La FORCHETTA del Re ...1^ assoluta! (#)


Ogni RUNNER ha confidenza con i carboidrati ed, in particolare, con la pasta ...e, quindi, ha certo grande familiarità con questa posata. Ma quali sono le origini della Forchetta?

Ebbene, le sue origini, anche se in una forma non proprio identica a quella odierna, sembrano essere davvero molto lontane e risalenti addirittura all'Impero Romano d'Oriente del IV secolo d.c. (in effetti, utensili d'osso risalenti addirittura al 2400-1900 a.c. sono stati ritrovati all'interno di alcune tombe cinesi Qija, ma essi non appaiono aver alcun legame storico con il filone che ha poi condotto allo sviluppo della odierna Forchetta).

In merito al luogo esatto di origine non si può dire molto, ma certo è che le sue origini sono mediterranee (forse serbe o bizantine) e che essa era ben conosciuta da Romani e Greci, sebbene utilizzata per lo più dai ceti elevati per non sporcarsi o scottarsi nei loro pasti a base di carni cotte, mentre molto più comune era l'utilizzo delle mani o di particolari ditali.


La sua diffusione all'interno dell'Impero Romano la portò anche in Occidente, dal quale tuttavia sparì completamente con la caduta dell'Impero Romano d'Occidente a seguito delle Invasioni Barbariche.
Ma rimase comunque bene viva nell'Impero d'Oriente, dal quale fù nuovamente re-importata in Italia come utensile a 2 soli denti o rebbi (usato per lo più per infilzare datteri) ad opera dei Veneziani e, in particolare, a seguito del matrimonio del 1003 fra la principessa bizantina Maria Argyropoulaina, nipote di Costantino VIII, e Giovanni Orseolo, figlio del Doge Veneziano Pietro II Orseolo.



Come per molti altri prodotti provenienti da lontano (ad esempio il Caffè), l'avvio della nuova diffusione della Forchetta in Occidente fù complicato dall'ostracismo della Chiesa, intenta ad osteggiarla come "oggetto demoniaco", ma essa riuscì comunque a raggiungere Firenze e, da lì, la Francia attraverso Caterina De' Medici, fino alla corte del Re Sole.


Tuttavia, è nel Regno di Napoli, nel quale iniziò a diffondersi già dal XIV secolo, che essa, inizialmente in forma di punteruolo di legno, comincia a prendere veramente piede e ad avvicinarsi al suo utilizzo più moderno, per consentire una più comoda presa della pasta appena cotta, calda e scivolosa.
Questo attrezzo si nobiliterà alla Corte dei Borbone per consolidarsi poi con Ferdinando IV, il quale avvierà l'utilizzo di un nuovo modello moderno a 4 rebbi, all'epoca denominato Broccia (probabilmente dal francese Broche, ovvero Spiedo), sviluppato nel 1770 dal Ciambellano di Corte Gennaro Spadaccini.


Di lì a tutto il Mondo il passo è stato breve!

Esempio di posate reali austriache

E allora, Forchette alla mano e buon CARICO DI CARBOIDRATI ! 😉



CURIOSITA'
Nel Presepe napoletano della Reggia di Caserta, databile intorno agli inizi del 1700, si possono ammirare 2 contadini intenti ad arrotolare attorno ad una Forchetta degli spaghetti rossi, segno della sua profonda diffusione nella cultura del Regno ma anche prima testimonianza dell'uso, affermatosi tra il XVII e il XVIII secolo, di condire gli spaghetti e le paste asciutte con il pomodoro (laddove in precedenza si usavano per lo più olio d'oliva, formaggio e pepe).






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