CAPPELLA PALATINA (@)
Circoscrivendo il perimetro del Palazzo Reale, per quanto grande, non si immaginerebbe che al suo interno, oltre a ciò che normalmente compete un Palazzo Reale, possano trovare posto anche un Teatro ed un'intera Chiesa, ma tant'è...
Inaugurata nel Natale del 1784 in occasione della messa di mezzanotte, la Cappella Palatina si ispira palesemente, per volere dello stesso Ferdinando IV, alla cappella della Reggia di Versailles.
Ma Vanvitelli non era solito copiare pedissequamente e, davvero, non era solito considerarsi secondo a nessuno.
"La cappella mia di Caserta certamente sarà il miglior pezzo e quella di Versailglies è così cattiva, sproporzionata in tutto, quantunque piena di bronzi dorati, che assolutamente è una pessima cosa"
Pertanto egli raccolse la volontà del Re di seguire il modello francese e di avere una "loggia intorno" per avere "la Corte tutta sotto il suo occhio quando sono i corteggi e bacia mani", ma la rielaborò, come era solito fare, in una struttura ben più armonica e funzionale di quella francese.
"...di più ho ridotto il tutto in buona simmetria di Architettura e comodo, e ricerchino se tali comodi sono altrove"
Il risultato è quello che possiamo ammirare ancora oggi e che fù completato con un ricco altare, organi, dipinti e oggetti preziosi, come il magnifico Tronetto per esposizione eucaristica alto 125 cm.
Le decorazioni dovevano essere ricche di pietre preziose (ametiste, lapislazzuli, topazi e chi più ne ha...), alcune delle quali furono acquistate dal Re in persona.
Purtroppo, a seguito dei bombardamenti anglo-americani del 1943, la Cappella fù colpita, subendo ingenti danni, le cui tracce sono ancora visibili sul colonnato della loggia. I dipinti andarono tutti distrutti, tranne la raffigurazione dell'Immacolata Concezione di Giuseppe Bonito posta nell'Abside, e così anche i 2 organi ai lati dell'altare.
Nonostante ciò, il suo spettacolo è ancora in grado di togliere il fiato.
Le decorazioni dovevano essere ricche di pietre preziose (ametiste, lapislazzuli, topazi e chi più ne ha...), alcune delle quali furono acquistate dal Re in persona.
Purtroppo, a seguito dei bombardamenti anglo-americani del 1943, la Cappella fù colpita, subendo ingenti danni, le cui tracce sono ancora visibili sul colonnato della loggia. I dipinti andarono tutti distrutti, tranne la raffigurazione dell'Immacolata Concezione di Giuseppe Bonito posta nell'Abside, e così anche i 2 organi ai lati dell'altare.
Nonostante ciò, il suo spettacolo è ancora in grado di togliere il fiato.
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