SOTTERRANEI ...un viaggio nel mistero (=)
Se da un lato la
Reggia di Caserta presenta un mondo insospettato fra i suoi tetti e sottotetti,
dall’altro essa presenta certo un mondo altrettanto sorprendente nella sua
parte più nascosta, quella delle sue fondamenta, nelle quali si sviluppano i
suoi misteriosi sotterranei.
Un mondo che, se
oggi è per lo più abbandonato, un tempo doveva essere invece ben vivo,
dato che la Corte dei Borbone comprendeva, oltre ai Reali e alla Nobiltà, anche guardie, esercito, servitù,
giardinieri, cuochi, artigiani, stallieri e tanti altri per un complessivo di migliaia di
persone che, di base, non operavano negli Appartamenti Reali ma in tutto il
resto del Palazzo, inclusi i sotterranei, dove certo trovavano spazio anche i depositi necessari per alimentare tutte le attività di Corte.
Ma i sotterranei
del Palazzo sono stati molto frequentati anche in tempi più recenti ed, in
particolare, durante la 2^ Guerra Mondiale, quando le Forze Alleate si
insediarono nel Palazzo fino al momento della Resa di Caserta, lasciando tracce evidenti della loro presenza non solo
nei sottotetti, ma anche nei sotterranei del Teatro di Corte.
Questi luoghi,
tuttavia, erano già frequentati molto, molto tempo prima della Reggia stessa, quando i
territori capuano e casertano (e parte dell’hinterland napoletano) erano base
per diverse comunità Etrusche che ci hanno lasciato in eredità numerose delle
loro Necropoli.
Ed una di queste
è stata rinvenuta proprio nei sotterranei della nostra Reggia (foto di testa), durante dei
lavori di scavo condotti nel 1990 nel secondo cortile del Palazzo.
Si tratta di
7 tombe a cassa di tufo risalenti al IV secolo a.C. molto omogenee tra loro,
senza rilevanti distinzioni sociali e con corredi funerari costituiti
soprattutto da ceramiche (olle dipinte, situle, crateri, ecc.) e anellini e
fibule in bronzo per le sepolture femminili.
L’analisi dei resti
ossei di uno degli scheletri rinvenuti ha persino permesso di ricostruire il
volto del defunto, morto intorno all’età di 39 anni e alto circa 1,62 metri, con
problemi di smalto sui denti dovuti a carenze alimentari.
Oggi queste tombe sono state inserite in un progetto di visite guidate, contribuendo a tener viva una
parte di questo mondo interrato.
Il fascino dei sotterranei della Reggia di Caserta ha alimentato numerose leggende circa la sua presunta connessione sotterranea con la Reggia Napoli e con la Reggia Carditello.
In realtà, questi racconti non risultano avere alcun fondamento, ma non devono comunque sorprendere più di tanto, in quanto la costruzione di vie di fuga segrete era abbastanza comune all’epoca e il lavoro di realizzazione di un passaggio sotterraneo di 20 km fino a Napoli era ben poca cosa rispetto a quella dell’Acquedotto Carolino, scavato per quasi 40km nella dura roccia.
Possiamo quindi continuare a sognare che questa possa essere forse stata un'idea dei regnanti rimasta poi irrealizzata.
Un pensiero avvincente per accompagnare la nostra corsa. 😉
BUON RUNNING!
😂 Aneddoto simpatico, ma mi sembra davvero impossibile!... Avranno sbagliato qualche svolta e girato un po'...poi, si sa, le storie si colorano da sole... 😊
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