , girando per tutti i suoi vialetti e godendo dello spettacolo della Castelluccia , del suo Ruscello e della Peschiera Grande . Peschiera Grande Fontana dei Delfini Quindi, un quarto d’ora lanciati alla scalata dei circa 100 metri di dislivello verso la collina, costeggiando la lunga Fontana dei Delfini , deviando per un giro panoramico intorno alla Fontana di Eolo e poi su, costeggiando prima la Fontana di Cerere e poi quella di Venere e Adone fino alla Cascata di Diana (se trovate il percorso accessibile e siete davvero stoici, potete lanciarvi anche alla conquista del Torrione !)   Cascata di Diana Bagno di Venere Da qui, dritti dentro il Giardino Inglese , per un giretto al Bagno di Venere con il suo Cri

La 1^ Mongolfiera del Regno... (#)

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Sebbene i piccoli Palloni di carta volanti ad aria calda fossero conosciuti in Cina fin dall'antichità (intorno al 200 d.C., Zhuge Liang del Regno di Shu Han faceva uso di  Lanterne Kongming per segnalazioni militari), il 1° volo documentato in Europa di un Pallone ad aria calda , senza persone a bordo, avvenne solo nel 1709 a Lisbona, in Portogallo, ad opera del presbitero Bartolomeu de Gusmão , ma dovette passare quasi un secolo prima che uno di questi Palloni fosse in grado di portare persone nell'aria. Il 1° volo accertato, infatti, sebbene ancora "vincolato" al suolo, di un Pallone capace di portare persone (a bordo vi erano lo scienziato Jean-François Pilâtre de Rozier , Jean-Baptiste Réveillon e Giroud de Villette ), avvenne il 19 Ottobre 1783 a Parigi, in Francia, ad opera dei fratelli da Joseph-Michel e Jacques-Étienne Montgolfier (da cui il nome Mongolfiera ), che lo realizzarono ad Annonay, utilizzando proprio aria calda come mezzo per il solle

I PLATANI Borbonici... (=)

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Il Platano , un albero magnifico, rigoglioso, alto, maestoso ...e arioso, per la grande luminosità del suo fogliame "acceso" dalla luce filtrata. Un albero che scandisce il cambio delle stagioni e che pure mantiene intatto il suo fascino in ognuna di esse. Tanto amato dal Re da averne voluti 300 piantati nel territorio di Caserta , uno dei quali, esterno al Parco, esiste ancora nella piazzetta di San Leucio , noto a tutti col nome di " Grande Vecchio ", testimone di più di 2 secoli di storia. Il Platano si divide in due specie principali: il Platano Occidentale o Platano Americano , originario del Nord America , ed il Platano Orientale , originario del Mediterraneo Orientale e dell' Asia Occidentale ma spontaneo in Italia Meridionale da tempo immemore e presente nel nostro Parco con magnifici esemplari.   Due di questi in particolare si trovano nei grandi prati del Giardino Inglese che discendono dal Lago del Tempio , uno magni

QUEL PRIMO CAFFE' CON LA REGINA... (#)

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Siamo nel 1771. Da quasi 2 secoli il Caffè aveva raggiunto l'Europa e, anche se la sua diffusione era stata piuttosto lenta fino al 1683, anno della sconfitta dell'esercito Ottomano a Vienna (vedi anche CAFFE', CORSA e REGGIA ), il Caffè aveva comunque oramai conquistato l'Europa ma, nella sua nuova formulazione europea, non aveva ancora raggiunto il lontano Sud Italia, dove era comunque arrivato sotto forma di infuso, importato da meridionali che, come Pietro della Valle , lo avevano conosciuto in Terra Santa , tant'è che nel Nouveau Voyage d'Italie di Maximilien Misson , stampato nel 1691 e ispirato al suo viaggio del 1687-1688, si leggeva: " A Napoli il caffè ha sostituito il vino; le botteghe di caffè sono piene tutto il giorno di persone che chiacchierano, giocano a carte […] o guardano il passeggio "   In quegli anni la Reggia di Caserta, sebbene non ancora completata, manifestava già il suo fascino e già da mesi era utilizzata da